no - i giorni dell'arcobaleno regia di Pablo Larraín Cile, Francia, Usa 2012
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

no - i giorni dell'arcobaleno (2012)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film NO - I GIORNI DELL'ARCOBALENO

Titolo Originale: NO

RegiaPablo Larraín

InterpretiGael García Bernal, Alfredo Castro, Antonia Zegers, Marcial Tagle, Luis Gnecco, Diego Muñoz, Néstor Cantillana, Alejandro Goic, Jaime Vadell, Manuela Oyarzún

Durata: h 1.58
NazionalitàCile, Francia, Usa 2012
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2013

•  Altri film di Pablo Larraín

Trama del film No - i giorni dell'arcobaleno

Focus sul pubblicitario che ideò la campagna pubblicitaria per sostenere le ragioni del no al referendum del 1988 indetto dal dittatore cileno Augusto Pinochet per prolungare il suo mandato al governo di altri otto anni.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,59 / 10 (28 voti)7,59Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su No - i giorni dell'arcobaleno, 28 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/07/2013 12:38:15
   8 / 10
La grande conclusione della trilogia di Larraìn sulla dittatura cilena. Se in "Tony Manero" questa rimaneva sullo sfondo di un delirio, erompendo con violenza sullo sfondo della scena dentro la vita del protagonista quasi per caso (la polizia che perseguita, un Cile devastato dalla povertà); e se in Post Mortem la dittatura era nascente, aveva un ruolo ancora più considerevole ma dalla parte di chi permise di farla nascere, in "No" è la sua fine che interessa a Larraìn.
Il talentuoso e a questo punto grande regista cileno realizza con questa pellicola anche il suo lavoro ad oggi più smaccatamente politico ed esplicito sulla dittatura.
Non solo: è anche il più fruibile e coinvolgente dei 3, laddove Post Mortem pur essendo un altro gran film era pesante concedendo poco o nulla.
"No" sembra apparentemente adagiarsi sui classici standard di un racconto classico, non sfida lo spettatore ma lo coinvolge sempre di più, i dialoghi sono moltissimi. Ma non è in ogni caso un film facile.
Perché Larraìn ricostruisce un evento storico fondamentale del suo paese facendo emergere si gli ultimi rigurgiti di una dittatura avviata allo sfascio, però resta una domanda inquietante: a quale prezzo?
Il protagonista è un pubblicitario, la sua campagna vista con gli occhi di oggi (e di uno spettatore straniero distaccato dalle vicende che accaddero all'epoca) appare tranquillamente tanta fuffa anche ridicola per larga parte. Lui vende un prodotto, di conseguenza vende con i sostenitori del NO la nascente democrazia basata su immagini allegre di gente che non avrebbe nulla da ridere.
Perché è vero: la morte fa paura, la verità fa spavento. L'allegria forzata in lustrini e balli con il jingle pubblicitario sulla gioia che sta per arrivare è un immagine tanto falsa quanto rassicurante, positiva.
Gael Garcia Bernal (ottimo) vende non i suoi ideali, ma una pubblicità o almeno cosi sembrerebbe in quanto resta un'enigma fino alla fine. In questo senso si affianca ai protagonisti dei due precedenti lavori del regista cileno, enigmatici e "collaboratori" loro malgrado di eventi storici che li riguardano da vicino nonostante tutto. Certo, egli però non è un personaggio dissoluto moralmente, un assassino, un pazzo. Ma la sua etica sembra perdersi di fronte al ricatto morale di esportare una democrazia con una pubblicità alla coca cola. Egli è dissociato dal mondo politico che lo circonda, ragioni in termini puramente pubblicitari (cosi pare), quando la storia farà il suo corso incredulo se ne andrà via da solo senza neanche festeggiare. Non fa parte del mondo vero/finto che ha contribuito a costruire e a far vincere?

Ciò scritto, che ritengo sia un punto focale inestricabile oltre che di enorme valore per la riuscita del film, registicamente sembra mantenersi nei canoni ma Larraìn è raffinato e soprattutto arriva "tardi": come un dolore traumatico che si risveglia giorni dopo, e nonostante "NO" sia a suo modo un'opera diretta come un gancio, le sue soluzioni nel ritmo del racconto e di regia sono incastonate alla perfezione solo che colpiscono dopo. Inoltre colpisce che, seppure racconti la storia additando le ferocie disgustose del regime di Pinochet, non sia cosi schierato come si potrebbe pensare ma abbia un certo distacco dalle vicende che racconta, una freddezza che mantiene inalterata in tutta la trilogia. Il fatto che "NO" sia un lavoro più canonico non tragga in errore, Larraìn resta un chirurgo che disseziona a suo piacimento senza pietà.
Dall'inizio le sempre crescenti minacce del regime divengono via via più subdole e violente man mano che sente avvicinarsi la fine. Ti incollano allo schermo, reso vecchio dalle tecniche usate tanto che sembra di guardare un film anni '80. E questa lo è, una grande ricostruzione storica.

Ottimo finale, ambiguo e maligno quanto basta: la pubblicità del James Bond cileno si affianca a quelle della campagna dell'arcobaleno. Prodotti ad uso e consumo di una democrazia nata finalmente, si, ma su che cosa e con quali mezzi? Angosciante. Non si scappa dall'orrore di Larraìn, anche quando la storia dà un finale positivo stile pubblicità della coca-cola.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

ancora un'estateanother end
 NEW
anselmaugure - ritorno alle originiautobiography - il ragazzo e il generaleback to blackbrigitte bardot forevercattiverie a domicilio
 NEW
c'era una volta in bhutanchallengerscivil warcoincidenze d'amore
 NEW
come fratelli - abang e adikconfidenzadamseldicono di tedrive-away dollsdune - parte duee la festa continua!ennio doris - c'e' anche domanieravamo bambinifino alla fine della musicaflaminiaforce of nature - oltre l'inganno
 NEW
garfield - una missione gustosaghostbusters - minaccia glacialegli agnelli possono pascolare in pacegodzilla e kong - il nuovo imperoi delinquentii misteri del bar etoileil caso josetteil cassetto segreto
 NEW
il coraggio di blancheil diavolo e' dragan cyganil mio amico robotil posto (2024)il teorema di margheritaimaginaryinshallah a boykina e yuk alla scoperta del mondokung fu panda 4la moglie del presidentela seconda vitala terra promessala zona d'interessel'estate di cleolos colonosmay decembermemory (2023)monkey manneve (2024)
 NEW
niente da perdere (2024)non volere volareomen - l'origine del presagio
 HOT R
povere creature!priscillarace for glory - audi vs lanciarebel moon - parte 2: la sfregiatricered (2022)ricky stanicky - l'amico immaginarioroad house (2024)se solo fossi un orso
 NEW
sei fratellishirley: in corsa per la casa biancasolo per mesopravvissuti (2022)spy x family code: whitesull'adamant - dove l'impossibile diventa possibiletatami - una donna in lotta per la liberta'the animal kingdom
 NEW
the fall guytito e vinni - a tutto ritmototem - il mio soleun altro ferragostoun mondo a parte (2024)
 NEW
una spiegazione per tuttovita da gattovite vendute (2024)zafira, l'ultima reginazamora

1050082 commenti su 50719 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

BABY REINDEERIL MISTERO DEL CONTE LOBOSIN ALTO MARENOCI SONANTIRADIANCERIPLEY

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net