madre e figlio regia di Aleksandr Sokurov Russia 1997
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madre e figlio (1997)

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locandina del film MADRE E FIGLIO

Titolo Originale: MAT I SYN

RegiaAleksandr Sokurov

InterpretiGudrun Geyer, Alexei Ananishnov

Durata: h 1.15
NazionalitàRussia 1997
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1997

•  Altri film di Aleksandr Sokurov

Trama del film Madre e figlio

In un paese di campagna ai confini del mondo sono rimasti in due: una madre malata e consumata a un passo dalla fine e un figlio che la cura e la accudisce, la pettina e la solleva in braccio, portandola fuori, all'aria aperta, appoggiandola a un albero, sdraiandola su una panchina. Unico segnale esterno: il fumo di una locomotiva, che l'uomo osserva da lontano, nella speranza di raggiungerlo. Il silenzio, tutto intorno, è assordante. La natura è ostile. E il male inesorabile. "C'è qualcuno lassù?" domanda straziata la donna al persistere del dolore. E il suo "angelo" custode": "No, non c'è nessuno".

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Voto Visitatori:   8,20 / 10 (25 voti)8,20Grafico
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Voti e commenti su Madre e figlio, 25 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Ciaby  @  22/07/2010 20:50:39
   10 / 10
Estasi.
Un film che è un viaggio magnifico fatto di silenzi ed emozioni palpabile.
Ancora una volta è capolavoro, e uno dei film più belli degli anni '90.
Obbligherei chiunque reputi Steven Spielberg il miglior regista di sempre a vederlo a riptizione. Quel finale, volutamente prevedibilissimo, strappa il cuore.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/07/2010 12.59.23
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  05/06/2008 12:43:11
   9½ / 10
E' proprio vero che l'impressione che si ha, guardando questo piccolo grande capolavoro, è quella di un quadro in movimento. Stilisticamente "Madre e figlio" si pone agli antipodi rispetto ad "Arca russa": allo spettacolare piano sequenza unico di quest'ultimo (che Sokurov realizzerà cinque anni più tardi), si contrappongono qui inquadrature fisse e talvolta in lieve movimento, che si impongono con la loro straordinaria bellezza. Una fotografia magnificente fa di ogni singola immagine un'opera d'arte visiva a metà tra il reale, in cui si immortalano gli ultimi momenti insieme di una madre e di un figlio nella cornice di una natura ritratta in tutta la sua poderosa maestosità, e il surreale creato da un'alone che contorna ogni singola scena, spesso lievemente distorta in senso oblungo.
Ma "Madre e figlio" non è soltanto un meraviglioso esercizio di stile: alla eccezionale bellezza formale si coniuga la riflessione sul tempo che scorre, resa strepitosamente dal treno in movimento il cui vapore si dissipa nell'aere. A ciò si aggiungono l'imponenza di una Natura che sopravvive all'uomo facendolo sentire un impotente, e l'ineluttabilità della morte che sopraggiunge inesorabilmente nell'ultima struggente scena. Al sopra di tutto, però, si erge il profondo amore del figlio per la propria madre agonizzante: egli l'accompagna nel suo breve percorso verso il trapasso, donandogli momenti d'amore di una intensità unica che culminano quando, alla fine, di fronte alla sua morte, le sussurra dolcemente di aspettarlo là dove si trova.
Il dolore del figlio non è ostentato, ma trattenuto -salvo quel momento di abbandono solitario tra gli alberi, e nonostante ciò arriva allo spettatore con una potenza dirompente. E' questa la forza di "Madre e figlio": la capacità di trasmettere con i gesti infinitamente di più di qualsiasi parola.

