decalogo 4 regia di Krzysztof Kieslowski Polonia, Germania 1989
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decalogo 4 (1989)

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locandina del film DECALOGO 4

Titolo Originale: DEKALOG, CZTERY

RegiaKrzysztof Kieslowski

InterpretiAdrianna Biedrzynska, Janusz Gajos, Artur Barcis

Durata: h 0.55
NazionalitàPolonia, Germania 1989
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 1989

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Trama del film Decalogo 4

Orfana dalla nascita Anka è legata al padre da un rapporto di morboso attaccamento che sembra, a volte, sfiorare il rapporto incestuoso. Ma il ritrovamento di una lettera la mette al corrente del fatto che forse non è figlia di suo padre.

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Voto Visitatori:   8,38 / 10 (24 voti)8,38Grafico
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Voti e commenti su Decalogo 4, 24 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  26/07/2024 07:39:52
   8½ / 10
Episodio che affronta in modo onesto e rigoroso un argomento scabroso come quello dell' incesto....
Kieslowski dimostra una maestria unica nel rendere e mantenere lo sviluppo narrativo in bilico tra il sottilmente erotico ed il dramma,aiutato in questo dalla gigantesca interpretazione della Biedrzynska.
Finale ambiguo che si presta a più interpretazioni e che non fa che accrescere il fascino dell' opera.
Poco da dire, ennesimo capolavoro del regista polacco.

The BluBus  @  31/01/2022 22:48:02
   9 / 10
Quarto capito, livelli altissimi, come il primo.
Il Decalogo é forse la più bella opera cinematografica sconosciuta al grande pubblico, un grande peccato.

VincVega  @  16/11/2020 21:15:57
   8 / 10
Grande film ad episodi della televisione polacca, che mostra la visione pessimistica e drammatica di Kieślowski nelle dinamiche quotidiane dell'essere umano, la cui condizione viene rappresentata in varie tematiche. Emozionante, struggente, complesso, ambizioso. In quasi tutti gli episodi c'è una prima parte di costruzione e una seconda di esplosione degli eventi, talvolta intollerabile per i personaggi, talvolta duro anche per lo spettatore. Kieslowski ha il merito di far riflettere, ma senza la classica retorica. Alcuni episodi sono veramente belli e di grande impatto, altri leggermente meno, ma sempre su ottimi livelli (personalmente l'unico episodio al di sotto degli altri è l'ottavo, un po' noioso).

Il commento vale per l'opera complessiva, in quanto l'ho vista tutta di seguito in pochi giorni, invece i voti vanno per ogni singolo episodio.

gemellino86  @  09/04/2012 09:14:03
   10 / 10
Il quarto comandamento è uno dei più difficili da rispettare. Infatti questo è l'episodio più ironico del Decalogo che racconta in maniera impeccabile il rapporto padre-figlia. A mio parere è un capolavoro come il primo. La perfezione fatta film.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/02/2012 19:38:33
   8½ / 10
Tema complesso e molto interessante trattato benissimo da Kieslowski.
Torbido, morboso ma non volgare, tutt'altro. Un rapporto padre(?)-figlia fuori dagli schemi, ambiguo e proprio per questo degno di essere approfondito.

