i due papi regia di Fernando Meirelles USA, Regno Unito, Italia, Argentina 2019
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i due papi (2019)

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locandina del film I DUE PAPI

Titolo Originale: THE TWO POPES

RegiaFernando Meirelles

InterpretiJonathan Pryce, Anthony Hopkins, Juan Minujín, Libero De Rienzo

Durata: h 2.05
NazionalitàUSA, Regno Unito, Italia, Argentina 2019
Generebiografico
Al cinema nel Dicembre 2019

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Trama del film I due papi

Frustrato dalla direzione intrapresa dalla Chiesa, nel 2012 il cardinale Jorge Mario Bergoglio chiede il permesso di ritirarsi dalla sua carica a papa Benedetto XVI, la cui interpretazione della dottrina č diametralmente opposta alla sua. Subissato da continui scandali, il Papa lo convoca personalmente a Roma per accettare le sue dimissioni, ma questo soggiorno romano finirŕ per diventare un'occasione per i due di conoscersi meglio e confrontare le proprie idee, tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono, spingendo il Pontefice a intraprendere una scelta difficile per il bene di oltre un miliardo di fedeli.

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Voto Visitatori:   6,41 / 10 (17 voti)6,41Grafico
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Voti e commenti su I due papi, 17 opinioni inserite

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Jumpy  @  09/01/2024 22:24:04
   6½ / 10
Attori ai massimi livelli, l'accoppiata Pryce/Hpkins è perfetta, dopo un inizio che prometteva davvero molto bene, mi è risultato un po' pesante e difficile da seguire nella parte centrale, incentrata sui dialoghi, ho trovato poi eccessivamente caricata la figura di Bergoglio.

stratoZ  @  09/01/2024 14:21:34
   5 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Insomma, l'ultimo film di Meirelles casca in pieno dove era prevedibile cascasse, ovvero si frega da solo con quell'agiografia di fondo che irrita parecchio, con quella descrizione di un Bergoglio super umile che puzza un pochino di propaganda, e ci starebbe pure se non si fosse esagerato in alcuni fattori empatizzanti, adesso, umile quanto volete ma sul serio il Papa non ha qualcuno che gli prenota un volo e un hotel per il viaggio a Lampedusa? E deve farsi aiutare dalla guardia svizzera? Dai capisco rappresentarlo come una persona alla mano ma qui siamo al limite della parodia.

Ed è un peccato perché il film di per sé aveva alcuni elementi positivi, ho apprezzato parecchio quasi tutta la prima metà con l'interessante confronto tra Ratzinger e Bergoglio, lo scontro tra due mentalità opposte, il primo tradizionalista e ancorato ad una chiesa più rigida, da classico tedesco, vuole vedere i vescovi vestiti da vescovi e i cardinali vestiti da cardinali, il secondo più progressista, è interessante assistere al loro confronto, anche se abbastanza fazioso nella sua rappresentazione in quanto lo spettatore è portato palesemente ad empatizzare con Bergoglio, ma va bene, è una caratteristica che un biopic può permettersi.

E inoltre aggiungerei, dettaglio non da poco, è uno spettacolo veder recitare Anthony Hopkins, che ancora ad 80 anni suonati è parecchio in forma, qui con la sua voce calda e attempata e le movenze tipiche che ricordano tanto il pontefice emerito, la sua gobbetta, il modo di camminare, Hopkins lo interpreta magistralmente, fa trasparire bene il cambiamento tra la prima e la seconda parte del film di un uomo acculturatissimo ma pieno di dilemmi, dubbi esistenziali e anche parecchio stanco della fatica e delle pressioni che riceve dalla carica che riveste.

Ma c'è da dire che pure Pryce se la cava discretamente, specialmente nella sua stanchezza di certi atteggiamenti arcaici della chiesa, ma anche insabbiatori, è una sorta di ariete in prima linea dei più deboli, critico ma garbato, oppositore dai modi delicati, sarebbe stato un gran personaggio se come detto prima il film non avesse esagerato in certi aspetti.

