All'inizio degli anni Settanta in America Larry Flynt gestisce alcuni anonimi locali di spogliarello che faticano ad andare avanti. Quando un giorno ha l'idea di trasferire la sua attivitŕ su una rivista, la sua vita cambia di colpo. Dopo i primi periodi di incertezza e di difficoltŕ, il giornale mensile, chiamato Hustler, comincia a vendere un numero sempre maggiore di copie e Larry diventa sempre piů ricco, dando vita ad un vero e proprio impero editoriale.
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Non amo i biopic, ma questo film, che ogni tanto passo in TV, l'ho sempre trovato gradevolissimo, divertente e coinvolgente, che guardo sempre volentieri, anche se non so quanto sia veritiero sulla figura di Larry Flynt. Ma Milos Forman ha dimostrato più volte che ci sa fare dietro la macchina da presa e, spesso e volentieri, proprio nei film biografici. Lo dimostrano anche "Amadeus" e "Man On The Moon". Interessante riflessione sulla libertà di espressione e sui moralismi a stelle strisce, in cui Flynt va a sbattere. Eccellenti Woody Harrelson, Courtney Love, in un ruolo cucito addosso per lei e un giovane Edward Norton, al terzo ruolo di rilievo, dopo "Scheggie di Paura" e "Tutti dicono I Love You". Curioso il cameo del vero Larry Lynt, nel ruolo di un giudice un po' a favore dei puritani.