beautiful dreamer (1984)

Se Only you è un film molto legato alla serie tanto che può essere considerato un episodio lungo della stessa, Beautiful dreamer è qualcosa di più cinematografico. Non che la serie venga messa da parte, ma riesce a creare una trama realmente intrigante e dando molto più spazio ad alcuni personaggi che nella serie sono molto più secondati. Ataru e Lamù non sono protagonisti assoluti ed il carattere corale si palesa fin da subito. Forse è il miglior film tratto dalla serie di Lamù ed Oshii sembra avere molta più mano libera rispetto al primo film. Bello, divertente e surreale, più vicino alle corde di Oshii che della creatrice della serie.

Senza dubbio il migliore dei lungometraggi di "Urusei Yatsura", nonostante sia allo stesso tempo abbastanza avulso dall'opera della Takahashi in quanto a stile, toni e tematiche. Oshii al tempo fu criticato per aver dato alla pellicola il suo tocco personale, ma giustamente trovò un buon riscontro dalla critica e, successivamente, anche dal pubblico che riconosce ormai all'unanimità "Beautiful Dreamer" come il primo vero capolavoro del maestro. Oshii utilizza i personaggi della Takahashi per realizzare un'opera "seria", surreale e onirica, precorritrice di altri suoi capolavori come "Angel's Egg" e "Ghost in the Shell", con l'umorismo e la demenzialità tipici della serie ridotti al minimo sindacale (se non quasi del tutto assenti). Il sogno e il tempo come temi centrali.
Facile capire come un fan della serie o del manga possa rimanere inizialmente deluso di fronte a "Beautiful Dreamer", del resto dell'opera canonica rimangono quasi esclusivamente i personaggi (con Lamù che tra l'altro si vede anche molto poco); ma qui si va oltre "Urusei Yatsura", qui parliamo di film d'animazione che va oltre il mero intrattenimento e si fa opera profonda e riflessiva.

Lamù - Beautiful Dreamer, diretto da Mamoru Oshii, aka "come prendere un'opera scioccherella composta da personaggi frivoli e sciocchi e costruirci sopra un dramma surrealista puntellato di massime filosofiche che anticipano il capolavoro 'Ghost in the shell'. ". Sono stato tanto colpito da quest'opera che nulla ha a che spartire col precedessore Only You diretto da un Oshii ancora totalmente vincolato ai limiti imposti da produzione e la cui visionarietà s'intravedeva in appena pochi frame. Il sequel invece è un assoluto gioiello, al netto di personaggi sempre troppo caricaturali che a me personalmente fanno ****** è interessantissimo vedere i semi di un Oshii ancora in erba, destinato a lasciare un'impronta indelebile nell'animazione giapponese, già a partire dal successivo film 'Angel's Egg', il suo primo capolavoro. Sequenze registicamente splendide, cupe e plumbee come si confà al regista, una su tutte la sequenza anticipatoria del finale, con Ataru nel limbo verdognolo con le palle a forma di DNA, magari non tecnicamente raffinata ma visivamente incredibile per concept.

Dopo il primo film Mamoru Oshi e co. decidono di osare di più (un po come fatto nella serie TV con episodi come "Le casalinghe" se non erro) e così oltre a riproporre le solite dinamiche da commedia fantascientifica dell' opera, decisero d' inserire una trama più complessa e strutturata nonché che porta a spunti di riflessione. Ne esce secondo me un bel film variegato: divertente, angosciante, riflessivo... proprio bello insomma. Il migliore di Lamu secondo me.
Lo spunto verrà ripreso in

SPOILER

Secondo capitolo filmico della serie animata giapponese, URUSEI YATSURA 2: BEAUTIFUL DREAMER rappresenta la prima opera personale di Mamoru Oshii, in grado di ribaltare l'atmosfera del cartone animato per edificare un film d'animazione sulla soglia del capolavoro, ricco dello stile caratteriale e delle tematiche filosofiche del regista.
La riuscita proporzione tra forma, contenuto e divertimento, dettata da una sceneggiatura ben costruita ma vistosamente dipendente dal soggetto televisivo, produce un effetto allucinante nell'estetica narrativa, di carattere onirico e surrealista, che rende il film capace di catturare e incantare con fuorviante elaboratezza visiva senza adoperare altrettanta brillantezza nei dialoghi, nella trama e nella complessiva esposizione del proprio background.
La fragranza trasmessa dalla visionaria genialità del cineasta Giapponese conferisce un'originalità unica e quasi indelebile alla pellicola, specialmente nell'utilizzo poetico e meraviglioso delle sue tematiche, inquadranti l'abbattimento della distinzione tra realtà e illusione, il quale esalta il dominio delle apparenze e la caduta delle certezze.

