Recensione ali' regia di Michael Mann USA 2001
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione ali' (2001)

Voto Visitatori:   7,04 / 10 (129 voti)7,04Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film ALI'

Immagine tratta dal film ALI'

Immagine tratta dal film ALI'

Immagine tratta dal film ALI'

Immagine tratta dal film ALI'

Immagine tratta dal film ALI'
 

Questo indimenticabile film di Micheal Mann, uscito nel 2001 in USA, è stato molto celebrato dalla critica cinematografica occidentale e osannato dai fan più accesi di Cassius Clay ma non ha avuto il successo di pubblico che forse meritava, deludendo gran parte delle aspettative dei produttori e dello stesso regista.
Costato più di 200 miliardi di lire è stato girato tra gli Stati Uniti e lo stato africano dello Zambia, a Kinshasa, in un arco di tempo piuttosto lungo della durata di circa due anni che ha permesso una cura tecnica e ideativa di grande efficacia. Il film è indubbiamente apprezzabile anche per il rigore biografico su Cassius Clay, per alcuni tratti trascritto in stile documentario, e per la fotografia a volte veramente straordinaria, ricca di inquadrature che destano stupore e in cui sono racchiuse immagini esteticamente sempre ben studiate, capaci di inserirsi armoniosamente nell'atmosfera narrativa voluta dalla sceneggiatura. Una fotografia che ha contribuito - insieme a una musica puntualissima nel rafforzare con le sue intonazioni drammatiche i momenti più salienti del film - alla creazione di un ambiente filmico suggestivo e incantevole, forse raro in un film sportivo, capace di moltiplicare le trepidazioni dei momenti più caldi della narrazione.
Una ripresa fotografica indubbiamente sempre di alto livello qualitativo, ricca di soggetti sociali veri, autentici, che hanno fatto risuonare con le immagini-documento le parti più significative della vita africana di Kinshasa.

"Alì" è un film di qualità anche per come l'autore ha costruito la sceneggiatura, basata su riferimenti storici e culturali precisi che hanno consentito di edificare un profilo realistico e di forte spessore psicologico del campione nero, trasmettendo un immagine di Cassius Clay lontana dal rumore del mito popolare e congiunta a un contesto storico e politico formulato con chiarezza, nonostante le difficoltà a comporlo per immagini a causa della sua non facile interpretazione.
Un contesto storico drammaticamente problematico, in cui Mann si sofferma con una attenzione quasi maniacale sulle mancanze etiche più specifiche del sociale americano, quello interclassista e interrazziale, da sempre misteriosamente intessuto di potere politico e clientele elettorali legate al ceto più debole situato nelle fasce della popolazione emarginata. Mann ne rivisita per l'occasione, in modo crudo, tutte le sue più numerose sfaccettature e contraddizioni, trattenendosi in quei punti più prossimi al dramma.
Nonostante le iniezioni di un realismo letterario sobrio, scarno, privo di effetti sofisticati o ricercati, Mann è riuscito a fare dello spettacolo tipicamente cinematografico forse senza mai ricercarlo del tutto, semplicemente mantenendosi fedele al personaggio protagonista del film così come esso appariva allora direttamente al pubblico negli stadi o attraverso i media televisivi, nulla aggiungendo o togliendo ma continuamente interpretando o intuendo qualcosa di Alì che si affacciava tra le pieghe di un'esistenza gloriosa ma sofferta, a volte pasticciata, a tratti annebbiata da crisi depressive, e formulando le proprie idee analitiche per ipotesi senza mai trascendere in affermazioni categoriche o univoche, cercando costantemente di presentare il suo pensiero in uno stile geometrico, rigoroso, fatto di deduzioni logiche meditate con cura, capaci di illuminare quanto, all'epoca, alla maggior parte delle persone risultava oscuro nella biografia privata e pubblica del campione nero.
Il film non trascura la parte più psicologica del campione, soffermandosi nei suoi registri consci e inconsci maggiormente tormentati e significativi.
Cassiu Clay (Muhammed Alì) appare nel film come un pugile nero molto discusso, un leggendario personaggio dai modi mistici e polemici, inquieto e passionale, rude, a volte ieratico e grave nel suo difficile compito di risollevare con i meriti sportivi la troppo contenuta spiritualità dei neri musulmani d'America, spesso depressi e apatici nel richiedere, nelle opportune sedi istituzionali, il rispetto dei propri diritti da tempo acquisiti sulla carta.