Oskarsson88  @  15/11/2011 19:47:09
   8½ / 10
Bravo KK che gioca qui con lo spettatore raggirandolo in più di un'ocasione. Profondo e intenso, e molto psicologico, con un rapporto particolare tra padre e figlia con risvolti importanti durante lo svolgimento... ed un finale che comunque lascia ben intuire la verità. Per ora lo metto al secondo posto dopo il primo episodio, superiore invece al secondo e al terzo...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  06/09/2011 11:07:05
   7½ / 10
"Onora il padre e la madre".
E' il quarto comandamento ad ispirare Kieslowski in questo segmento del suo "Decalogo".
L'ambientazione è la solita,proletaria e cupa,il regista polacco però si occupa ben poco delle scenografie assorto a marcare stretto i volti dei suoi attori,un uomo e una donna.Padre e figlia cui l'apertura di una lettera sconvolgerà ogni equilibrio.
A Kieslowski bastano i giocosi minuti iniziali per instillare,senza rivelare nulla,un vincolo che sembra deviare con intensità da quella che potremmo definire un'affettuosa normalità tra consanguinei.Poche righe custodite all'interno di una busta sigillata cambieranno le carte in tavola,portando a galla ciò che per anni i due si sono taciuti.Gli splendidi dialoghi scavano nell'anima dei protagonisti giungendo sino alla disagevole ammissione di un amore reciproco fino ad allora inaccettabile e ora possibile.Kieslowski è raffinato lettore dell'indole umana,elimina le convenzioni sociali e lascia che i sentimenti deflagrino,le nuove percezioni si accatastano con naturalezza l'una sull'altra a coronamento di uno scenario in fin dei conti manovrato dai personaggi.La sorprendente rivelazione finale cambia nuovamente le prospettive e muta ciò che ci era stato fatto credere rivelando una venerazione che sfocia con sarcasmo nell'immoralità.
L'imparziale regista riporta quindi l'incontrollabilità dei sentimenti estremizzando con provocatoria intelligenza l'accezione del precetto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  31/08/2011 16:00:44
   7½ / 10
Non sapevo se dargli sette e mezzo o otto. Alla fine gli ho dato sette e mezzo, magari quel mezzo punto che gli ho tolto ora lo aggiungerò all'occorrenza in un altro episodio di questo "Decalogo". Questo quarto episodio è molto interessante, se potessi dargli il voto che voglio gli darei 8-, poichè ho dato 8 al primo e ritengo che questo sia leggermente inferiore. Qui è difficile cogliere l'allusione al quarto Comandamento: "Onora il padre e la madre". La trama è comunque bella e Kieslowski la interpreta come sa fare, partorendo un piccolo gioiello cinematografico di cinquantacinque minuti.

7219415  @  22/04/2011 14:53:49
   8 / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  20/09/2009 12:50:54
   8½ / 10
Dei primi 4 film del decalogo è quasi accostabile allo splendido primo episodio. La tematica dell'onorare il padre e la madre viene trattata in maniera drammatica ma chiaramente ironica visto il comandamnto a cui si riferisce questo episodio. Un quarto episodio basato ancora una volta su dialoghi lucidi e anche colpi di scena,in uno degli argomenti che sin dall'antica Grecia ha sempre attratto l'uomo. Questo rapporto padre-figlia che viene più volte messo in discussione,in cui si nota qualcosa di meno dell'amore ma di più del semplice rapporto di sangue,è fondamentalmente un rapporto su cui ognuno di noi non puo proprio fare a meno di riflettere.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Alla fine tutto sembra voler tornare alla normalità nei loro rapporti ma niente potrà essere come prima,qualunque cosa accada.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  24/08/2009 20:08:37
   8½ / 10
Ricorda molto il Bergman da camera, il quarto decalogo di Kieslowski.
Il rapporto, complessissimo, tra Michal e il padre, assorbe completamente le due personalità, le fa vivere e nutrirsi l’una dell’altra, e le accosta a simboli non sempre decifrabili - alla fiamma di due candele spetta una decisione; quell’uomo che trasporta una barca, a cosa allude? -

“Onora il padre e la madre”. Kieslowski sceglie, come in tutti gli altri decaloghi, una situazione difficile e ambigua per commentare il "suo" comandamento. La madre non c’è più da tempo. La sua presenza è supplita da una lettera misteriosa. Il padre, forse, non è il vero padre, ma un amante.

Al fuoco il compito di redimere. Quella lettera è stata mai aperta? Se sì, chi dei due l’ha letta veramente? Le poche parole risparmiate dalla brace sembrano confermare ciò che Michal s’era “inventata”.
Ma non è che un ultimo ricordo. E’ necessario dimenticare le follie di una notte. Il quarto comandamento - “Onora il padre e la madre” - deve essere alfine rispettato.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  07/08/2009 12:32:29
   8½ / 10
Sinfonia d' Autunno polacca, anche per Kieslowski consumata nell' arco di una notte in un rapporto tra un genitore e un figlio (per Kieslowski padre e figlia). Una lettera scoperta "per caso", quel Caso (accidenti, è l' anagramma di Caos, e il Caos regna nel Decalogo!) kieslowskiano che si ripresenta sistematicamente in ogni sua opera. Un rapporto ambiguo nell' orlo di un baratro, come è già stato detto, a causa di un ordine naturale delle cose rimesso in discussione da un' azione parossisticamente razionale, e ancora una volta un elemento naturale - questa volta il fuoco ("La Selva dei Dannati" 1956 Luis Bunuel?) - come possibile mezzo risolutore, o comunque sia, un modo immediato per lasciarsi tutto alle spalle, come è ancora già stato scritto. Insomma, dal primo all' ultimo, nel Decalogo 4, ritroviamo tutti i fattori, gli elementi e le tematiche riscontrabili nell' intera opera, per uno degli episodi francamente migliori. Personalmente il più complesso. E ora sotto con "Berlin Alexanderplatz" e soprattutto gli "Heimat".

