sole a catinelle regia di Gennaro Nunziante Italia 2013
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sole a catinelle (2013)

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locandina del film SOLE A CATINELLE

Titolo Originale: SOLE A CATINELLE

RegiaGennaro Nunziante

InterpretiChecco Zalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Robert Dancs, Ruben Aprea, Valeria Cavalli, Orsetta De Rossi, Lydia Biondi, Daniela Piperno, Stefano Sabelli, Matilde Caterina

Durata: -
NazionalitàItalia 2013
Generecommedia
Al cinema nell'Ottobre 2013

•  Altri film di Gennaro Nunziante

Trama del film Sole a catinelle

Un padre di famiglia decide di lanciarsi in un'avventura imprenditoriale, vendendo aspirapolvere porta a porta. Gli affari non vanno come dovrebbero e i soldi son pochi quando, in prossimità delle vacanze, opta per una soluzione che lo porterà insieme al figlio in viaggio in giro per l'Italia, dalla Toscana fin verso il Sud.

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Voti e commenti su Sole a catinelle, 190 opinioni inserite

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Arkantos  @  01/02/2014 19:19:05
   1 / 10
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ATTENZIONE! SPOILER PRESENTI! (Se volete leggere fate pure...), la recensione rivolta esclusivamente al film parte dalla parola "RECENSIONE".

Avevo una voglia matta di vedermi un film autolesionista, ma non uno qualsiasi, volevo il peggiore, quello che fa addirittura perdere la passione verso il cinema... ed ecco che è arrivato... "Soldi a catinelle", "Grandinata a catinelle", chiamatelo come volete, questo film risponde alla domanda iniziale sulla recensione di Avatar, dove mi sono chiesto:

"Avatar è il film più sopravalutato del XXI secolo? Forse, DIPENDE da cosa ci darà il cinema nei prossimi 87 anni..."

La risposta in questione è no: no perchè questo film lo ha surclassato alla grande. Quel "dipende" che ho maiuscolato evidenziava che io sapevo già dell'uscita del film in questione, ma non mi aspettavo il grande furto di soldi che ha fatto. Ho scelto proprio questo film perchè ormai Checco lo conosco meglio di Aiace: è soltanto un presuntuoso che vuole portare un messaggio... "filosofico"(?!?) con la comicità demenziale. Devo ancora vedere "Cado dalle nubi", ma prima o poi verrà annientato pure quello, ma non subito.

Prima di vedere un film, mi informo a riguardo: in particolare mi ha scioccato quando spiega il... "significato"(?!?) del titolo: il sole è l'ottimismo che scende in un paese in crisi e pessimista; sinceramente ho pensato a 2 teorie:

1 = Il sole viene immaginato come un gelato che si scioglie, macchiando i vestiti del malcapitato; da lì nascerà il Grand Soleil.
2 = Nel film sarebbe stata presente una tempesta solare oppure un fenomeno di supernova.

Comunque teniamo conto della teoria di Zabaione, che ci servirà; stando a quanto ha detto, il titolo è un ossimoro... Che?
Un ossimoro! Ossimoro significa "mettere assieme due parole dal concetto opposto", ovvero, per dire un esempio: "urlo silenzioso".
Il sole è una cosa, "catinelle" è una tutt'altra parola: non è assolutamente un ossimoro, non hanno concetti opposti, sono parole completamente slegate. Probabilmente lo ha inteso come "ossa more".

Certamente non sono qua a fare il professorino di italiano (lo ammetto di scrivere malissimo), ma almeno, Checco, non sparare parole a vanvera; non concordo col significato, che ci potrebbe stare, ma chiamarlo ossimoro è sbagliato.

Ho già occupato una pagina solo per parlare del titolo, figuriamoci quando dovrò raccontare della trama...

Ho guardato il film anche perchè sono stato incitato da tutti i miei compagni: Aiace, Ulisse, Reginleif, Amanra, Folstag, Brokk, Eitri, Agamennone, Castore, Setna e tanti altri, Gargarensis incluso, anche se è un mio vecchio nemico; li ringrazio tantissimo perchè altrimenti non avrei mai fatto questa recensione. Ricordo in particolare la lettera di Aiace:

"A quel film devi staccargli la testa! Spaccalo come una carogna!"

