triplo gioco (2002)

Un ottimo Nick Nolte è il fulcro vitale di questa interessantissima opera di Neil Jordan ingiustamente passata sotto traccia.Liberamente ispirato a “Bob Le Flambeur”, film degli anni 50 diretto da Jean-Pierre Melville,”Triplo Gioco”,pur basandosi su di una trama non certo rivoluzionaria, diverte con garbo ed intelligenza.
Un ladro sul viale del tramonto,ormai ridotto ad un relitto imbottito di alcol e cocaina,troverà nuovi stimoli dopo aver salvato dalla strada una giovane prostituta ucraina,infatti oltre a tentare di ripulirsi,ritornerà attivo ordendo un piano per svaligiare il caveau del casinò di Montecarlo.
Il film appare essenziale nello stile narrativo ed allo stesso tempo ricercato per soluzioni visive adottate,oltre alla suggestiva fotografia sono sicuramente elogiabili le idee adottate in sede di montaggio.
Jordan ha il grande merito di riuscire a fondere un impianto puramente classico con soluzioni moderne,creando così un ibrido dal fascino magnetico.
Da urlo la prestazione di Nolte affiancato da nomi celebri come Ralph Fiennes,Emir Kusturica e Tcheky Karyo.
Brilla anche la giovane Nutsa Kukhianidze, che dopo il successo ottenuto con questo film pare essere scomparsa,almeno dalle produzioni di un certo livello.
La Nizza multietnica dei bassifondi,una narrazione dal buon ritmo e un cast in stato di grazia fanno il resto,rendendo una storia dal noto intreccio in qualcosa di sicuramente trascinante e mai banale.