Norimberga 1948. Un tribunale americano giudica quattro magistrati tedeschi accusati di aver applicato leggi palesemente inique, di avere consentito pratiche di sterilizzazione, di avere contribuito alla strage del popolo ebreo. Sul banco degli accusati siedono un giurista, un inquisitore e due funzionari.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Filmone processuale di 3 ore, con un cast assurdo. Se la regia è un po' ingessata, ma credo inevitabilmente, proprio per la natura statica del film, la sceneggiatura è eccellente (oscar meritato) e non scivola nel facile manicheismo. Al contrario, cerca, con molte sfumature, di sviscerare dilemmi etici e morali, di provare a capire motivazioni e contraddizioni, di addentrarsi in una ampia ed accidentata zona grigia, senza aver paura di condannare anche il silenzio e la cecità del mondo nei primi anni del reich. Quello che emerge è la capacità del male di trascinare con sè anche le persone normali. Possono la legge, con le sue cavillosità, ed il puro principio astratto, applicarsi ad eventi del genere e di questa portata? Ha senso parlare di etica e di morale di fronte a qualcosa come questo, o ciò trascende il concepibile?