Oggi, mercoledì 24 aprile, approda finalmente nelle sale italiane Iron man 3. L'attesa per questo nuovo capitolo della saga che vede protagonista Tony Stark è stata tanta. Ciò si evince dagli incassi ottenuti proprio nel nostro paese da Iron Man, Iron Man 2 e anche da The Avengers, in cui il personaggio di Stark brilla di luce propria; tutti ovviamente prodotti targati Marvel Studios. Al di là dei giudizi di merito su questi lungometraggi il loro appeal sul grande pubblico è innegabile: il merchandiasing è vario e ricercato, inoltre a partire dall'inizio del mese in corso si susseguono maratone in onda su canali a pagamento televisivi o in multisala, che offrono sconti per chi sceglie di ubriacarsi con l'intera saga in quattro giorni di fila, per poi proseguire con feste a tema oraganizzate in vari locali e cocktail ideati ad hoc.
Ecco gli ingredienti per un cocktail per supereroi:
1 shot Bacardi
1/2 shot Jack Daniels
1/2 shot Vodka
150 ml powerade berry & tropical
Buono o no questo beverone è opinabile ma un fatto è che una volta il fumetto era nerd mentre oggi è diventato cool. Merito forse anche dell'attore che interpreta il supereore, il fascinoso e bad boy Robert John Downey Jr., newyorkese classe 1965 candidato a due premi Oscar per Charlot nel 1993 e per Tropic Thunder nel 2009.
Parliamo per un secondo dell'85a cerimonia degli Oscar che si terra' al Dolby Theatre di Los Angeles il prossimo 24 febbraio. Quest'ultima edizione sara' presentata da Seth MacFarlane, classe 1973, attore comico, sceneggiatore, regista , doppiatore e soprattutto creatore di serie televisive di successo come I Griffin, American Dad! e the Cleveland Show. La precedente premiazione era stata condotta da Billy Crystal, dopo il repentino abbandono del prescelto Eddy Murphy. Purtroppo, quella del 2012, e' stata segnalata da tutti i fan della cerimonia e dell'attore come una delle più sottotono degli ultimi anni. Io effettivamente l'ho guardata interamente in diretta e non mi sono addormentata solamente poiché ai tempi soffrivo d'insonnia. I momenti morti sono stati parecchi, nonostante non siano mancati passaggi toccanti o divertenti. Quest'anno l'augurio e' che il tutto si svolga in maniera più leggera e piacevole. Un pensiero pero' anche in questo 2013 già mi attanaglia la mente e mi fa presagire che alcuni momenti morti ci saranno e riguarderanno le esibizioni sul palco della cinquina delle canzoni candidate alla conquista dell'ambita statuetta. In effetti ho sempre trovato piuttosto pesanti durante questo tipo di premiazione, che diciamolo in Italia e' trasmessa ad un orario da fuori di testa e dura più di "Cloud Atlas", le esibizioni di queste canzoni, anche perché spesso non ricordo che appartengano ad una determinata colonna sonora. Tali emozioni non totalmente positive già si palesano come cronaca di una noia annunciata. Non so se qualcuno ha ascoltato la canzone di Bombay Jayashri "Pi's lullaby" (da Vita di Pi), beh io l'ho fatto e sbadiglio fin d'ora al pensiero; poi c'e' "Skyfall" di Adele, certamente carina e orecchiabile, ma che ormai, sfruttata in svariate pubblicità e cantata in troppi talent show, e' finita col divenire irritante. Vogliamo poi parlare della vivacità e del brio che ci regalerà la performance di "Before my time" interpretata da Scarlett Johansson e Joshua Bell? In ritmo davvero trascinante ed irresistibile. Tralascio i Miserabili che comunque e' un musical e in rari casi recenti le canzoni estrapolate da questo tipo di contesto filmico rendono quanto ci si aspetterebbe. Quello che proprio non mi spiego e' la candidatura di "Everybody needs a best friend" cantata da Norah Jones in "Ted", ai danni della fantastica "La canzoncina del temporale-il Rimbombamico", sempre da "Ted". Quest'ultima, almeno, avrebbe provocato un moto sopra i nostri divani e soprattutto lo sprint per giungere alla fine della cerimonia quando si assegnano i premi solitamente più attesi. Incrociamo le dita e prepariamo tanto caffè!
E' sempre più facile al giorno d'oggi dimenticarsi le abitudini che fin da piccoli ci hanno accompagnato. Lo studio, il lavoro, la lontananza dalla famiglia.. tante sono le cause che possono allontanarci dal nostro passato fanciullesco. Ma poi arriva il Natale e quelle memorie spesso ritornano anche se in maniera fugace. Sarebbe bello poter tornare a vivere la Vigilia e il giorno di Natale come nei ricordi piu' dolci. Spegnere smartphone e tablet, sentire il traffico come un lontano brusio e concentrarsi sulla magia dei giorni di festa. Ritrovarsi alla mattina della Vigilia a guardare Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato sorseggiando te caldo o cioccolata in tazza, tenere acceso l'albero di Natale tutto il giorno e nel pomeriggio godersi le immagini di qualche film che crea atmosfera come Miracolo nella 34A strada. Per poi passare a qualcosa di divertente dopo il cenone come Mamma ho perso l'aereo o per chi ha voglia ancora di dolcezza Love actually. E poi il giorno di Natale dopo aver rivisto parenti e amici e aver giocato a carte con i nonni godersi qualcosina di piu' cinico come Parenti serpenti. Magari non sono tutti capolavori della cinematografia ma sono film diventati ormai classici che riescono ancora a scrollarsi gli annetti che si ritrovano sulle spalle in maniera energica. Il romanticismo natalizio non si deve esaurire nella crisi economica e sociale, deve seguire i mutamenti di un'epoca e quelli individuali e ridonare a ciascuno, anche se per brevi momenti, quell'illusione di un mai perduto rapporto con la fantasia e la purezza.