Prima di iniziare, dico una cosa: non ho visto il film al cinema (sarei morto!), e non l'ho preso neanche in DVD, non ho dato alcun soldo.

RECENSIONE

Lo so, fino ad adesso la recensione è stata un po' spenta, cercherò di dare il mio meglio da questo momento in poi per rendere la narrazione molto più gradevole.

Il film inizia col figlio di Checco che racconta la "storia" di suo padre, fatta di scene talmente orrende che non si vedono neppure in Birdemic.

Checco è stato licenziato; come? Perchè? Qualcuno potrebbe pensare al suo interferire coi clienti, ma ciò non è spiegato nel film.
Ed è addirittura contento! Aveva il sorriso stampato!
E quindi nasce un altra domanda: se è così contento, perchè vuole trovare un altro lavoro? C'è già la prima violazione del PDNC in agguato!

All'inizio non riesce a trovarlo, ma quell'"inizio" non sono altro che 2 secondi contati: subito dopo infatti lo ha trovato, prende un mucchio di soldi, un premio e tanti altri dindi e balline, ma non mi devo neanche lamentare, visto che il cinema italiano è fatto di continui equivoci come questo.

Anche quando vuole prendere la BMW non smette di fare smorfie e versi animaleschi, che fanno piangere pure i polli da gran che fanno ca.gare.

Subito dopo:
"Il piccolo non c'era?"
"E fammmmmme un sorrrrriso, porrrrrcca miseria! Ti ho DOMOTIZZATO l'esistenza!"
Domotizzato? Domotizzato?!?!? che senso ha?!!!!!!
Perchè quando guardo un film come "Amalfi: Reward of Goddess", gli attori giapponesi presenti in quel film parlano molto meglio l'italiano di noi?
Questa non era una battuta: è stata detta in un momento di "tensione" e a Zabaione gli è scappato "domotizzato" quando, in realtà, era "sodomizzato"! Questa scena è stata fatta al primo ciak, non avevano nemmeno la voglia di ripeterla.

Siamo a poco più di 3 minuti del film e già sto scrivendo un poema di caz.zate per un film che ne è pieno. Capirete già che ormai ho perso la pazienza, ma non la perderò affatto e continuo col film!

Continuando col dialogo di prima:
"...Guarrda, sorrridi, che abbiamo il Dolby Surround, abbiamo il frullatore idromotizzato, abbiamo il microonde autopulente e scongelante, abbiamo la piastra domotizzata, abbiamo la macchina da caffè. [tono da Sid] Abbiamo consumato 3 kW!
Cosa centra sta parte del discorso col resto? E il Dolby mica controlla gli elettrodomestici!
Almeno per noi, per fortuna, Zabaione sta perdendo nelle vendite (almeno anche lui è più felice).

"Ciao chi siete?"
"Siamo dell'Equitalia."
"No, siamo cattolici qui!"

O.O… Ma veramente! Che centra essere cattolici con l'Equitalia? Vabbò che sono Atlantideo, quindi non so una mazza dell'Italia, ma perchè si ostina a mettere sempre la battuta, anche quando non è necessario? È come se succede un avvenimento di questo tipo:

"Aiace, buongiorno!"
"[SPLAK] ti ho fatto ballare come un salame!"

Ma arriva il colpo di grazia, quando la moglie non vuole più vederlo, ma allo stesso tempo c'è una al telefono che lo incita a "rientrare" (il film non lo spiega):

"Esci!"
"Entra!"
"Esci!!!"
"Entra!"
"Aò, mettetevi d'accordo tutti e due!"

Battuta fin troppo scontata, ma almeno sono riuscito a trovare il film autolesionista DOC per eccellenza.

Per smontare completamente il film, verranno citati anche altri dialoghi, come questo:

"Papà, dove sei?"
"Sono al ristorante, sono in coda, PAPA'..."

-.-

"Se prendi tutti 10, papà quest'anno ti REGALO una vacanza da sogno."
ennesima scena girata al primo ciak.

