Tutti i post per la categoria: Festival Academy Awards
Pubblicato il 29/02/2016 14:56:00 da
KaterPubblicato il 01/02/2013 11:23:38 da
The Gaunt
Storicamente l'Academy ha la tendenza a premiare la stessa opera per i premi più importanti, cioè l'Oscar al miglior film e alla miglior regia sono spesso andati ad un unico film. Non sono mancate eccezioni, tuttavia, e l'ultimo caso di premio "disgiunto" risale al 2006, quando l'oscar al miglior film andò a
Crash di
Paul Haggis, mentre quello alla miglior regia ad
Ang Lee per
Brokeback Mountain. Prima del 2006 era accaduto due volte, se consideriamo solo il primo decennio di questo secolo: nel 2001 con "Il Gladiatore" (film) e
Soderbergh (regista di "Traffic") e nel 2003 con
Chicago (film) e
Polanski ( regia per Il pianista). Dopo il 2006, non più, avendo l'Academy ripreso la tendenza ad attribuire le principali statuette alla stessa opera.
Potrebbe essere l'anno buono per riproporre un premio disgiunto?
Vediamo le rose dei candidati:
MIGLIOR FILM
"Zero Dark Thirty"
"Amour"
"Vita di Pi"
"Lincoln"
"Django Unchained"
"Argo"
"Beasts of the Southern Wild"
"Silver Linings Playbook"
"Les Misérables"
MIGLIOR REGIA
Michael Haneke per "Amour"
Benh Zeitlin per "Beasts of Southern Wild"
Ang Lee per "Vita di Pi"
Steven Spielberg per "Lincoln"
David O. Russell per "Silver Linings Playbook"
Se il premio rimanesse congiunto bisognerebbe quindi escludere a priori
Django Unchained,
Argo,
Les Miserables e
Zero dark thirty.
C'è lo Spielberg di
Lincoln che di oscar però ne ha già vinti. Ang Lee con
Vita di Pi è sulla falsariga di Spielberg, non tanto per i numeri quanto per l'aver ha già vinto l'oscar come miglior regista e come miglior film, sia pure straniero, con
La tigre e il dragone.
Da tenere conto che solo
Eastwood ha saputo fare per due volte l'accoppiata film/regia dagli anni novanta ad oggi (
Gli spietati e
Million dollar baby). E potevano essere tre, se
Gran torino non fosse stato escluso dalle cinquine dopo aver fatto incetta ai Golden Globe.
In gara anche gli outsider.
Haneke su tutti. Il cineasta austriaco si trova nelle stesse condizioni di Benigni con
La vita è bella come nomination, perlomeno quelle più importanti. Difficile quindi che torni a mani vuote e L'oscar come miglior film straniero dovrebbe essere in teoria una formalità. Meno facile il discorso delle categorie assolute, perché premiare
Amour significherebbe sfatare un tabù, l'ultimo dell'Academy, cioè quello di premiare come miglior film una pellicola straniera.
The artist l'ha sfatato in parte, essendo un film muto, ma per Haneke la storia è ben diversa: un film straniero, non parlato in lingua inglese; una vittoria del genere sarebbe un miracolo e in fondo queste nomination sono una sorta di riparazione al fatto che un capolavoro come
Il nastro bianco rimase scandalosamente a bocca asciutta.
Il lato positivo e
Re della terra selvaggia sono delle vere incognite, e costituirebbero una gran bella sorpresa in caso di vittoria.
Certamente nel caso di due pellicole differenti per miglior film e regia i giochi si complicherebbero ulteriormente, perché le carte andrebbero a mischiarsi con combinazioni imprevedibili. Ma per vostra fortuna io qui mi fermo, ma se volete esprimere la vostra, fate pure.
Pubblicato il 30/01/2013 10:47:14 da
The Gaunt
Ben "c'ho solo 'na faccia" Affleck. Sulle sue capacità recitative molti hanno mostrato più di una perplessità, che non sono mai svanite malgrado una Coppa Volpi vinta al Festival di Venezia per
Hollywoodland. Forse un po' generosa, ma tutto sommato rimane probabilmente la sua migliore intepretazione della carriera.
