the last exorcism - liberaci dal male (2013)

Prendere le distanze dall'ormai abusato mockumentary giova parecchio e "Last Exorcism", per quanto indiscutibilmente deficitario sotto vari aspetti, si lascia seguire molto meglio rispetto al primo capitolo. A trascinare il lavoro di Ed Gass-Donnelly c'è Ashley Bell, che dove la metti sforna sempre performance di gran livello nonostante Hollywood continui a sottovalutarla, forse perchè non in possesso di quella bellezza capace di mandar fuori di testa. Fatto sta che la ragazza rende alla grande, fa un po' sorridere semmai pensarla nei panni di una diciassettenne, ma del resto la sceneggiatura spesso fa perno su espedienti forzati e a volte ridicoli (quella del pollo credo le batta tutte).
Comunque sia si avverte l' impellenza di discostarsi dal filone, cercando vie narrative per nulla disprezzabili e spesso piacevoli nella loro fantasiosa concretizzazione. Ad esempio è positivo il tentare di combinare la possessione di stampo cattolico con riti vudù tipici della zona dove si svolgono i fatti, oppure decifrare i desideri del demone Abalam in maniera spiazzante.
Si tenta quindi di attraversare quel solco tracciato indelebilmente da Friedkin nel '73, per questo motivo la pellicola ha già la sua dignità, ovvero non risultando come mero clone di tante altre produzioni precedenti. Che poi gli spaventi arrivino sfruttando i soliti mezzucci e con al seguito gli immancabili odiosi sbalzi di volume è innegabile, al tempo stesso abbracciare la storia della povera Nell non è poi così abominevole come potrebbe risultare ad una frettolosa occhiata.
Chicca vera il finale ultra kitsch.