"Sorella, che cosa mi prepari oggi, la putt.anesca?"

=______=

Riepilogando, se suo figlio ha la lode in tutte le materie andrà in vacanza. Ma Checco non si è scordato di lavorare troppo poco? Non è passata mezz'ora di film, ma appena 5 secondi!

Ma in un film fatto di equivoci, bisogna prepararsi a tutto! Infatti, un minuto dopo, Checco nota che suo figlio ha preso tutti dieci, ma questo, anziché renderlo felice, lo fa inca.zzare come una iena verso la maestra che l'ha definita "un mostro".
Ma è stato Zalone che ha chiesto a Nicolò di avere dieci in tutte le materie (anche nella condotta, anche se dice parolacce in casa e non a scuola), non può essere colpa della prof, ha scelto una persona completamente sbagliata! Questa sceneggiatura fa intrippare il cervello di problemi futili. Poi, quanto riguarda il problema familiare, secondo me (non è spiegato nel film neppure questo) ha cercato comunque di impegnarsi. Cosa voleva Checco, dei 4? 3? 2? Comunque suo figlio avrà avuto un "jolly", tipico delle pellicole retoriche come questa.

Ancora più sorprendente è il personaggio della prof, un fot.tuto personaggio onnisciente che si è visto solo in questo momento ma sa TUTTO della vita di Zabaione, persino della promessa e della situazione di crisi familiare, senza che nessuno glielo abbia detto. L'unica soluzione, per lei, sarebbe quella di parlare al bambino della crisi economica.

Poi molti hanno parlato di film di denuncia, ma di questo ne parlo in modo approfondito più avanti, non voglio fare un miscuglio; la fabbrica sta per chiudere e Checco ritorna a essere demente:

"Lei ha figli?"
"La televisione."
"Lei ha figli?!"
"Sì sì."
"E lei come lo vede il futuro dei suoi figli in questa situazione non proprio rosea?"
"eh, innanzitutto ROSSIO perchè è un maschietto, si chiama Nicolò...."

Rossio? Vabbeh, ormai non mi sorprendo più; continuando, lui è un personaggio ottimista e afferma che c'è troppo casino. Sinceramente non l'ho trovato così ottimista, da come si evince negli otto minuti precedenti, anzi, in ogni dove porta una s**** pazzesca! E, incredibile ma vero, è di nuovo contento dei 10 di Nicolò: ma se poco fa eri su tutte le furie, come fai adesso a esserne felice? COME?

Cosa succederà quindi? Faranno la vacanza, ma certo! Altrimenti il film non sarebbe durato la bellezza di un ora e venti minuti no? Faccio notare che poco prima Zalone era furioso perchè non si poteva permettere la vacanza per la crisi economica, e adesso la fa! "Sogno, sogno, sogno, un rubinetto d'oro che mi dia tanti 100 Euro ogni volta che lo apro!"; vabbeh, altra contraddizione.

Ed ecco la orrenda intro, fatta da Antonio Ricci in persona col supporto della Dingo Production e di Peppa Pig, con pessime animazioni a 4 frame al secondo.
Inutile dire che la canzone faccia schifo.

Era da un bel po' che si sentiva la mancanza del Dialetto dell'Incrocio edizione 06/2013: visto che io non ho voglia di prendere un dizionario dei dialetti (ogni due mesi esce un tomo che costa 1000 euro! Con quei soldi preferisco comprare la nuova console per Aiace), preferisco restare all'oscuro del significato delle frasi; mi risuona il buon vecchio "copp de tonn" ["cosa significa, colpo di fulmine?" (macchè, significa "tonno accoppato!")]

"ohhh, ma quaclagonoschhhhh!" [salsa guacamole?]

"oh, incredibile, non è cambiato niente! Gli stessi armadi, gli stessi letti..."
Wow che recitazione Albo-Tombiana, con la voce che ricorda il topino di Stuart Little.
Ma poi perchè si ostina a chiamare suo figlio "papà"; cos'è? Beh, per essere suo padre porta molto bene gli anni....
Fatto sta che Zalone deve vendere almeno 7 aspirapolveri, altrimenti verrà licenziato.