Altro discorso, opposto al Ben Affleck davanti alla macchina da presa, è il Ben Affleck dietro la macchina da presa. Con
Argo, che rappresenta il suo film più compiuto, egli è bravissimo nelle vesti di sceneggiatore, di regista e finalmente anche di attore (in questo caso perfettamente funzionale al ruolo di agente segreto, quindi meno lascia trasparire espressioni sul viso meglio è). Bravura che quest'anno ad Affleck è valsa la candidatura all'Oscar sia per la sceneggiatura (già vinto nel 1998 insieme all'amico Matt Damon per
Will Hunting) che nella categoria di “miglior film”.
Argo in questo suo richiamo al cinema (fanta)politico degli anni settanta, che ha sfornato delle signore pellicole, potrebbe rappresentare il giusto compromesso che non farebbe certo gridare allo scandalo una sua eventuale vittoria. Un film molto teso e coivolgente che offre inoltre una riuscita miscela fra storia e fiction, sulla capacità del cinema di far sognare e ingannare.
Un film che unisce un intrattenimento intelligente e non poche stoccate ad un certo modo di fare politica estera del governo americano.
Da considerare inoltre che ha fatto trovare d'accordo sia la critica che il pubblico, cosa non da poco e tutt'altro che frequente. Forse il compromesso è troppo soddisfacente (ammesso che lo sia) per premiarlo?
Pubblicato il 24/01/2013 12:49:31 da
foxycleo
Parliamo per un secondo dell'85a cerimonia degli Oscar che si terra' al Dolby Theatre di Los Angeles il prossimo 24 febbraio. Quest'ultima edizione sara' presentata da
Seth MacFarlane, classe 1973, attore comico, sceneggiatore, regista , doppiatore e soprattutto creatore di serie televisive di successo come I Griffin, American Dad! e the Cleveland Show. La precedente premiazione era stata condotta da
Billy Crystal, dopo il repentino abbandono del prescelto
Eddy Murphy. Purtroppo, quella del 2012, e' stata segnalata da tutti i fan della cerimonia e dell'attore come una delle più sottotono degli ultimi anni. Io effettivamente l'ho guardata interamente in diretta e non mi sono addormentata solamente poiché ai tempi soffrivo d'insonnia. I momenti morti sono stati parecchi, nonostante non siano mancati passaggi toccanti o divertenti. Quest'anno l'augurio e' che il tutto si svolga in maniera più leggera e piacevole. Un pensiero pero' anche in questo 2013 già mi attanaglia la mente e mi fa presagire che alcuni momenti morti ci saranno e riguarderanno le esibizioni sul palco della cinquina delle canzoni candidate alla conquista dell'ambita statuetta. In effetti ho sempre trovato piuttosto pesanti durante questo tipo di premiazione, che diciamolo in Italia e' trasmessa ad un orario da fuori di testa e dura più di "
Cloud Atlas", le esibizioni di queste canzoni, anche perché spesso non ricordo che appartengano ad una determinata colonna sonora. Tali emozioni non totalmente positive già si palesano come cronaca di una noia annunciata. Non so se qualcuno ha ascoltato la canzone di Bombay Jayashri "Pi's lullaby" (da
Vita di Pi), beh io l'ho fatto e sbadiglio fin d'ora al pensiero; poi c'e' "Skyfall" di Adele, certamente carina e orecchiabile, ma che ormai, sfruttata in svariate pubblicità e cantata in troppi talent show, e' finita col divenire irritante. Vogliamo poi parlare della vivacità e del brio che ci regalerà la performance di "Before my time" interpretata da
Scarlett Johansson e Joshua Bell? In ritmo davvero trascinante ed irresistibile. Tralascio i Miserabili che comunque e' un musical e in rari casi recenti le canzoni estrapolate da questo tipo di contesto filmico rendono quanto ci si aspetterebbe. Quello che proprio non mi spiego e' la candidatura di "Everybody needs a best friend" cantata da Norah Jones in "
Ted", ai danni della fantastica "La canzoncina del temporale-il Rimbombamico", sempre da "Ted". Quest'ultima, almeno, avrebbe provocato un moto sopra i nostri divani e soprattutto lo sprint per giungere alla fine della cerimonia quando si assegnano i premi solitamente più attesi. Incrociamo le dita e prepariamo tanto caffè!