5 risposte al commento
Ultima risposta 03/09/2009 17.51.04
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jhon-mambo  @  02/04/2008 16:56:53
   4½ / 10
bah.....vidi questo film un paio di anni fa e tutt'ora mi risulta difficile trovare parole adatte a descrivere la sensazione che provai!allora ho deciso di fare due valutazioni una tecnica e una personale e poi tirare le somme nella votazione!iniziamo con quella personale:
forse non sono un cultore di questo genere cinematografico fatto di immagini pochi suoni zero dialoghi....da quanto ho potuto capire questo film rappresenta la metafora della vita fatta di dolore morte sofferenza etc etc....ma è proprio questo che mi spinge a giudicare male questo film,perchè la vita non è fatta solo di pessimismo cosmico ma è fatta anche di cose bellissime....la vita stessa è bellissima anche perchè ti permette di provare proprio quelle sensazioni negative!quindi per me è stato fatto un quadro un pò troppo negativo,e quindi io che vedo il bicchiere d'acqua mezzo pieno non posso accettarlo poichè anche nell'esistenza della persona + triste e martoriata della storia dell'umanità c'è una cosa minima cosa, forse una briciola paragonandola alla vita stessa, che porta almeno per un istante un alone di felicità....e sono proprio quelle persone incosapevoli di ciò che in realtà sono le + felici perchè riescono a custodire meglio quell'attimo di vera felicità anzichè di altre persone che custodiscono migliaia di attimi di finta felicità!per quanto riguarda il giudizio tecnico:
apprezzo il lavoro fatto,lo sforzo disumano nel rappresentare una vita intera con svariate metafore etc etc....ma neache qui posso dire di essere rimasto esterrefatto.
però ho apprezzato tantissmo la fotografia.....come dico spesso era un quadro in movimento!

9 risposte al commento
Ultima risposta 08/04/2008 23.02.16
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lupin 3  @  18/03/2007 19:12:13
   6½ / 10
Lungometraggio molto strano...
La vita..la morte...la solitudine..l'intimità....temi molto difficili per un essere piccolo come l'uomo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/04/2007 16.39.31
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  13/03/2007 22:40:01
   10 / 10
Un quadro in movimento, è questa l'impressione che si ha vedendo questo affresco cinematografico regalatoci da Aleksandr Sokurov.
Un figlio ed una madre, la malattia, la paura della morte, della solitudine, un tuffo nell'oblio, nei silenzi della natura, nel lirismo.
Il fischio del treno come metafora del tempo che scorre, il contrasto di colori tra il verde dei prati ed il cielo pumbleo carico di pioggia, il tremolare delle foglie al vento, la natura che si impossessa dell'uomo, la fragilità di questo di fronte all'inesorabilità della morte.
Bellissimo.

8 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2009 18.44.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Antoniusblock  @  22/12/2005 18:11:20
   10 / 10
Non so se esistano parole appropriate per descrivere la bellezza e la poesia di questa pellicola.
I paesaggi omaggiano il grande pittore romantico Caspar Friedrich, I dialoghi sono sporadici, ma di una intensità che lasciano senza fiato. Sokurov ci ha lasciato un film che va aldilà del cinema contemporaneo, un film che esce dai canoni, che fa piangere e pensare.
Lo spettatore diventa un tutt'uno con la natura, ne sente il vento, l'odore dell'erba...

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Ultima risposta 23/12/2005 15.51.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  21/09/2005 15:15:22
   10 / 10
Il capolavoro del geniale regista russo Alexandr Sokourov, erede di Andreij Tarkovskij, in questo caso anche superiore.
E' un film complessissimo che si basa però su una trama semplicissima, ovvero quello di un figlio che accudisce una madre morente. Sokourov utilizza pochissimi dialoghi, lasciando spazio a lunghi e infiniti silenzi, e sulla base di questi pochi e semplici elementi, tratta temi universali come la morte, la pietà, l'effetto materno, l'uomo che è nulla ed è solo nell'immensa natura.
Sokourov dirige un capolavoro fuori dal tempo, di rara bellezza, estremamente inquietante nel descrivere la solitudine del protagonista immerso nella natura e i suoi stati d'animo, descritti con maestria attraverso alcuni effetti ottici.
Senza nessuna concessione allo spettatore, il regista si muove con lentissimi piani sequenza, spesso senza movimenti, dipingendo una natura infinita nel quale l'uomo è solo una parte infinitesimale, lasciato solo a se stesso, senza poter contare su niente.
Soukurov mette in scena sostanzialmente un'opera d'arte, e ispirandosi alla pittura, ricrea questi immensi paesaggi dal vivo. La natura in questo film diventa la vera protagonista.

"Madre e figlio" è l'opera di un genio, un regista che non guarda agli spettatori, un regista che fa opere complesse e difficilissime, servendosi di storie semplicissime come queste.

Sokourov, come molti altri autori (per lo + orientali), è la prova concreta della deficienza (in questo caso delinquenza) della distribuzione italiana, che se ne è incredibilmente dimenticata.
Veramente incredibile, tra l'altro da noi di Sokourov sono arrivati solo due film, "moloch" e "Arca russa", gli altri non esistono.

Un immenso capolavoro come "Madre e figlio" da noi è stato trasmesso a "fuori orario" e su satellite.
A pensarci viene da piangere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/06/2008 12.49.37
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