Per far giocare Nicolò con altri bambini, si informa tra la gente del posto, tra cui un "gommista":
"Scusi, il Comune?"
"Che cercate?"
"Il sindaco!"
"Sono io il sindaco!" (???)
"Ah, senta, se un padre porta il bambino in vacanza..."
"E' un ********!"
"Grazie."

Messe insieme non hanno un senso logico, sono buttate lì a caso.

Poi, la scena clou, il prevedibile del previsto:

"Ciao, Onofrio, dov'è tua moglie?"
Arkantos: "ti prego, fai in modo che sia via, divorziata, separata!"
"se né andata via."
Arkantos: "SIIIIII', 1-0 per Arkantos, ho 50 euro, voglio che siano via anche i figli!"
"E i figli?"
"[piange]"
Arkantos: "ti prego, dilloooo!!!"
"...Sono andati via pure loro."
Arkantos: "DOPPIO MATCH, DOPPIO SLAM, DOPPIA VITTORIAAAAAAAA!!!!!!! E ora, caro Zalone, incitalo a comprare un aspirapolvere!"
"...Onofrio, sei un uomo fortunato... Questo è ciò che ti serve. [mostra una rivista di aspirapolveri]"
Arkantos: "GOOOOOAAAAAAL!!! GOOOAAAAL!!! ED E' GOAL! 3-0 per Arkantos!"
Aiace: " non c'è più gusto a fare scommesse con te. Me ne vado."

Proprio poco dopo ciò che è appena successo, Onofrio dice di possedere già un aspirapolvere.
Il regolamento delle scommesse indica che Onofrio doveva comprare l'aspirapolvere.

Arkantos: "Aiace, è 2-1, dai ritorna qua!"
Aiace: "No, tu bari pure a QuizDuello!"

Ovviamente Checco impazzisce, intento a seg.are, tagliare, segliare, taggare, cag.are, Tacatà e decide di andarsene, speranzoso di aspirare la polvere (ahahahah!!! no, non fa ridere).

"Ma dove caz.zo si perde 'sta put.tana?"
"La smetti di dire parolacce?!?!"
"Non sono parolacce, sono delle formulette per trovare una soluzione!"

Se come no, ∆ = b*b – 4ac!

E dopo giocano a PONG, di sicuro molto più interessante dell'intero film, anche se ciò causa l'Incrocismo sfrenato della proprietaria, con dialetti veneti, campani e lombardi in un solo grammelot incomprensibile addirittura per il tanto amato dizionario dei dialetti.

E come lo farà sfogare Nicolò? Facendogli la messa! Peraltro una scena eliminabile, ma il motivo lo dirò più avanti.

Ora Nicolò dovrà andare a Piombino (motivo? Boh), che rimane, per il momento, il personaggio migliore del film.

"Ah, papà ti porta in vacanza e poi tu te ne vai?"
"Papà, perchè mi tratti da stupido?"
"Non ti tratto da stupido, oggi siamo arrivati qua e domani tu vuoi andare via?"
"Papà, io ho studiato tutto l'anno per fare questa vacanza perchè ci tenevo, invece tu non fai altro che vendere aspirapolveri..."
"Sta calmo, sta calmo"
"... Altro che vacanza, preferisco tornare a casa coi miei figli che mi divertivo di più, domani ce ne andiamo."
"Perchè fai così?"
"Perchè domani ce ne andiamo!" (….. motivazione please?)
"Ma perchèèè?"
"Perchè mi hai rotto il caz.zo!"

Ooooh, finalmente una frase decente! Dovevo aspettare la bellezza di 22 minuti per sentirla? Toh, se finisse così, sarebbe stato perfetto, ma, per motivi "cine-artistico-commerciali", è stata aggiunta un altra ora.