Cassius Clay, attraverso Micheal Mann, è ricordato come un atleta particolare non solo per essere stato ripetutamente e in modo alternato - dopo forzate soste di combattimento - campione del mondo dei pesi massimi di boxe, ma anche per il suo fervido e originale credo religioso musulmano, quello più vicino all'associazione dell'amico Malcom X. Un credo mai del tutto astratto o utopico, collegato per punti di fede a un'idea di Dio concreta, congiunta per molti aspetti alla vita del mondo terreno, a un sostanziale rapporto fede e giustizia teso a una relazione con Dio ricca di implicazioni anche pratiche, per esempio progetti precisi a sostegno della causa americana dei neri o della lotta per raggiungere pari opportunità sociali tra razze diverse. Un credo di grande impatto sociale che, come il film evidenzia, è stato pubblicamente sostenuto da Clay in ogni circostanza, anche nei momenti di maggior gloria personale o forte sfiducia nelle istituzioni pugilistiche.
Il film mostra come Alì abbia vissuto da bianco gli agi offertigli dalla ricchezza guadagnata con la boxe, e da nero la sua spiritualità religiosa più sentita, quella che gli dava forza per sostenere pubblicamente la sua identità storica di uomo nero libero seppur schiavo nel suo immaginario più recondito di un passato umiliante che ritornava brutalmente, ossessionandolo, quando le espressioni verbali e gestuali di un certo razzismo dell'America più buia si facevano sentire insistentemente, soprattutto alla vigilia degli incontri importanti. Il film si intrattiene anche sulle contraddizioni più palesi della personalità di Alì, ad esempio su come non sia riuscito a vivere la sua vita intima e pubblica con il necessario decoro richiesto dalla sua religione musulmana. Troppe erano infatti le sfiducie preconcette nelle relazioni con i bianchi, che portavano inevitabilmente a delle rotture, e i pregiudizi paralizzanti verso tutti gli amministratori bianchi delle istituzioni americane. Questi aspetti isolavano Alì dal mondo che più contava nevrotizzandolo ancor di più e portandolo ad errori gravi, pagati nel privato più intimo.
Alì pur sposato non rinuncerà agli agi e alle libere relazioni d'amore con numerose donne attratte dalla sua bellezza atletica e dalla sua notorietà, finendo per subire una continua campagna denigratoria che alimenterà il senso di colpa per le sue origini. La nevrosi del campione nero finirà spesso per aggravarsi in forme di depressione delirante, condizionando gran parte della sua vita e procurandogli grossi problemi nella capacità di gestire razionalmente il suo grande successo.

Il personaggio Clay, come risulta dal film, era scomodo alle maggiori istituzioni politiche americane, soprattutto nel periodo del suo maggior successo sportivo, durante il quale veniva costantemente sorvegliato dai servizi segreti americani e da spie specializzate in penetrazioni di gruppo, con l'intento di cogliere sia l'influenza di Clay nel temibile mondo dei neri metropolitani sia le ripercussioni mediatiche del suo comportamento nell'opinione pubblica più in generale.
Cassius Clay, come ben precisato dalla pellicola, nel periodo d'oro della sua boxe era ricevuto ufficialmente dai governi africani e da uomini diplomatici di vari paesi che vedevano in lui un vero e proprio referente politico, di grande impatto mediatico, fino a quando, con la sua sprezzante ironia, scivolerà nel baratro della giustizia americana. Alì rifiuta nel 1966 di arruolarsi nell'esercito degli Stati Uniti e combattere nel Vietnam. La decisione gli procurerà una condanna di 5 anni di reclusione e la perdita della licenza di pugile irritando successivamente, forse per l'arroganza e lo snobismo dimostrato verso le più importanti istituzioni giuridiche americane, lo stesso capo musulmano della Nazione dell'Islam che ne decreterà l'espulsione dall'associazione religiosa a tempo indeterminato, seppur con una spiegazione non del tutto chiara. Tale spiegazione ha fatto pensare a un tornaconto, dello sfortunato episodio giudiziario, a favore della Nazione dell'Islam, ad un uso cioè ambiguo della figura del Clay mediatico; il campione dei pesi massimi verrà infatti cacciato con motivazioni non del tutto pertinenti ai fatti, quali il suo presunto scarso interesse al culto di Dio e l'esaltazione sportiva per la boxe troppo intrecciata con una euforica e scandalosa vita mondana. Clay abbandonato da tutti finisce in povertà, restando drammaticamente in attesa dell'esito del suo ricorso alla Corte Suprema per la condanna di cinque anni, inflittagli dai magistrati bianchi con giudizio unanime.

