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Dopo Pearl Harbor, Bad boys I e II, The Rock e Armageddon il regista Michael Bay ritorna al cinema con il film fantascientifico The Island. La morale principale del film è fantascienza o futura realtà? Infatti The Island oltre ad essere un film di azione, e allo stesso tempo drammatico, affronta la tematica del millennio: la clonazione umana. Illegale oggi nel 2005 e altrettanto illegale nel 2019, l'anno in cui si ambienta il film. Un cast d'eccezione come la nuova stella Hollywoodiana Scarlett Johansson che ha recitato per il film La ragazza dall'orecchino di perla, Ewan Mcgregor appena volato via dal set di Star Wars dove ha vestito i panni del maestro Oby Wan kenoby, Sean Bean dal Mistero dei templari, e i recidivi Steve Buscemi e Michael Clarke Duncan da Armageddon.
L'anno è il 2019, una catastrofe ha contaminato l'intera Terra e la gente che è sopravvissuta subisce un processo di decontaminazione per poi abitare all'interno di una struttura immensa e assolutamente asettica. Completamente vestiti di bianco i sopravvissuti vivono in una specie di Eden, con tutti i requisiti per vivere una vita agiata, piscine, palestre, bar, ristoranti, giochi, l'unico obiettivo che hanno è raggiungere l'isola per potersi riprodurre, ovvero l'unico posto incontaminato rimasto sulla terra e al quale si può arrivare solo vincendo una lotteria. A scoprire il grande bluff è Lincoln Sei Echo che a differenza di altri inizia a porsi delle domande: Chi ci porta i vestiti? Chi li lava? Perché bisogna aspettare di arrivare sull'isola? "Io voglio qualcosa di più". Uomini e donne non possono avere rapporti di confidenza, ma Lincoln tradisce le regole e stringe amicizia con Jordan Due Delta. Quando la sua migliore amica vince la lotteria, Lincoln sceglie di intrufolarsi in zone, a loro vietate, dell'immensa struttura asettica. Con grande ribrezzo scopre che chi ha vinto la lotteria, prima di Jordan, in realtà si trova sul tavolo operatorio pronto per l'espianto di organi. Non solo, a sconvolgerlo e ad iniziare la sua fuga è stata la scoperta della sala incubatrice dove enormi placente di plastica ospitano feti di uomini e donne adulti, alimentati da grandi cordoni ombelicali di metallo che, una volta usciti fuori, subiscono il lavaggio del cervello per far ricordare loro un passato inesistente. Perché? Dov'è l'isola? Cosa sta succedendo?
Lincoln Sei Echo forza Jordan a correre via da quel posto, una fuga continua, l'isola non esiste, l'isola è la morte e la domanda pricipale è perché? Solo McCord, un addetto della struttura, tenta di aiutarli svelando loro che in realtà sono solo dei cloni, pezzi di ricambio, una sorta di polizza assicurativa per persone più ricche che popolano la terra. La casa di produzione dei cloni, la Merrik, ingaggia una squadra speciale: clonare gli uomini è illegale. Merrik faceva credere di produrre cloni in stato vegetativo: nessuna vita, nessuna emozione, nessuna sofferenza, nessuna felicità.
Da questo momento in poi il film si mette in moto. Inizia una frenetica corsa verso la sopravvivenza e devo dire che le riprese di questa corsa sono assolutamente eccezionali.
Michael Bay non si è fermato davanti a nulla, macchine e telecamere super distrutte per far rivivere allo spettatore gli incidenti in prima persona ed, essendo un convinto d'azione, ha abolito il blue screen. Gli attori infatti hanno riportato varie ferite, soprattutto Ewan Mcgregor che stanco di recitare con lo schermo blu, dopo Star Wars, ha preferito calarsi interamente nei panni del suo personaggio e girare in prima persona le scene di azione, compreso il mega incidente in autostrada.
Ho trovato magnifica anche la colonna sonora ad opera di Steve Jablonsky, le prime immagini del film sono dedicate all'isola, riprese stupende del luogo con un'altrettanta melodia stupenda di sottofondo. Splendide inquadrature fatte a Jordan e Lincoln non appena si ritrovano nel deserto, la telecamera viaggia intorno a loro in modo frenetico per sottolineare la vastità dell'area e il loro senso di disorientamento, per non parlare del finale: fa spalancare occhi e animo visto che la musica ricreata per questa scena è alquanto emozionante.
Il regista non solo ha utilizzato il tema etico del tempo, ma ha chiesto consiglio ai 25 "mostri" della Microsoft per realizzare l'idea di un futuro possibile, visto che la storia si ambienta nel 2019. E così è stato: il quadrante interattivo che usa Merrik e le cabine computerizzate sono reali ideazioni della Microsoft.
Ciò che lo diversifica dagli altri film è il tema etico, Bay stesso afferma:
"Siamo tutti in cerca del Santo Graal ma a quale prezzo arrivi per vivere più a lungo? The Island è la storia di un mondo in cui credi di essere ma che mondo non è, e quando la storia si mette in funzione non si ferma più".
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Recensione a cura di elfavy - aggiornata al 26/08/2005
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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