full frontal (2002)

Il lato astruso e più ambizioso della personalità di Steven Soderbergh,regista a mio avviso sovrastimato,ogni tanto prende il sopravvento incitandolo a realizzare sperimentazioni insensate di rara bruttezza.
"Full Frontal" rientra senza dubbio nella poco insigne categoria,film privo di qualsiasi uniformità ,imperniato sulla vita di sette personaggi più o meno connessi al mondo del cinema e caratterizzato su un'improvvisazione fortemente sostenuta dal regista.
Il progetto appare sin da subito troppo freddo, una serie di noiosissime scenette slegate tra loro convergenti in un finale corale insoddisfacente.
Le varie bizzarrie richieste agli attori per aderire meglio ad una quotidianità dietro le quinte,la sceneggiatura intenzionalmente sconclusionata e lo squallido stile visivo adoperato cercano di ribadire disperatamente l'appartenenza ad un cinema indipendente di cui Soderbergh vorrebbe farsi portavoce, come a voler suddividere il proprio percorso professionale di nicchia da quello più riconducibile ad un mercato commerciale che ne ha proclamato la fama.
Purtroppo oltre a denaro e popolarità le sue opere gli hanno concesso anche il via libera per sconcertanti progetti come questo,fuori tempo massimo anche per l'argomento metacinematografico sviluppato,certamente già visto più volte.