Joe Gillis, uno sceneggiatore sull'orlo della bancarotta, si rifugia in una vecchia villa apparentemente abbandonata per sfuggire ai suoi creditori. In realtà si tratta della dimora di Norma Desmond, una vecchia star del cinema muto, che ha perso ogni legame con il mondo del cinema. In cambio dell'ospitalità, Joe inizierà a scrivere la sceneggiatura che dovrebbe segnare il ritorno di Norma sul grande schermo.
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VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Billy Wilder), Miglior attrice in un film drammatico (Gloria Swanson), Miglior colonna sonora (Franz Waxman)
Non posso che unirmi a tutti gli altri. Questo film, che ho rivisto proprio oggi, merita davvero tutti gli elogi possibili. Il cinema racconta sé stesso, non solo attraverso Norma Desmond (il divismo) ma anche attraverso Joe Gillis (lo sceneggiatore fallito) e poi attraverso il produttore, con sigaro ed ulcera, attraverso le maestranze e le comparse presenti nel teatro 18 dove de Mille sta girando; ed ancora nella passeggiata fra Joe e Betty lungo gli studios... . Ho letto che la scena iniziale era stata girata in modo diverso: Joe, da morto, si desta all'obitorio e racconta la storia agli altri cadaveri presenti. Ma, vedendo queste scene in sala di proiezione, ci furono tante risate che Wilder si decise a rigirare la scena, introducendo quell'immagine eccezionale del cadavere nella piscina, inquadrato dal fondo della vasca.