Oggi (10 gennaio 2013) sono state ufficializzate dall'Academy le nomination all'Oscar per l'anno 2012. Non mancano le sorprese, come l'esclusione da Miglior film e Miglior regia per
The Master, mentre
Amour di Michael Haneke riceve eccezionalmente 5 nomination fra cui quella di Miglior film straniero e Miglior film (cosa più unica che rara).
Com'era prevedibile invece sono state tante le nomination per
Lincoln di Steven Spielberg e
Les Misérables di Tom Hooper. Fra gli altri, buoni risultati per
Django Unchained di Quentin Tarantino (che però ancora una volta è stato escluso come regista) e
Moonrise Kingdom di Wes Anderson. Di seguito le nomination più importanti:
MIGLIOR FILM
Zero Dark Thirty
Amour
Vita di Pi
Lincoln
Django Unchained
Argo
Beasts of the Southern Wild
Silver Linings Playbook
Les Misérables
MIGLIOR REGIA
Michael Haneke per Amour
Benh Zeitlin per Beasts of Southern Wild
Ang Lee per Vita di Pi
Steven Spielberg per Lincoln
David O. Russell per Silver Linings Playbook
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Bradley Cooper per Silver Linings Playbook
Joaquin Phoenix per The Master
Daniel Day-Lewis per Lincoln
Denzel Washington per Flight
Hugh Jackmanper Les Misérables
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Jessica Chastain per Zero Dark Thirty
Quvenzhané Wallis per Beasts of the Southern Wild
Jennifer Lawrence per Silver Linings Playbook
Naomi Watts per The Impossible
Emmanuelle Riva per Amour
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Alan Arkin per Argo
Robert De Niro per Silver Linings Playbook
Philip Seymour Hoffman per The Master
Tommy Lee Jones per Lincoln
Christoph Waltz per Django Unchained
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Amy Adams per The Master
Sally Field per Lincoln
Anne Hathaway per Les Misérables
Helen Hunt per The Sessions
Jacki Weaver per Silver Linings Playbook
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Zero Dark Thirty
Amour
Django Unchained
Flight
Moonrise Kingdom
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Vita di Pi
Lincoln
Argo
Beasts of the Southern Wild
Silver Linings Playbook
MIGLIOR FILM STRANIERO
Amour (Austria)
Kon-Tiki (Norvegia)
No (Cile)
A Royal Affair (Danimarca)
War Witch (Canada)
MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
The Pirates! Band of Misfits
Frankenweenie
Brave – Ribelle
ParaNorman
Ralph Spaccatutto
MIGLIOR COLONNA SONORA
Anna Karenina
Argo
Vita di Pi
Lincoln
Skyfall
MIGLIOR DOCUMENTARIO
5 Broken Cameras
The Gatekeepers
How to Survive a Plague
The Invisible War
Searching for Sugar Man
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Asad
Buzkashi Boys
Curfew
Death of a Shadow (Dood van een Schaduw)
Henry
E intanto i bookmakers hanno già rilasciato le prime quote: il super favorito è Lincoln che con la quota di 1,53 e quella di 1,36, rispettivamente per Miglior film e Miglior regia (Steven Spielberg), sbaraglia gli avversari. Les Misérables segue con una quota di 5,00 mentre per la regia il secondo favorito è Ang Lee con il suo Vita di Pi (4,50).
Fra gli attori si prospetta la terza statuetta per Daniel Day-Lewis (sarebbe l'unico a riceverne 3 come miglior attore) a soli 1,20, mentre Hugh Jackman e Phoenix si devono accontentare della seconda e terza posizione (rispettivamente 7,00 e 9,00). E' sfida all'ultimo voto invece fra gli attori non protagonisti: Tommy Lee Jones a 1,20 contro l'1,25 di Philip Seymour Hoffman.