hangman - il gioco dell'impiccato (2017)

Giusto l'altra sera discutevo con un amico del fatto che Al Pacino sia riuscito anche in età avanzata a mantenere una dignità, cinematograficamente parlando, che il suo socio De Niro ha buttato alle ortiche da oltre 20 anni.
Non è proprio vero vero.
Per quanto sia riuscito, al contrario di Bob, a rimanere sempre al di qua dell'abisso, le sue belle cacate negli ultimi anni le ha fatte anche lui.
Ad esempio questo thriller ridicolo, scritto malissimo e recitato peggio, pieno di buchi logici assurdi, di personaggi che vanno e vengono senza un motivo e con un "colpo di scena" fuori tempo massimo che è riuscito solo a farmi ancora più inca**are e a farmi sentire preso per i fondelli.
Quanto odio i film dove

SPOILER
A parte Al (anche se onestamente non mi è sembrato in gran forma, complice un doppiaggio inascoltabile), tutto il resto può essere commentato solo a bestemmie.

Ad Atlanta un serial killer inizia ad ammazzare alcune persone ispirandosi al gioco dell' impiccato e coinvolgendo apposta nell' indagine due poliziotti ... Il semisconosciuto regista americano Johnny Martin ( che già aveva dato prova del suo scarso valore con " Vendetta - Una storia d' amore " ) dirige questo mediocre thriller che cerca forse di ricreare le atmosfere di " Seven " , rimanendoci però molto lontano . Abbiamo così la coppia di investigatori formata dal giovane e dal vecchio ( qui addirittura ripescato dalla pensione ! ) ed un misterioso assassino che lascia strani indizi dopo delitti perticolarmente cruenti . L' elemento di novità dovrebbe essere rappresentato dalla giornalista , che segue ( incredibilmente ! ) le indagini insieme ai poliziotti , entrando sulle scene dei crimini e mettendo scioccamente a rischio la sua e l' altrui vita . E così , mentre sembra che a nessuno interessi la soluzione del gioco dell' impiccato , assistiamo ad un' indagine che , nonostante si provi a tagliare i tempi morti , soffre di immotivate lungaggini e di logorroiche chiacchierate . Come se non bastasse , il killer è banalmente incolore ed è mosso da stupide motivazioni , mancano del tutto i colpi di scena ed il finale aperto è ridicolmente assurdo . Non lontano dagli ottant' anni , il grande Al Pacino si trova ad interpretare ancora un poliziotto , sia pure fresco di pensionamento . Lo fa con una mobilità ridotta ma con il consueto impegno e naturalmente il suo è il nome di punta di questa pellicola . Karl Urban avrebbe invece l' età ed il fisico per il ruolo e cerca disperatamente di non sfigurare troppo nel confronto diretto . Il resto del cast è da serial televisivo , a cominciare da una Brittany Snow che sembra messa lì solo per creare pasticci . In conclusione , lo definirei un action thriller modesto e derivativo , che prova ad arrancare verso una stentata sufficienza , senza però raggiungerla : 4,5 .

Non mi ha conquistata per niente questo thriller.
Al Pacino spento, regia monocorde. Tensione percepita in maniera troppo discontinua.

Non mi ha convinto questo thriller. Storia fiacca e artefatta, mi ha dato l'impressione di un prodotto fatto senza passione, costruito. Il doppiatore di Al Pacino poi non è quello storico, minusvalenza che abbassa il voto.