E Zalone è pure contento di essere insultato solo perchè Nicolò ha detto "caz.zo"? E' stato insultato e lo elogia? Ma VA.....bbeh -.-

Giuro su tutti i teocrati del mondo che non ho mai visto una roba così atroce, addirittura più brutto di Che bella Giornata, la recitazione di Nicolò, l'unica nota positiva che permette al film di avere 1 e non 0, viene affondata con tutte le contraddizioni della sceneggiatura.

Zabaione, ti do l'enunciato del PDNC, il Principio Di Non Contraddizione:
" L'oggetto non può essere e non essere sotto il medesimo aspetto"

Ed ecco che ritorna il musical con altre canzoni sanremesi-siffreddare (non è neanche popettaria da 2 soldi!) di pessimo gusto.

Come di pessimo gusto sono le battute di Checco riguardanti la società, che non le cito per 2 motivi:
1 = Il commento, di per sé già infinito, diventerà troppo lungo.
2 = Non voglio urtare la sensibilità degli altri utenti: cerco di essere sempre nel tollerabile. Mi dispiace immensamente quando uso il turpiloquio per il cinema, ma, come ho detto, volevo vedermi un film autolesionista.

Poi, ironia della sorte, Checco vuole limitare l'uso delle parolacce a Nicolò. Scusa? eri così contento che le diceva e adesso lo limiti? MA TI DECIDI O NO? Neanche mezza pagina fa ti ho dato il concetto del PDNC, perchè vuoi sempre andare contro la filosofia di Parmenide? Se lo vuoi confutare, devi dimostrare! Non puoi mettere esclusivamente il concetto, devi mettere anche il "perchè" del concetto. E finora il film non ha risposto a nessuna delle domande che mi sono posto! Questa storia, rispetto a quella tanto criticata di Pacific Rim, anziché avere dei buchi ha dei crateri!

Poi dice che lui e la moglie si amano reciprocamente. Che? All'inizio del film, la moglie voleva che Checco se ne andasse, e lui non ha ancora parlato con lei, come fa a sapere se lo ama? Col potere divino "Spia" offerto da Loki all'inizio di una partita? Mah...

Un altra scena veramente sprezzante è quella dell'opera d'arte a forma di aspirapolvere, dove Zalone spera nella morte dell'artista.

Più va avanti sto film, più divento scemo anch'io a vedere sta poltiglia dove Checco imita la gallina (totalmente copiato dalla canzone "What does the fox say?") e usa l'ottimismo come portabandiera, quando in realtà il film ti mette ansia e disprezzo.

Orrida anche la scena della meditazione, dove la domanda più importante di Zalone è "come spolverare i tappeti". Faccio notare che dalla telefonata del dirigente fino a questo momento, Checco, lasciando stare la scena con Onofrio, non si è neanche impegnato a vendere una sola aspirapolvere, quasi tutto il film è incentrato sul rapporto padre-figlio, reso in maniera fin troppo sdolcinata e stucchevole; caro dirigente, licenzialo!

Non parliamo poi della scena sul set, talmente orrida che anche i corti dell'ISIT Show sono fatti meglio...

"Il regista è un po'..."
"E' uno stro.nzo!"
"Ma non dire così ai bambini! È un po' cogl.ione, ecco cos'è..."

Non è che cambi tanto, un altra contraddizione.

Poi scopriamo, durante una notte, che Checco dice che è una persona anaffettiva. Si fa un mazzo così per l'ottimismo ed è anaffettivo? Wow... altra stranezza.
Oltre a ciò, notiamo che è un discriminatore. Quasi quasi sto dalla parte del dirigente.
Aggiungiamo un altra canzone completamente discriminatoria e abbiamo fatto il completo (non specifico per non urtare gli altri utenti).

"...Chi non la stima Eva Henger. Però le avete cambiate le lenzuola?"

Basta, Basta! Perchè sei diventato così vanziniano? Almeno Che bella Giornata aveva la decenza di non mettere battute sul sesso, mentre questo lo fa! E si dice che non è il solito cine-panettone... Questo lo è eccome un cine-panettone, ma fuori stagione.