Peccato perché la messa in scena non è per nulla malvagia, pecca del difettuccio tipico del biopic americano, d'altronde parliamo di una produzione Netflix e diciamo che un po' me l'aspettavo.

Goldust  @  18/12/2021 11:09:51
   7½ / 10
Due Papi, due visioni del Mondo diverse, due giganteschi attori contrapposti, un grande senso d'insieme per sottolineare la forza del dialogo e la potenza della fede. Non nascondo di aver affrontato il film il Meirelles un pochino prevenuto, convinto di potermi annoiare, e non nascondo di averci trovato invece dei brani - nella loro semplicità - finanche emozionanti, come ad esempio la partita del Mondiali dei calcio vista insieme. So benissimo che tanto se non tutto è romanzato; ma sono film che scaldano il cuore, e dei quali c'è sempre più tremendamente bisogno.

marcogiannelli  @  09/07/2021 08:28:41
   7 / 10
Una buonissima idea, un ottimo incipit, uno sviluppo così così.
L'idea di far discutere sull'idea di Chiesa il più grande conservatore e il più grande riformatore degli ultimi 30 anni di cattolicesimo è brillante.
Ovviamente scegliere Anthony Hopkins e Jonathan Pryce aiuta, visto il talento dei due attempati attori.
E tutto sommato si stava andando nella direzione che io speravo, con quell'ottimo montaggio sull'elezione di Ratzinger e la discussione sul porticato. Poi però un pò di scene che raccontano di più la personalità dei due uomini mi hanno un pò fatto calare l'attenzione.
Ci sono anche i flashback sulla storia di Bergoglio, molto interessanti.
Ci sono la musica, il cibo, le abitudini, le passioni, le differenze culturali.
E poi ci sono le grandi confessioni.
E' una descrizione molto accurata di due persone prima che di due papi.
Serve una regia quasi teatrale e questa arriva, perché la situazione è un confronto e non vogliamo grossi sballottolamenti.
E' solo un puro confronto che desideriamo.
Con ottime punte di ironia ma anche momenti gravi.

matt_995  @  19/05/2021 22:53:10
   7½ / 10
Stesso discorso che faccio per The Crown: non me ne può fregar di meno della monarchia inglese o del papato in Vaticano, ma quando queste storie sono affidate ad autori (registi e soprattutto sceneggiatori) di questi livelli, non c'è disinteresse che tenga.

Proprio come in The Crown a risultare vincenti sono le vivide relazioni tra i personaggi: un cardinale argentino, caloroso, giovanile e progressista (ma con dei fantasmi atroci dal passato) si incontra e si scontra con un papa tedesco, freddo, razionale e reazionario (ma che forse così irremovibile non è). Ne nasce un confronto interessantissimo, con dialoghi impeccabili.

E paradossalmente il film scema nel coinvolgimento proprio nelle scene più movimentate e sulla carta più interessanti (ovvero il passato oscuro di Bergoglio in Argentina).
Gli attori, non serve dirlo, sono superlativi. Pryce, passato dall'Alto Passero a Bergoglio (il passo è breve dopotutto), è impeccabile ma ho amato particolarmente l'interpretazione glaciale ma fragile del Ratzinger di Hopkins.

AMERICANFREE  @  27/11/2020 18:25:03
   7½ / 10
Ottimo film, mi ha colpito molto la regia, di alto livello, cosi' come la sceneggiatura. Grandi i due protagonisti, la trama mi ha coinvolto e buon finale. Nota negativa una durata eccessiva. Nel complesso e' un buon film che consiglio la visione

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  06/09/2020 13:28:30
   7½ / 10
Non è male, leggermente agiografico nei confronti di Bergoglio, ma mai stucchevole. Duello interpretativo clamoroso dei due protagonisti: Anthony Hopkins sontuoso, Jonathan Pryce forse perfino superiore (ed è tutto dire).

