l'occhio selvaggio (1967)

Sorta di "Mi dispiace filmico" girato da un comunque non troppo pentito Cavara (ai tempi aiutante di Jacopetti e Prosperi per Mondo cane).

Il film parla per l'appunto di un film-maker (non a caso chimato Paolo) sfrontato disposto a tutto pur di ottenere materiale sensazionalistico (e nel corso del minutaggio viene anche ricostruita, mi pare, la presunta occasione dove Jacopetti fece fermare un'esecuzione per poterla riprendere meglio - cosa avvenuta per Africa addio mi pare -).

Nel tempo però questi si rabbonirà, pentendosi della propria condotta (e a tal proposito il finale è molto poetico).

Buone idee, buoni interpreti, per un film davvero più unico che raro che comunque non è esente da difetti (l'usare lo stesso materiale che denuncia, per esempio).