"Beautiful Dreamer" è in ordine di produzione il secondo lungometraggio di Lamù e il primo ad affrontare i personaggi di Rumiko Takahashi con uno sguardo più impegnato e visionario. Contrariamente ai suoi discepoli però questo film riesce perfettamente nell'intento, regalando una trama che si riesce a seguire senza troppi sforzi e immergendo lo spettatore in un'atmosfera sognante e misteriosa. Va detto che per non rovinare questo magnetismo, pur risultando spesso divertenti, i personaggi hanno dovuto alternare alla consueta demenzialità alcuni momenti seri, ma ciò pare calzargli bene. Se volessimo sollevare le consuete critiche, potremmo citare la resa un po troppo angelica di Lamù, il mancato sfruttamento di Ten e un paio di scene con il personaggio di Shinobu, più frequentemente forzuta del solito e anche un po ipocrita nella domanda fatta all'aliena Oni in cucina, considerando il suo passato di fidanzata all'inizio della serie tv.
Altri difetti sinceramente non ne ho riscontrati... vi è una direzione intelligente, che riesce a mantenere tutto unito nonostante la presenza molto sfuggente della bella ragazza in bikini tigrato; i disegni e le inquadrature talvolta trasmettono anche emozioni e la trama risulta interessante, nonostante alla fine coinvolga Ataru Moroboshi più del previsto. Con questo non intendo che lui avrà il ruolo di protagonista assoluto, infatti anche Sakura, Mendo e lo stesso quartetto del "Lamù fan club" avranno il loro spazio meritato, specie i primi due, a dir poco essenziali nella prima metà della storia.

"Beautiful Dreamer" è un buon movie, e dicendo buono intendo nella sua essenza, indipendentemente dai personaggi che lo interpretano. Sarebbe stato un film piuttosto discreto pure senza contare sui personaggi della Takahashi. Essi rimangono indiscutibilmente un valore aggiunto, ma ritengo che con protagonisti nuovi di pacca, magari solo vagamente ispirati, avrebbe potuto mantenersi sullo stesso livello, perché non posso affermare in tutta sincerità che lo spirito originale di Urusei Yatsura sia stato trasposto interamente. In questo senso il primo lungometraggio, "Only you" e l'ultimo, "Boy meets girl", nella loro semplicità sono più funzionali e fedeli al mondo di Lamù e quindi migliori; ma Beautiful Dreamer rimane il lungometraggio più impegnato, senza dover per questo contare su elementi passati o trame prese di forza dal manga, come fanno invece gli altri due titoli.
Per farla breve attualmente Beautiful Dreamer come riuscita è, a mio avviso, al terzo posto come avventura di Lamù in senso stretto, ma al primo posto come lavoro professionale.

Posso comprendere che la Takahashi abbia contestato questo film perché possiede una personalità propria, buona che sia, comunque diversa da quella indicata dall'autrice, mi fa specie però che, nonostante l'immeritato scarso successo presso i fan giapponesi, i produttori abbiano cercato per certi versi di emularlo in due successivi film, con risultati tutt'altro che eccellenti.

Mamoru Oshii è in grado di girare capolavori quanto schifezze. Questo sta abbastanza a metà secondo me. Per essere un film della serie di Lamù è notevole, ma ha anche dei momenti di stanca abbastanza pesanti. E dire che è poco + di un'ora e mezza. Diciamo che ci sono puntate della serie migliori di questo film. Che però non è affatto male eh!

Sinceramente mi aspettavo di meglio.
Deluso!

Boh, sinceramente ho preferito Only You.
Questo è anche molto meno divertente.