La seconda parte del film è molto più fiacca e ripiena di scene inutili, che possono essere tranquillamente tagliate.
Prima di tutto Checco parla di una società che fallirà, in una maniera talmente noiosa che prenderete un bel colpo di sonno, con battute totalmente slegate tra di loro:

" Ha ancora 48 rate da pagare. Quando lo farà?"
"Domani le mando un fabbro." (caz.zo centra il fabbro adesso?)

Poi vanno a una cena, poi a una serata [dove confonde una bambina con una nonna (mi stupisco delle risate degli attori...)], con altre battute che non stanno nè in cielo nè in terra, la moglie partecipa a una manifestazione, poi mi sorprendo di un incredibile contraddizione:

con tutta la crisi economica che c'è, che viene proposta e riproposta in tutti i modi, come fa Checco che, ripetiamolo, è a rischio di licenziamento e ha pochi soldi, a fare non solo la vacanza, ma anche comprarsi vestiti firmati, fare paracadutismo e noleggiare uno yacht [e vuole salire su uno ancora più grande (Ma cosa vuole, un transatlantico?)]? Se questo lo chiama "pochi soldi"...
Nel film non ha detto di usare i soldi di Zoe.

La scena più ridicola è senza dubbio quella dove lui si atteggia come un politico e vuole portare tanta "filosofia" senza manco spiegarla.
Quanto riguarda la politica, non mi interessa: non ho l'hobby delle lobby (Mauro Lanari).

Poi vanno a golf (dove si prevede fino a 5 minuti fa che Checco farà buca al primo colpo). Un altra domanda: ma se si sono separati, perchè Checco si ostina di riavere la moglie? Mistero pure qui, il film non lo spiega.

Ed è ritornato il dirigente, ancora più rabbioso di prima (come me, dopotutto), dove la voce di Checco, al telefono, sembra doppiato da un altro...

infine ci sono altre.... robe: come Checco che vuole andare in massoneria (e per che cosa? Ah giusto, nella recensione di Che bella Giornata ho citato Adam Kadmon), dove lui vuole mangiare in Puglia, e poi è in piscina, e poi scopre che la moglie si è infatuata di un altro (quanto ci scommetto che la riavrà?), e poi ritornano a casa dalle vacanze (per cosa? Il film non lo spiega, anche se sarebbe plausibile per la moglie)...

"Sto cesso?"
"Nicolò non diamo giudizi affrettati verso chi non conosciamo, questo cogl.ione."
Ennesima violazione del PDNC.

Come finisce questa paccottiglia di film? Ovviamente nel modo più retorico, dove il figlio va dalla madre, Checco è da solo, viene licenziato (macabrissimo! MI PIACE!) e canta in modo pessimo (meglio Joe Sandalo!).

Ah no, non è finita? Vabbeh, sarà un altra scena retorica...

"...Devo ringraziare una persona che ha reso possibile tutto ciò [riferito a "tornare al passato"]... Checco!"
Checco? Ma se non ha fatto altro che il cretino verso gli altri, il demente verso se stesso e l'indifferente verso suo figlio, come può aver fatto cambiare le persone? E come ha fatto a riavere la moglie?!?!?!

Pessima la battuta finale dell'"eutanazia", detta nel momento meno opportuno.

HO FINITO CON LA STORIA.

Non vi ricorda qualche film, inglese, slapstick, in Francia?
Esatto, è Mr Bean's Holiday: anche lì c'è un comico, una vacanza, un bambino, una comicità molto semplice... Oltre a copiare Giù al Nord dobbiamo copiare pure i film con Atkinson?

Dal punto di vista della sceneggiatura, è di gran lunga il film più brutto che abbia mai visto: ogni 5 minuti c'è una contraddizione, ogni 2 c'è una stranezza, ogni secondo è stata una sofferenza immane. E tutti gli errori li ho notati alla prima visione!
Le scene sono così slegate tra di loro che questa... cosa non sembra altro che una compilation di cortometraggi. Ogni scena non ha niente in comune con le altre e praticamente quasi tutto il film poteva essere tranquillamente tagliato e riassunto in appena 2 minuti, inclusi i titoli di testa e titoli di coda.

Se non vi sono bastate 11 pagine riguardanti esclusivamente la trama, parlo anche del resto.