Il regista prende in considerazione gli anni della vita di Clay che vanno dal 1964 al 1974. Gli incontri sul ring, impersonati per Clay da un Will Smith sopra le righe, sempre ben aderente alla parte verbale e gestuale più spettacolare che il pugile nero amava esibire negli stadi, sono tatticamente veri e rappresentati con una credibilità a volte stupefacente che riproduce gli stili e le tecniche del boxare di allora. Una forma di realismo indubbiamente gradita, encomiabile, che premia la professionalità di un regista un po' sottovalutato dalla critica nonostante film come "Heat - La sfida" 1995, "Insider - Dietro la verità" (1999), "Manhunter - Frammenti di un omicidio" (1986), "Collateral" (2004) e, successivamente, "Miami Vice", girati spesso in digitale con forti manipolazioni di tipo espressionistico delle immagini, attuate con tavolozze elettroniche - paragonabili in un certo senso a quelle usate dai pittori - sui colori e i toni dello sfondo delle scene per trasmettere la propria poetica cinematografica.
In Alì le scene sul ring sono al top della storia del cinema pugilistico, contribuendo a dare al film di Mann uno spessore fotografico-sportivo inedito che ne alimenta la suggestione e l'illusione ottica, fino al punto di ipnotizzare l'immaginario dello spettatore più restio a identificarsi con i personaggi più celebri del mondo della boxe.

Occorre dire che il film, pur essendo caratterizzato da lunghe riprese sportive, prende in considerazione, interpretandone anche le connessioni più sociali e culturali, un'estesa parte del pensiero del campione risultando così un'opera filmica attraversata da istanze filosofiche, etiche e religiose. Il regista americano ha voluto soffermarsi con questa pregevole opera filmica sullo spaccato più profondo della vita di Cassius Clay, usando la boxe solo come un pretesto di tipo spettacolare capace di fare breccia nella mente più chiusa del pubblico portando avanti un discorso di fondo molto aperto, completamente diverso dalle comuni attese, legato soprattutto alla psicologia più profonda del personaggio e alle contraddizioni più evidenti di un mondo pugilistico che già allora evidenziava pesanti cadute etiche, in una società fortemente malata di corruzione e intessuta di un protagonismo patologico, non a caso di tipo individualistico.
Mann studia per intero un personaggio indubbiamente singolare, seguendone ogni fase cruciale della vita, compreso gli amori coniugali e trasgressivi, il divorzio, la fede e l'adesione dottrinale e politica con Malcom X fino alla rottura, le relazioni amichevoli e quelle ambigue, sottolineando alla fine le subdole vessazioni subite da Clay da parte di uomini torbidi e arroganti, sempre pronti a sfruttare le sue debolezze nevrotiche e le ingenuità più infantili, specialmente quelle impregnate di miti primitivi che danno nel film un immagine di Clay complessa, prima di allora del tutto sconosciuta ai più.
Mann, fortemente ispirato dall'aura mediatica rilasciata dal personaggio Clay, costruisce una biografica a tutto campo del campione, mai ordinaria o banale, sempre capace di mettere a fuoco i fatti più noti e sensazionali della vita di Clay senza rinunciare a quelle spiegazioni un po' più multiformi tese ad evidenziare gli aspetti bui di un'epoca difficile caratterizzata, tra altre cose, da gravi problemi razziali e di intolleranza verso il diverso nonostante la presenza di una carta costituzionale all'avanguardia, basata su saldi principi etici, consolidati, che poteva garantire a ogni cittadino diritti mai raggiunti prima.