cartone davvero intrigante.. bello da vedere... guardatelo

Poche volte mi capita di provare piacere a rivedere lo stesso film due volte, almeno a distanza di poco tempo. Ancora meno mi accade con i film d'animazione nonostante ne sia un grande fan. Tuttavia con questo film le cose sono sicuramente diverse. La trama, l'ambientazione, i personaggi, l'aria surreale che traspare in ogni scena fanno di questo film uno dei miei preferiti tra quelli possiamo chiamare "anime giapponesi", anche se il significato di tale termine, affibiato dalla maggior parte della gente, risulta un pò stretto. Beautiful Dreamer non è un semplice cartone animato, ma un'opera cinematografica davvero ben fatta in cui il sapiente lavoro di regia, musica, sceneggiatura e animazione funzionano all'unisono e senza incertezze per guidare lo spettatore in un'ora e mezza di avventura, poesia onirica, humor e perchè no, amore e alla fine, lasciare soddisfatti. Questo film come è stato giustamente detto, non deve essere considerato come rappresentativo della saga di Lamù, anzi in molti passaggi del film si dovrebbe essere già a conoscenza di alcune vicende per assaporare appieno la comicità, la poesia e la completa "pazzia" dell'autrice della ragazza dallo spazio in bikini tigrato. Tuttavia, attraverso tutto il film si respira l'aria e l'essenza stessa della storia originale di Lamu, i suoi personaggi, il sottile filo che li unisce che ci fa sognare, e tutti gli elementi più importanti che fanno della serie di cartoni una pietra miliare nella storia dell'animazione. Il tutto concluso da un finale quanto mai romantico e allo stesso tempo umoristico e malinconico nella migliore tradizione delle storie della Takahashi.
La regia di Oshii è davvero stupenda e basti pensare che in seguito questo nome sarà legato anche ad un altro capolavoro: Ghost in the Shell. Praticamente quest'ultimo titolo non avrebbe nulla a che fare con un anime dedicato a Lamù, se non l'impegno che potrete notare vedendo questi due film.
Tecnicamente Beautiful Dreamer è secondo me eccezionale. Considerato il fatto che la sua realizzazione risale al 1984 la quantità di effetti visivi, la loro realizzazione, le animazioni fluide e mai ripetitive e la ricchezza dei contenuti delle scene fanno pensare certamente ad un grande impegno. Ogni sequenza vi potrà regalare una piacevole sorpresa se si riesce ad apprezzare cosa ci sia voluto per realizzarla e personalmente ne sono rimasto molto sorpreso e allo stesso tempo soddisfatto. Ricordiamo che era il 1984 e di grafica al computer non ve n'era ombra!
Consigliato a tutti gli amanti dell'animazione (e giapponense di sicuro) ma anche a chi i cartoni proprio non li sopporta, perchè al di la dei disegni e delle situazioni assurde e divertenti che solo un cartone animato può regalare la storia è ricca e la regia tiene bene il ritmo senza annoiare e mantenendo sempre alta l'attenzione. Anche quando sembra che tutto si risolve in modo troppo fantastico, in fondo riuscirete a trovare dei messaggi che potreste leggere in tanti altri film o storie degni di essere visti e letti. E poi chi ama Lamù deve per forza guardarlo almeno una volta, ritroverà quella stupenda sensazione, anche e soprattutto malinconica, che solo questa serie sa regalare.

La prima volta che vidi questo film avevo 17 anni e per quanto rimasi affascinata devo dire che non ci capii molto.Crescendo lo beccai una notte ai tempi di tele+ (ricordate no?) e lo registrai.Letteralmente me ne innamorai.Oshii fa propri i personaggi creati dalla matita di Rumiko Takahashi e li usa per mettere in scena la sua ossessione cinematografica per eccellenza: il confine ambiguo tra sogno e realtà.
Chi ricorda la serie animata (che ora stanno ritrasmettendo sul circuito 7gold se vi interessa) o chi ha letto lo spassosissimo manga ricorderà quanto queste fossero principalmente mirate alla commedia e magari potrebbe rimanere spiazzato da questo modo diverso di guardare le vite di Lamù,Ataru & Co.L’atmosfera che emerge in questo film è un qualcosa di diverso da tutti gli episodi della serie distaccandosi dall'umorismo demenziale che caratterizzava la maggior parte di essi, motivo per cui Beautiful Dreamer non può essere preso come film rappresentativo del personaggio Lamù, pur essendo a mio parere il migliore tra i sette lungometraggi a lei dedicati.
La trama è incentrata sul rompicapo kubrickiano della circolarità del tempo e sulla percezione della realtà che, secondo il regista giapponese, è qualcosa di assolutamente soggettivo e quindi indefinito e si svolge attraverso una serie di lunghi dialoghi e monologhi decisamente insoliti per un cartone animato.
Personalmente ho amato tanto questo film e ogni volta che lo rivedo riscopro un particolare che mi era prima sfuggito a dimostrazione del fatto che anche nell'ambito del cinema d'animazione sono i grandi registi a fare la differenza.
Devo dire che mi sono fatta prendere la mano...

“I sogni sono la realtà. Ti racconterò una storia. Un uomo un giorno sognò di essere una farfalla. Quando si risvegliò non sapeva più chi fosse, se era un uomo che aveva sognato di essere una farfalla o se era una farfalla che aveva sognato di essere un uomo. La realtà e il sogno dipendono da noi, da quel che preferiamo”.
Lamù - Beautiful Dreamer