Film in tre episodi collegati dalla lussuosa vettura del titolo che, fabbricata negli anni Venti, passa imprevedibilmente di mano in mano. La moglie di un nobile la riceve in regalo e la trasforma in alcova; l'automobile passa poi a un gangster per finire nelle mani di una signora che darà un passaggio a un partigiano jugoslavo durante la Seconda Guerra Mondiale.
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Ultimo film di un onoratissimo regista inglese, qui alle prese con un soggetto malinconico firmato Terence Rattigan. Al di là del garbo profuso in ogni sequenza e dell'irresistibile charme del cast internazionale, rimane un senso di tenera tristezza per queste tre storie romantiche senza lieto fine ma sempre sostenute da un'ironia fine e delicata. Probabilmente l'episodio migliore è il terzo, in cui l'imperturbabile Bergman cede al fascino del fuggiasco Sharif, il secondo è sbarazzino e pittoresco (fanno da sfondo gli scenari di una sfavillante Capri -ricostruita in studio?), in linea con l'avvenenza vivace della MacLaine e di Delon, mentre il più debole e banale è il primo, una semplicissima storia di corna nell'altissima borghesia inglese (perfetti Harrison e la Moreau). Sofisticato ma non troppo, direi delizioso. Belle musiche del nostro Riz Ortolani.