free solo (2018)

Un documentario sull'ambizione, che può portare a compiere grandi imprese o a perdere tutto.

C'è un passaggio che mi ha particolarmente colpito in Free Solo. Un'impresa del genere non significa soltanto raggiungere come unico obiettivo la medaglia d'oro, perchè non ce ne sono altri. Se non vinci la medaglia d'oro non ci sono premi di consolazione. C'è solo la morte che ti aspetta. Ogni scalata di free climbing, senza l'ausilio di corde è una sfida con la morte. Passo falso = muori, una presa mancata = muori. Il documentario segue la preparazione meticolsa di questo atleta che trova stimolo nel coronare questo sogno/ossessione nello scalare l'inscalabile con quella modalità. Interessante è anche il rapporto che si instaura e muta con la troupe cinematografica che riprende l'impresa. Immagini suggestive, ma che non devono, allo stesso tempo, essere oggetto di minima distrazione per lo stesso scalatore. La scalata è realmente adrenalina pura, momenti di pura tensione anche difficili da sostenere per gli stessi filmaker, perchè il risultato potrebbe essere filmare una morte in diretta.

un cinedocumentario da manuale: riesce ad alternare in modo perfettamente calibrato interviste, scene di vita personale e avventura.
Il taglio di alcune inquadrature è magistrale, in alcuni passaggi si ha davvero l'impressione di stare accanto a lui, appeso ad una fune.

Buon documentario su un'impresa che ha dell'incredibile.

Bellissimo documentario che ci racconta una grandissima impresa: la scalata a mani nude di El Capitan da parte di Alex Honnold.
Riprese fantastiche, questo evento merita di essere raccontato così come l'hanno vissuto i protagonisti!