Cianopanza  @  08/08/2020 18:34:52
   7½ / 10
Film valido. Regia qua e là da mockumentary, telecamera a spalla, con spezzoni giornalistici, abbinata ad un ottima fotografia e a location di una maestosità mozzafiato. Due ottimi interpreti. Non mancano momenti spassosi e momenti profondi. Dialoghi molto interessanti con botta e risposta in punta di fioretto. Ne vien fuori un ritratto talvolta parodistico, talvolta disincantato e talvolta ancora molto umano dei due papi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  16/03/2020 23:50:59
   6½ / 10
Sembrerebbe una storia fantastica e originale allo stesso tempo e invece è successo realmente...quantomeno il fatto che un Papa decida di dimettersi lasciando la sua eredita' ad una figura diametralmente opposta alla sua.
Il fatto di prendere le parti di Bergoglio su molti argomenti, cosa facile direi, è un po' il punto debole del film che quindi lascia poco spazio alle discussioni su chi abbia fatto bene e chi meno.
Io penso che in modo diverso e meno empatico anche Ratzinger abbia portato qualcosa di buono...ma questo poco si evince da questo film. Sembra quasi che il "male" abbia lasciato spazio al "bene".
In tutto cio' impossibile non apprezzare la sintonia di due grandi attori con un Pryce in particolare molto bene in parte.
Riuscito ma poco onesto.

Jokerizzo  @  15/02/2020 21:26:34
   6½ / 10
Sufficiente e ben interpretato!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/02/2020 20:44:46
   6½ / 10
Bisogna dire che facendo la tara sugli spunti che il film offre, a cominciare dalle visioni opposte ed in fondo inconciliabili di vedere la chiesa, ci sono due caratteri altrattanto opposti tra di loro, che in maniera altrettanto ovvia hanno una visione di dove condurre la chiesa del futuro (ci sarebbe una terza via, la mia, purtroppo penso impercorribile), vedere due attori come Pryce e Hopkins così ben affiatati fra di loro è un bel vedere. Riducendolo in termini calcistici, un Bergoglio che comanda il gioco nella prima parte ed un Ratzinger che prende la palla nella seconda, quasi a far sentire sulle spalle del cardinale argentino l'enorme peso di tale fardello e come sia realmente dura pedalare tale bicicletta.

Light-Alex  @  10/02/2020 20:23:16
   5 / 10
Il film riesce abbastanza bene a risultare aderente alla realtà, quanto meno dal punto di vista estetico. Le location sono in parte originali (film girato tra Buenos Aires, Roma e la reggia di Caserta) e in parte ricostruite ma che con la computer grafica rasentano la realtà. I costumi sono delle riproduzioni fedeli. Interessante la babele linguistica che sono riusciti a riprodurre utilizzando praticamente tutte le lingue parlate in Vaticano (incluso il latino).
Da questo punto di vista ottima interpretazione del duo di protagonisti Anthony Hopkins/Ratzinger e Jonathan Pryce/Bergoglio. Sia dal punto di vista recitativo, per essere stati in grado di fare loro movenze, andature, pose, dei due pontefici, sia per essersi ben mossi nella babele linguistica di cui sopra (con qualche errore certamente, ma grande sforzo).
Insomma il comparto tecnico realizzativo è stato ottimo.
Mi aspettavo qualcosa di più dal punto di vista dei contenuti.

Il film parte mostrandoci la abbastanza scontata contrapposizione tra Bergoglio il riformista, il buono, il semplice, quello che piace a tutti, contro Ratzinger, il conservatore, l'antipatico, l'intellettuale, il burbero.
Chiaramente non mi aspettavo un documentario, quindi si sorvola su questa visione semplicistica e non corretta, consci che ha solamente una funzione narrativa.
Tra siparietti simpatici e scambi di battute si arriva alla chiacchierata centrale tra i due, uno pontefice e l'altro ancora cardinale, che costituisce la parte principale del film. Qui gli equilibri si ribaltano, ognuno mostra le proprie debolezze e le proprie zone d'ombra nei rispettivi passati.

Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. I due personaggi in fondo incarnano due potenti archetipi di modi di intendere il mondo e la Chiesa. Forse mi aspettavo qualche dialogo dal respiro più profondo, qualche riflessione in più.
Invece il film lascia poco, la sceneggiatura alla fine insiste più sull'aspetto biografico che sull'aspetto mentale e filosofico.
Dal mio punto di vista, un'occasione sprecata.

Lockjack  @  08/02/2020 02:28:06
   1 / 10
Appena terminato ho girellato a leggere qualche recensione in giro.
Di comuni spettatori; perch'io sono tra quelli e non mi cale l'espertese o il critichese.
N'ho lette tre. Nessuna negativa. Di una m'ha colpito un brano che fa "... una creazione artistica non ha il dovere di restituire una verità storica."

Oddio... sulla natura fictionale (più che altro delle chiacchiere tra i due papalinati) sono pienamente d'accordo ma... allora cosa ci fa tutto l'impianto di contorno che tenta di restituire quella che si direbbe una natura documentaristica?

Vabbè... senza farla troppo lunga... dato ch'ho recepito 'sta Meirelleràta come smaccata fellazione di giornalistica cavità orale, pur essend'io un mangiapreti soft, nutro il bisogno di dirne come spudorata opera su commissione e, come tale, sicuramente laida e destituita del diritto d'esser sviscerata altramente da marchetta, la tratto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  30/01/2020 12:32:01
   6½ / 10
Ammetto di essere piuttsoto ignorante in materia clericale, comunque questo film l'ho guardato con interesse.
Molto bravi e somiglianti i due protagonisti. Davvero interessante la prima parte, un po' troppo pesante e lenta la seconda.

Niko.g  @  29/01/2020 00:23:23
   8 / 10
Premesso che di Papa ce n'è uno solo e che la diversità tra i soggetti in questione è strumentalizzata quotidianamente dalle correnti progressiste e conservatrici sempre in lotta tra loro, c'è da dire che siamo di fronte ad un film davvero interessante (se non altro per l'originalità della proposta), curato fin nei dettagli e tutt'altro che pesante, come si potrebbe pensare in un primo momento.
In modo sorprendente, il regista Meirelles è riuscito a dare un taglio frizzante allo sviluppo, con frequenti cambi di inquadratura e rapidi scambi di battute che non inficiano in alcun modo la profondità dei contenuti e il rispetto dovuto ai due personaggi, così diversi eppure così strettamente legati l'uno all'altro. Ma è soprattutto l'interpretazione dei due attori Anthony Hopkins e Jonathan Pryce a dare spessore al film. E chissà che non ci scappi un Oscar...

Mauro@Lanari  @  28/01/2020 07:58:01
   6½ / 10
Vero ch'il soggetto di Meirelles porta le tracce d'un sano ripensamento durante il processo lavorativo: dal manicheistico scontro fra due teologie fallimentari (il Cattolicesimo non sta rincontrando alcun "Pope Francis effect") allo sconvolgimento di ciò che viene affermato in 2 Corinzi 12, 9: "Ed Egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza»" (https://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=2+Corinzi+12,+9). Nessuna grazia o potere divino ma la piena manifestazione della debolezza di due esseri umani.

Mauro Lanari

16 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2020 03.17.31
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BlueBlaster  @  27/01/2020 18:19:54
   6½ / 10
Da anticlericale convinto devo dire che questo film (visto solo per ampliare la mia conoscenza su certe questioni) non mi è dispiaciuto affatto nonostante sia quasi una agiografia su Bergoglio...
Nonostante il ritmo sia quel che sia e quasi tutto si basi su dialoghi non mi sono mai annoiato, ho trovato istruttiva la prima parte in cui si vede il conclave.
Sono stati bravissimi per quanto concerne le location ed il realismo di certe sequenze ma sopratutto i due protagonisti sono straordinariamente somiglianti ai due papi reali.
Che poi sia tutto vero quello che si vede sullo schermo è un'altra questione.

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