Le sale cinematografiche italiane sempre più frequentemente offrono eventi speciali di musica, con prezzi molto speciali per quanto concerne il biglietto, ospitando sul grande schermo concerti di artisti noti e di grande successo. Dopo lo straordinario, e forse inatteso, successo di "Celebration Day" dei Led Zeppelin e di "Mistery Magical Tour" dei Beatles ecco susseguirsi nel medesimo mese altri tre concerti-evento sui nostri schermi. Martedì 20 Novembre è stato il turno dei Queen con l'ultimo concerto, datato 1986, che ha visto lo strepitoso e indimenticato Freddy Mercury sul palco. Giovedì 22 Novembre e venerdì 23 Novembre due giorni dedicati a Vasco Rossi "Live Km 011". Il best dei concerti tenuti a San Siro nel 2011 dal rocker emiliano è stato un successo già alle prevendite, forse questo più prevedibile degli eventi che lo hanno preceduto. I fan di Vasco si contano sempre più numerosi e per due giorni anziché gli stadi invaderanno le sale italiane e non so quanto si tratterranno da cori e da grida nonostante l'ambiente non sia quello più idoneo. Vasco non è il primo cantante italiano a finire sullo schermo delle sale cinematografiche con le proprie canzoni, Ligabue ci è entrato perfino in 3d... Ieri, Martedì 27 Novembre, è toccato al mitico Jimi Hendrix che avrebbe compiuto 70 anni proprio nel 2012. Il concerto proiettato è stato l'indimenticabile Live At Woodstock, Agosto 1969. Di seguito il trailer nel caso voleste recuperarlo in home video, visto che è rimasto nelle sale solo per un giorno:
Che si apprezzino o meno ormai queste occasioni musicali su grande schermo sembra proprio che abbiano preso un avvio prepotente. Chissà se il prezzo del dvd sarà minore di quello del biglietto per vedere Vasco dentro un cinema...
Mercoledi' 14 Novembre 2012 ore 16:00 apertura di un multisala qualsiasi in una qualsivoglia citta' italiana. Una giornata qualunque nella vita di un cittadino qualunque, ma non in quella di chi all'interno del multisala lavora. Ore 16:30 un rumoreggiare sempre piu' fitto inizia ad arrivare dal piano terra a tutti i piani della struttura e dentro il petto di ogni dipendente il cuore inizia a battere piu' forte e il pensiero comune e': "sono arrivati". Invece l'attimo e' posticipato, solamente un nutrito gruppo di ragazzini si sta accingendo a vedere Hotel Transylvania. Ore 17:00 il panico prende il sopravvento, dalle telecamere di sicurezza si vedono i parcheggi riempirsi, le cassiere iniziano a sudare freddo, le bariste sembrano doversi preparare ad un incontro di lotta libera, le maschere si muovono in maniera nervosa nell'atrio e perfino le due tranquille dipendenti della libreria accennano a qualche sprazzo di vita. Arrivano; ragazzi universitari, liceali e non che hanno prenotato da giorni per vedere il tanto atteso Twilight Saga: Breaking Dawn-Parte2. Il rumore di voci indistinte copre la musica di sottofondo, i biglietti sono stampati alla velocita' della luce, qualche panino, qualche bibita, molti pop corn e tante caramelle e arrivano le 17:40 tutti in sala, silenzio nel cinema. Ore 18:00 un'ondata ancor piu' nutrita sempre di ragazzi piuttosto giovani e di donne di diversa eta' piomba all'interno delle porte scorrevoli e come un virus si propaga per tutti i piani della struttura. Il ritmo di lavoro si velocizza e le prime gocce di sudore imperlano le fronti di alcuni dipendenti. Finalmente le 18:30 tutti in sala. Ore 20:00 la stanchezza inizia a farsi sentire e si rende palese sui volti, ma non e' il momento di desistere. Tre sale, tre proiezioni ore 20:30 tutte esaurite. La gente si e' impossessata del cinema, sembra un gruppo di lupi affamati che si scaglia su buffet, aperitivi, pizze, patatine e caramelle come se non ci fosse un domani. Una volta entrati in sala i segni della devastazione sono evidenti: bicchieri, bottiglie, cartacce, cibo di ogni tipo, chiavi di automobili, sciarpe, giacche, libri sparsi su ogni pavimento e tavolino. Si inizia la ricostruzione, prima a ritmo lento a causa dell'appena giunta stanchezza poi sempre piu' sostenuto, perche' le 22 si avvicinano. Ore 22:00 la voglia di sedersi e' incontenibile, quella di scappare maggiore, ma i nostri eroi resistono ancora e cercano di arginare il nuovo fiume di persone che si riversa per lo spettacolo delle 22:30. Ci saranno vittime ma anche queste sale entreranno a vedere il tanto atteso epilogo del fantasy vampiresco piu' noto nel mondo. Ore 23, si pensava ormai a una giustificabile calma, e' mercoledi' mica sabato sera e invece no, a causa dei numerosi fan e delle loro richieste di vedere il film proprio il giorno di uscita arriva il tanto temuto spettacolo di mezzanotte. Parole poco gentili e spesso pittoresche escono dalla bocca dei dipendenti costretti a turni piu' lunghi. Anche i sorrisi di cortesia si spengono sui loro volti, sui visi di quelli che si erano ricordati di sorridere o che lavorano da veramente poco tempo per potersi permettere di non sorridere. Ore 2:00 fine delle proiezioni, uscita dalle sale e finalmente a casa. Cosa succedera' sabato? Ci saranno vittime? Chi avra' la meglio? E il Natale e' ancora lontano...