AKIRA KUROSAWA  @  22/03/2008 01:56:35
   8 / 10
onora il padre e la madre
un bell episodio del decalogo , ma secondo me non il migliore, è quello tuttavia che si avvisina allo stile dei tre colori
molto bello

Gruppo COLLABORATORI julian  @  26/02/2008 15:09:25
   7 / 10
Onora il padre e la madre.

Uno strano rapporto padre-figlia si sconvolge e si confonde con il ritrovamento da parte della figlia di una misteriosa lettera della madre.
Varità taciute, menzogne... ce ne sono talmente tanti di questi colpi di scena che il senso della storia si perde spesso di vista, così come si perdono di vista le ragioni che spingono i personaggi ad agire.
Alla fine, come accade sovente, il fuoco si fa risolutore di tutti i problemi e distrugge per sempre il segreto mai svelato.
Situazione familiare atipica, palazzoni di periferia, città spoglia, protagonisti di altri episodi che si intravedono, personaggio muto che assiste agli eventi: le caratteristiche del decalogo si ripresentano puntulamente anche in questo quarto episodio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  10/02/2008 19:53:43
   7½ / 10
Capitolo di più semplice comprensione rispetto ai predecessori, il decalogo 4 ci mostra l’evoluzione che può assumere un “semplice” rapporto padre-figlia alla rivelazione di una verità scioccante. Kieslowski e Piesiewicz trattano l’argomento al dì là della religione e della Chiesa, concentrandosi su tutta una serie di domande senza risposta di puro ordine etico. Tra i primi quattro capitoli, questo è forse quello che mi è piaciuto di meno.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/01/2008 18:00:38
   8 / 10
bellissimo episodio che in meno di un'ora ci fa vivere quasi in prima persona il dramma di una figlia che non sa chi è il padre...non mancano sorprendenti colpi di scena!
bellissimo

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  15/01/2008 12:48:28
   7½ / 10
"onora il padre e la madre" episodio del decalogo che tratta il rapporto di amore fra un "padre" e la propria figlia! il finale lascia qualcosa di sospeso, con quella lettera bruciata e leggibile solo in parte!!
il tema affrontato è delicato e kieslowski lo tratta in maniera veramente dettagliata, seppur la durata sia neppure di un'ora!!

bravissimi tutti gli sconosciuti interpreti (anche per noi europei), ma il mio applauso va al padre, che riesce a rappresentare meglio della figlia l'amore per la controparte!

non ho capito che cosa voleva rappresentare il regista con il canoista, che si vede all'inizio del film e nel finale! se qualcuno può darmi delle delucidazioni gliene sarò grato!

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2008 12.49.25
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  11/09/2007 17:58:20
   8 / 10
"Decalogo 4" è un film duro e spiazzante che ritrae le vicende di una (non tanto) idilliaca famiglia formata da padre (?) e figlia. Come al solito, Kieslowski pone tante domande senza dare, poi, vere risposte.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/09/2007 13.48.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/08/2007 19:27:55
   9½ / 10
"Onora il padre e la madre" è uno degli episodi più riusciti del Decalogo di Kieslowski. Una lettera della madre scritta poco prima della sua morte mette in crisi il rapporto padre-figlia, rivelandone il sottobosco fatto di desideri assopiti, nascosti dalle convenzioni di una rapporto apparentemente lineare, dove le pulsioni di natura sessuale dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) essere assenti. Racconto perffettamente equilibrato, sempre sul bordo del baratro del rapporto incestuoso, bravissimi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  13/08/2007 15:17:00
   7½ / 10
i miei voti sono diversissimi dai vostri, ma mi rendo conto di quanto questo episodio sia sconvolgente e originale. la retorica e la dialettica qui regnano e non è chiaro il concetto di onorare il padre e la madre. KK poteva fare di meglio, pur restando un grande film.

