le avventure di tintin: il segreto dell'unicorno (2011)

Conoscevo i fumetti di hergè solo di vista, ma non ne ho mai letto nessuno, qualche volta ho intravisto il cartone animato di Tin tin, ma devo dire che ormai con questo genere Spielberg è una garanzia. Certo il film non è esente di difetti, troppa azione, inseguimenti soprattutto in marocco al di là del verosimile, ma il bello del cinema di Spielberg è che si ritorna bambini. Dopo Indiana Tin tin strizza l'occhio all'avventuriero con il cappello, accompagnato dal simpatico cane Milou, a livello tecnico mi inchino ancora una volta alla capacità della Weta digital che ha ricreato dopo Avatar un ennesimo capolavoro per gli occhi. Certo i personaggi sono semplificati come nei fumetti di Hergè, che appare nella parte di un pittore di strada all'inizio del film. Hanno grossi nasi, come i gemelli Dupont, o il capitano Haddok. Le trovate esilaranti sono perfette, così come le citazioni, a parte Indiana anche un buffo verso allo squalo. Il cast dietro ai volti dei personaggi è ben assortito, da Simon Pegg a Jack Frost, a Jamie Bell e Daniel Craig, cattivo per antonomasia. La storia non è per niente banale, con continui e non prevedibili colpi di scena, mescola avventura e mistero, dramma e violenza, iil tutto con l'inimitabile stile a cui Spielberg ci ha abituato. La musica di Williams è veramente ben riuscita, i titoli di testa simili a prova a prendermi ma convincenti. In definitiva un opera che ci prepara ad un seguito diretto probabilmente da Peter Jakson che non deluderà i fan del regista, anche se tra le nuove generazioni il plot potrebbe apparire troppo cerebrale.
In definitiva un film dinamico, divertente che mi ha soddisfatto, anche se temo che non avrà il successo sperato...