Recitazione: tutti incredibilmente, stupendamente, ottimamente..... pessimi.

La recitazione è talmente amatoriale che è assente, in particolare per Checco; l'unica eccezione è Nicolò, che per essere il suo primo film recita abbastanza bene, molto meglio di tutto il resto del cast messo insieme, ma ciò non basta per dare anche 1,5 a questo video.

Sì, esatto, non è un film, ma un lunghissimo e noiosissimo videoclip alla Gaetano Morbioli, dove prevale l'estetica al contenuto, dove ogni parte è slegata dal resto; sembra che Checco e Gennaro Nunziante si siano scambiati i ruoli. Al terzo film bisogna già mostrare un minimo di cura per il montaggio o, più in generale, regia: niente, sembra diretto da Checco, che non ha alcuna esperienza come regista, mentre la sceneggiatura è stata scritta da Nunziante, che sbaglia completamente sul tempo delle battute, la loro frequenza eccessiva e giochi di parole presi dall'ennesimo Zelig o Colorado di turno.

È anche un film che sbaglia sul pubblico destinatario, che cerca di assimilare ogni tipo di commedia fallendo miseramente nell'obiettivo principale: ridere. Questo film vuole essere:

COMMEDIA DEMENZIALE

Il punto di riferimento per questo genere sono ad esempio le parodie di Mel Brooks ma, per essere meno estremi, vanno bene pure Jim Carrey e Rowan Atkinson citato poco prima.
Purtroppo Zalone usa battute incredibilmente stereotipate e il suo film non vuole "osare". Per osare non intendo "più parolacce", ma mettere una discreta quantità di battute, che centrano in modo più o meno evidente con la storia, in un ottimo tempismo.
Il film di Zalone ha fin troppe gag che stancano presto lo spettatore, sul resto ho già scritto prima.

COMMEDIA DI FAMIGLIA

Come punto di riferimento uso I pinguini di Mr Popper, che riesce a trattare piuttosto bene un messaggio sull'amicizia.
Il film di Zalone lo fanno guardare anche ai bambini, ma è scorretto: non per fare il moralista, non critico il film per le parolacce, ma per i messaggi che uno non può capire subito e, alle volte, esposti in modo fin troppo superficiale e buonista.

FILM DI DENUCIA

Se vuole trasmettere un messaggio profondo, prima di tutto sarebbe da riscrivere l'orrida sceneggiatura, poi, come detto prima, è un film superficiale, poco coraggioso.
Non è un film di denuncia: la chiusura di un industria non lo classifica subito come film di denuncia. Per esserlo deve mostrarlo in modo chiaro e deve dimostrare di vivere in quell'epoca.
Il film sembra legato alla crisi economica odierna, ma non lo è: lo posso ambientare anche nella crisi del 1929 e sarebbe arrivato uguale, idem se lo ambiento in un anno prolifico; sono rare le industrie che falliscono quando l'economia funziona al 100%, ma ciò non significa che non possa accadere.
In parole povere il film è legato agli operai dell'industria, non alla crisi: sono due cose diverse.

Un altro problema è che sa già.... "di vecchio": tutto sembra già visto in altri film, italiani e non.
Questo film non rispecchia nemmeno il titolo: non è ottimista e, nel caso fosse presente, non arriva allo spettatore, non lo coinvolge affatto, resta freddo quanto l'alito di Folstag; questo video è così freddo che è perfetto per congelare i Titani.

Ora ho finito, cari 25 lettori, di stroncare questo abominio e di "spaccarlo come una carogna".

P.S: Notare che la sceneggiatura è scritta da Zabaione CON Nunziante. E se fossero tutte sue le battute?

P.S.S: Voglio finire la recensione con la stessa frase di Che bella Giornata.

"Meglio Alex l'Ariete, almeno lì ridi per qualcosa."

11 risposte al commento
Ultima risposta 15/09/2015 10.06.59
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arkantos87  @  23/11/2013 11:59:20
   8 / 10
film molto divertente checco zalone è rimasto uno dei pochi che riesce ancora a far ridere la gente, film consigliato.

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