Beefheart  @  20/06/2007 15:36:42
   8 / 10
Quarto comandamento, "Onora il padre e la madre", quarto capitolo del decalogo.
Stavolta i protagonisti della vicenda, ambientata sempre nel solito complesso di palazzoni nella periferia di Varsavia, sono Anka, giovane aspirante attrice, ed i genitori. In particolare il presunto padre di lei, del quale Anka è talmente innamorata ed attratta da immaginarne e, addirittura, desiderarne "l'estraneità genetica" al fine di poterlo considerare più uomo che padre. A complicare l'intreccio psicologico si aggiunge una lettera chiusa che la madre, morta quando Anka era molto piccola, le ha lasciato e che il padre, a sua volta, intende custodire sino al momento della propria morte. La segretezza del contenuto della lettera sarà proprio lo strumento per il confronto tra i due che, dopo avere toccato punte di altissima intensità emotiva e psicologica, si risolve nel più beffardo dei nulla di fatto. Semplicemente eccezionale. Questa volta l'apparizione fugace è del primario dell'ospedale, protagonista del secondo capitolo, mentre sale in ascensore in compagnia di Anka e suo padre. L'uomo "omnipresente" stavolta arriva dalla vistola, scende a riva e, caricandosi la barca sulle spalle, se ne va, silenzioso, osservando Anka che, seduta su un tronco, vuole aprire la lettera. Vagamente blasfemo, un po ambiguo, senz'altro il migliore in assoluto dei primi quattro capitoli. Ottimamente recitato e geniale nella sceneggiatura. Consigliatissimo.

Crimson  @  15/05/2006 16:28:05
   9 / 10
Si tratta di uno degli episodi più avvincenti del decalogo, basato essenzialmente su un lunghissimo e profondissimo dialogo padre-figlia, che svela gradualmente il loro legame e che ci porta continuamente a ragionare su binari diversi: la molteplicità delle possibili soluzioni e dei possibili modi di indirizzare un rapporto. La lettera scombussola improvvisamente l'esistenza della ragazza, o meglio, la costringe a riformulare l'ordine delle proprie certezze. Ma probabilmente si tratta di un episodio istruttivo per lei perchè le lascia capire che quando si ha la facoltà di poter cambiare soggettivamente un rapporto, mantenendolo o modificandolo, è bene sfruttare questa facoltà a dispetto di un'esistenza governata fin troppo dal caso, che comporta già di per sè inevitabilmente una limitazione delle proprie potenzialità di scelta e di arbitrio. E la vicenda giova anche al padre che dopo anni di duro silenzio scopre un nuovo modo di concepire il rapporto (o forse lo stesso sotto una nuova luce dovrei dire) e di ripartire con un legame più limpido e completamente rimodellato.
Forse più che in altri episodi del decalogo sono evidenti alcuni richiami al cinema di Bergman.
Ad ogni modo, una delle vette del decalogo, indubbiamente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/01/2007 12.03.33
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viagem  @  25/04/2006 11:50:41
   10 / 10
Raccontare un possibile rapporto incestuoso tra padre e figlia nell'episodio dedicato al comandamento "Onora il padre e la madre" rende senza dubbio questo film come il più irriverente del Decalogo. Ma dal mio punto di vista è anche il capolavoro del progetto. Una lettera, un dubbio: parole, gesti, sguardi, colori evidenziano gradualmente quello che potrebbe essere un nuovo rapporto tra i protagonisti. Kieslowski è straordinario perchè senza che nulla accada apre un baratro dinanzi ai due, facendoli camminare sulla border-line per tutta una sera. Solo il mattino riporterà le cose a posto, pur non sciogliendo i dubbi, per il bene di tutti.
Studio psicologico sui personaggi a livelli di eccellenza. Bellissimo!

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/04/2006 11.55.23
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ds1hm  @  12/12/2005 15:02:53
   10 / 10
Trattasi di intelligenza che sfugge alla ragione. Ci chiediamo cosa vuole dirci Kieslowski perchè ci parla di cose scontate, che esistono in quanto tali (rapporto genitori e figli) eppure al termine del film si comprende come certi rapporti esistano sopratutto nella nostra logica e coscienza e come spesso accade poi nella vita quotidiana basta un niente (una lettera letta di nascosto, una telefonata udita senza volere, uno sguardo rubato etcetc) a frantumare le nostre certezze. Se tutta l'attività di Kieslowski fosse stata finanziata diversamente forse il decalogo sarebbe stato l'opera più bella del cinema.

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