rita, la figlia americana (1963)

Anni '60, l'era del musicarello.
La formula era semplice: il cantante del momento al centro di una storiella semplice in cui evidenziare le abilità canore presentando i successi musicali del periodo e contornato da grandi interpreti della commedia italiana.
Sono molti i cantanti che si sono cimentati in questo genere: da Gianni Morandi a Mario Tessuto, da Caterina Caselli a Rita Pavone, da Albano a Little Tony e via dicendo. Così come molti sono stati i comici famosi che si sono prestati ad affiancare questi cantanti: da Franco e Ciccio a Nino Taranto, da Totò a Peppino De Filippo, da Carlo Dapporto a Macario...ed altri.
Questo RITA, LA FIGLIA AMERICANA è un musicarello gradevole, grazie alla comicità di un Totò non all'apice ma sempre abile e dannatamente simpatico che sciorina battute in ogni sua posa. Le canzoni della Pavone e dei The Rokes non infastidiscono più di tanto, anche se presenti ogni due o tre scene, e la storia scivola via tra acuti e mezzi sorrisi in maniera leggera e senza noie.
Sufficiente.