Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
The Battery non è un horror, è la plausibile descrizione delle giornate tipo di due sopravvissuti ad un'apocalisse che ha ridotto buona parte della popolazione in vecchi e cari zombi. Gli amichetti marcescenti concedono giusto qualche apparizione, a tenere banco sono invece le vicissitudini di Ben e Mickey, ex giocatori di baseball in continuo movimento lontani dalle aree urbane alla ricerca di viveri, mezzi di sostentamento e magari di locomozione, nella speranza di imbattersi in un posto ben protetto dove fermarsi a convivere con altri esseri umani. Il budget limitatissimo non frena il regista Jeremy Gardner (interpreta il barbuto Ben), i due amici approcciano secondo la loro sensibilità il disastro, facendo emergere un'antitesi caratteriale per nulla scontata dove amarezza, cinismo, malinconia, umorismo più o meno sottile e utopia si miscelano in un quadro esistenziale felicemente variegato. Gardner dilata i tempi, raccorda le varie sequenze con una soundtrack onnipresente eppure mai troppo invasiva tra pezzi southern rock e un più classico pop, limita i dialoghi e gli avvenimenti, fino a raggiungere una parte finale in cui l'orrore, finalmente, esplode per davvero. L'intento non è tuttavia quello di far paura o generare raccapriccio, la situazione estrema e claustrofobica viene smorzata da break divertenti (la scena della sbornia) per poi aumentare i toni tragici offrendo allo spettatore una visione snervante e statica, compreso un sonoro di contorno alla lunga difficilmente tollerabile. Variazione sul tema sicuramente degna di attenzione. Ne stia lontano chi non concepisce uno zombi-movie privo di non morti velocisti, azione furiosa, oltre a sangue e frattaglie in abbondanza.