la morte va a braccetto con le vergini (1970)

Film realizzato dalla Hammer all'inizio degli anni 70,e che racconta (di nuovo) le sanguinarie imprese della contessa Bathory..... bhè che dire? la pellicola si segue con piacere,abbiamo una bella ricostruzione storica,dei buoni costumi,un cast ed una regia più che soddisfacenti.... il problema è che manca quasi completamente l'aspetto horror e sovrannaturale,limitato solo alla trasformazione della protagonista,mancano anche i celebri bagni di sangue, ne possiamo avere solo un breve assaggio nell'ultima parte della pellicola....presente in quantità molto più limitate rispetto al solito anche l'erotismo (che diciamocelo in una pellicola di questo genere male non ci sarebbe stato).
Una pellicola di transizione per la celebre casa di produzione inglese,se vi capita una visione potete concedergliela tranquillamente,non è niente di fondamentale ma intrattiene.

Nella sua semplicità, una buona ambientazione, un finale inconsueto e un buon ritmo. Da segnalare montaggio e fotografia di qualità.

Uno dei tanti film che trattano il tema e il personaggio della contessa Elizabeth Bathory, storica assassina che, si dice, facesse il bagno nel sangue di vergini (anche se, a quanto ne so, questa cosa non è mai stata effettivamente provata) per mantenersi giovane; tra l'altro di recente anche Eli Roth nel suo Hostel part II ha palesemente citato la Bathory in una sequenza del film.

Qui la vicenda viene trattata in maniera abbastanza edulcolarata e romanzata (la Bathory credo poi che non venga mai nemmeno espressamente citata e poi al protagonista ha pure un cognome diverso), con un aspetto visivo curato e una regia ok; l'attrice che interpreta la contessa (Ingrid Pitt), c'è davvero da dirlo, è poi di una bellezza straordinaria, davvero davvero una gran bella donna e pure una brava attrice.
Buono anche il make up che la fà invecchiare di circa una sessantina d'anni.

Per concludere uno dei migliori film sul tema della contessa sanguinaria, che mi sento di consigliare.