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Altro film di Miike ambientato nel mondo della yakuza che alterna in maniera equilibrata momenti più riflessivi con improvvise e roboanti esplosioni di violenza. Magari non dice nulla di particolarmente nuovo rispetto a quello mostrato dal regista giapponese, ma il film è girato benissimo con attori bene in parte, oltre naturalmente ad un pirotecnico finale da ricordare. Non nuovo ma estremamente godibile nel suo complesso.
Ennesimo yakuza-movie del prolifico Miike. Niente di nuovo sotto il sole, intrecci consueti, personaggi caratterizzati in modo simpatico ma abbastanza convenzionali (almeno all'interno della filmografia di questo regista nipponico) e solito esagerato scontro finale ( a suon di razzi in questo caso). Nonostante questo alla fine risulta piuttosto divertente, regalando buone trovate e con un forte messaggio sull'importanza dell'amicizia che è presente per tutta la pellicola. Insomma non uno dei film migliori di Miike, ma un intrattenimento tutto sommato piacevole, se vi capita una visione gliela potete concedere senza troppi rimpianti.
Era da un po' che non mi guardavo un film del buon vecchio Miike: ora ho deciso di riprendere in mano la sua fiorente filmografia partendo da questo "Deadly Outlaw". Niente di nuovo sotto il sole, un film sulla yakuza non troppo diverso da tanti altri diretti dal cineasta nipponico ma che riesce, come sempre, a divertire per mito dell'estro registico di Miike: ciò accade soprattutto nella parte finale, trash ma anche molto adrenalinica. Bellissima, a mio parere, la colonna sonora.
Un po troppo demenziale anche per i miei gusti,gli ultimi 20 minuti sono da antologia del trash ( ai livelli del primo dead or alive ). Tuttavia miike è sempre miike, vederlo è un piacere ,quindi 6 e mezzo e non se ne parla piu'.
Basta,sono un fan di Miike ma con i suoi lavori yakuza il giapponese ha già detto quello che doveva dire. Ora,a meno che non sia il suo primo film che si vede,questo Deadly Outlaw non dice nulla che non abbia già mostrato in film ancora più belli come Rainy dog,o volendo anche Blues Harp. Sarà che devo vedere qualcos'altro di un regista tanto eclettico oltre i film sulla mafia giapponese e adesso giuro che lo farò,però oltra al risultato godibile (perché in termini di pura regia Miike è sempre strepitoso e anche qui adrenalinico come solo nel primo Dead or alive) non vedo altro di rilevante. Fermo restando che riesco sempre ad intrigrarmi quando questo regista decide di fare l'esagerato in tutto (anche nelle autocitazioni frequenti) e per questo ho apprezzato pure questo suo lavoro.
Classico yakuza-movie targato Takashi Miike, incentrato come sempre sugli scontri tra i membri delle varie organizzazioni criminose nipponiche. Ma il termine "classico" sta risaputamente stretto a Takashi, di fatto l'ultima mezzora vira in un grottesco action-movie tra esagerate esplosioni e sparatorie impossibili. Se si apprezza questa strategia -non nuova al regista- il film si prospetta una tappa piacevole; tra scatenate musiche rock e lunghe e statiche immagini, i picchi di violenza sommati alle idee non mancano (notevole quella di "sporcare" la telecamera di sangue durante l'esecuzione e proseguire il piano sequenza monocromato di rosso).
Takashi Miike ha un pregio non indifferente né tantomeno comune: In una maniera o nell’altra riesce (quasi) sempre a stupire, nonché ad esaltare, anche chi come me si considera un suo fan accanito…
Qui riesce a sfornare un prodotto di gran livello e ampiamente godibile malgrado Deadly Outlaw Rekka ricordi come stile il ben più celebre Dead or Alive… Partenza fulminante, sviluppo da yakuza movie abbastanza classico e ultimi venti minuti in cui Miike da libero sfogo al suo estro… Poco da aggiungere in relazione al finale rispetto a quanto scritto in spoiler dal buon Quadruplo…
Takeuchi come sempre è un grande, colonna sonora splendida a tratti vera protagonista dell’opera, solita regia eccellente di Miike che non lesina trovate notevoli…
Yacuza movie che a tratti mi ha fatto ripensare a Dead or Alive, per l'inizio coinvolgente ed il finale alla Miike! Non ci sta nullada fare....nonostante Miike sia un regista a 360°, preferisco i suoi film più assurdi, più rocamboleschi..più geniali....e questo DEADLY OUTLAW: REKKA ne è un degno esempio....la struttura centrale del film è quella classica di uno yacuza movie (complotti, tradimenti, qualche sparatoria...)....una parte centrale da 6,5....ma l'inizio del film, la sua bellissima colonna sonora ed il finale alla "Terminator" sono da 10 per il coinvolgimento e le risate che mi hanno fatto fare! Film non molto conosciuto ma per chi ha apprezzato DOA è una tappa obbligatoria. Non aggiungo altro visto ke molto è stato scritto nel sapiente commento di Quadruplo.
Altro film peso di Miike, anche se con tematiche e personaggi molto simili a quelli di lavori precedenti (non è però una ragione in meno per lodarlo). Un ottimo inzio, con una colonna sonora stupenda, ed una fine degna del grande regista. Geniale l'idea di chiudere il film con l'inquadratura su uno dei giovani di Kunisada, con una colonna sonora azzeccatissima per il momento. Vedere poi recitare Riki Takeuchi è na goduria.
straodinaria la scena in cui il killer uccide gli uomini e l'amante del boss Otaki e trona poi indietro per pigliarsi un caffè. da sola meriterebbe un 10.
Anche se in molti lavori (Birds people in China, Rainy dog, etc..) Miike dimostra di essere un regista a 360 ° riguardo alla capacità di trattare qualsiasi tematica in maniera piu' canonica rispetto ai suoi più famosi successi, quando entra nella sfera dell'esagerazione e dell'irrealtà da sicuramente il meglio di sè.
E' questo avviene anche in questo deadly outlaw:rekka. Le autocitazioni in questo film sono tantissime: il protagonista (un sempre grande Riki Takeuchi) ricorda Rikuo di Graveyard of honour, altre sequenze si avvicinano ai primi due Dead or Alive (e Agitator, che devo ancora vedere), il cast è preso quasi interamente da Agitator e Graveyard of Honour.
Il film, fino all'ultima mezz'ora, non offre niente di nuovo alla filmografia di Miike: yakuza movie (fatto bene, per carità) con tradimenti, complotti, sparatorie, etc..Ad un certo punto il regista sferza improvvisamente nelle mie sfere preferite e ci regala delle sequenze fantastiche fino al tripudio finale. Rock'n roll!
La sparatoria finale con lancia missili contro fanta-mitragliatrice ha un significato più profondo di un semplice regolamento di conti con armi improponibili. Dal momento nella sauna dove i due protagonisti "buoni" ricordano i vecchi tempi da ragazzi, Miike usa lo strumento della nostalgia e del ritorno all'infanzia per sdrammatizzare e per mostrare l'evolversi della storia come se si trattasse di una battaglia tra bambini. L'eccitazione per la scelta delle armi, il sorriso sulle labbra quando si trivellano di colpi, il fatto di rimanere vivi e di ritrovarsi subito dopo a ridere e scherzare, sono tutti elementi che dimostrano la volontà di dare una dimensione fanciullesca e scherzosa al film. Come lo è anche la scena finale con il boss Sanada!!