Figlio di un pittore e di una donna di fede Battista, Cassius Clay nasce a Louisville, Kentucky, USA il 17 Gennaio del 1942.
A coronamento di una lodevole carriera da dilettante conquista alle Olimpiadi di Roma la medaglia d'oro nella categoria dei pesi medio massimi. Siamo nel 1960 e il film inizia qui, con le sue prime imprese da professionista.
Allenato da Angelo Dundee, Clay arriverà al mondiale dei massimi a soli ventidue anni battendo il nero Sonny Liston, da alcuni definito il campione sostenuto dalla mafia, per KO alla settima ripresa. Subito dopo la corona mondiale Clay annuncia la sua conversione all'Islam e l'assunzione di un nome diverso, Muhammad Alì, con la motivazione che il suo nome originario apparteneva a quello dato genericamente dai padroni agli schiavi.
Nel 1966, nonostante quattro anni prima fosse stato riformato, viene chiamato alle armi per partecipare alla guerra nel Vietnam ma oppone un fermo quanto vano rifiuto, affermando di essere un ministro della religione islamica. Verrà condannato.
Dopo la condanna Alì sospende i combattimenti ritirandosi dalla boxe. Torna a combattere nel 1971, dopo essere stato assolto dalla Corte Suprema dal reato di reticenza alla leva, grazie a delle irregolarità nelle procedure attuate per raccogliere informazioni sull'accusa del suo caso. Vince diversi incontri ma perde l'importante sfida con Frazier, ai punti, e riesce a tornare campione del mondo AMB solo nel 1974 mettendo KO George Foreman a Kinshasa, che in precedenza aveva battuto Frazier per KO. Lo scontro di Kinshasa nello Zambia sarà ricordato come un grandissimo evento sportivo e ispirerà un grande film documentario come "Quando eravamo re".

Il film finisce con il trionfo di Clay su Foreman a Kinshasa, osannato dalla folla, una vittoria per nulla scontata nei pronostici a causa dell'età di Clay. L'incontro è memorabile. Clay fa tutto di testa sua, non ascolta sul ring i consigli dei suoi tecnici e adotta una tattica capolavoro che stupisce il mondo. Si lascia attaccare dal potentissimo Foreman stando appoggiato con la schiena sulle corde del ring, muovendosi solo lungo di esse, chiuso su se stesso in una difesa ferrea e impenetrabile, usando le robuste ed elastiche corde del quadrato per attutire i colpi dell'avversario.
Foreman cerca a più riprese di indebolirlo ai fianchi per provare ad aprire dei varchi frontali e metterlo KO ma la sua tattica risulta vana. Clay, all'ottava ripresa, vista la perdita di potenza dei colpi di Foreman, passa al contrattacco costringendo Foreman a stare al centro del ring e bersagliandolo con una serie di jab e montanti micidiali che mettono in poco tempo KO il detentore del titolo.

Il declino di Clay cominciò nel 1978, quando perse per KO tecnico con il giovane Larry Holmes all'undicesima ripresa. Clay disputò il suo ultimo incontro nel 1981, in seguito si dedicò alla diffusione della religione islamica e a numerose iniziative di pace per il mondo.

Alle Olimpiade americane di Atlanta, nel 1996, Muhammad Alì riuscirà a coinvolgere di nuovo tutto il mondo accendendo, tremante per la malattia del morbo di Parkinson, la fiamma che inaugura i giochi.
Secondo alcune fonti giornalistiche e televisive sembra che in questi ultimi anni Alì si sia convertito alla religione cristiana Battista.

Commenta la recensione di ALI' sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Giordano Biagio - aggiornata al 20/02/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net