il prezzo di hollywood (1994)

Costruito su due piani temporali ben distinti, Il prezzo di Hollywood è una pellicola non molto conusciuta ma che possiede una sia pur schematica efficacia. Hollywood è un mondo di squali, dove spregiudicatezza, cinismo ed avidità la fanno da padrone. Dietro le quinte di ogni film, negli uffici di produzione c'è tutto tranne che il mondo dorato che si vede sullo schermo e per sopravvivere devidiventare uno squalo, come un broker stile Wall Street. Ottima l'alchimia fra i due protagonisti in cui rapporto vittima/carnefice si ribalta più di una volta. La storia è un semplice racconto di formazione di un ragazzo che viene spogliato delle sue illusioni per essere proiettato in tale realtà. Nulla di originale, tuttavia con un cast bene in parte, buoni dialoghi che ne garantiscono una buona solidità.

Una black comedy probabilmente non del tutto riuscita e dall'epilogo improbabile ma tutto sommato interessante nella descrizione dell'arrivismo e della mancanza della minima umanità che si cela dietro lo star system hollywoodiano.
Un immenso Spacey nei panni del produttore bastardo e senza cuore domina la scena.
Se vi capita,merita una visione.

Ottimo film con una sceneggiatura molto compatta e che calibra perfettamente i ruoli tra Spacey e Whaley ( bravissimi entrambi) .
L'edonismo tipicamente anni '80 si unisce con l'arrivismo yuppie e la mai sopita sete di potere in un vortice di situazioni che porteranno il guiovane stagista alla più incredibile delle scelte .
Livello di tensione altissimo , specie nella parte finale .

Un piccolo cult del cinema statunitense indipendente degli anni '90, che davano spesso nelle nottate di Rete 4. Molto attuale, sia nella rappresentazione del mobbing lavorativo, che del mondo hollywoodiano senza scrupoli. Fa specie vedere Kevin Spacey in un ruolo così dopo le accuse recenti (anche se forse verrà scagionato), grande la sua interpretazione, ma non sono da meno i bravi Frank Whaley e Michelle Forbes. Bello il finale ed il brano di Tom Heil che lo accompagna. Un film che mi ha ricordato non poco "I Protagonisti" di Altman di qualche anno prima.

Spacey a dir poco fenomenale nel delineare una figura cinica, compiaciuta, negativa, che mostrerà logica e morale solo in un dialogo finale relativo alla moglie.

Script perfetto e praticamente non si riesce a distogliere lo sguardo dallo schermo (le musiche aiutano).

Cast di contorno riuscito; un piccolo capolavoro su temi senza speranza.

Buon film che mostra il funzionamento di certi ambienti lavorativi, che non sono esclusivamente quelli legati al cinema. E' un film sui rapporti umani ridotti a puri rapporti di potere, dove ogni singola aziena è compiuta in vista di un tornaconto particolare.
Ottimo Kevin Spacey. Bello il finale. Dopo più di vent'anni è ancora molto attuale.

E' godibile ma abbastanza superficiale, coinvolge ma non emoziona.
Una torta senza ciliegina, un buon film che poteva essere migliore.

Mi è piaciuto molto, non sarà un capolavoro ma è fatto davvero bene con un Kevin Spacey in ottima forma e con la giusta dose di cattiveria e cinismo che abbonda in tutto il film.

Kevin Spacey superlativo, cattivissimo e, direi, sadico. Il povero Guy è alle sue dipendenze e di umiliazioni ne subisce tante, troppe.
"Cosa vuoi veramente!"

Pare che nella vita non si possa avere tutto: successo, amore, rispetto, ricchezza o comunque arrivare all'apice dei propri sogni. Bisogna fare una scelta. Quale?
Il cinico e incazzatissimosempreperniente Buddy Ackerman è il suo capo, può fare strada il giovane Guy, riuscirà ad ingoiare le sfuriate inutili, le umiliazioni, gli scherni davanti a tutti, le promesse ed arrivare al successo?

Il finale mi ha lasciata interdetta, non me l'aspettavo.

SPOILER

Il titolo italiano è un po' neutro e non è forte ed indicativo come quello originale, ma questo rimane un ottimo e caustico film che conta su ottime interpretazioni.
Personalmente non ho apprezzato la scelta di far doppiare Spacey a Giannini. Al tempo l'attore americano aveva 35 anni, quello italiano 52... e si sente che la voce non c'entra molto.
Comunque un film da riscoprire.

Che dire....un film che ti lascia letteralmente a bocca aperta....
E' proprio pazzesco rendersi conto di come a volte per fare un GRAN film non servano budget stellari, effetti speciali rivoluzionari o chissà cosa.
Se la storia è una storia valida, e gli attori sono dei VERI attori (Kevin Spacey numero uno assoluto, in questo caso), basta mettere insieme tutti questi elementi, buttar giù un copione come Dio comanda, ed il gioco è fatto.
Mi viene quasi naturale il paragone con un altro film più o meno simile, vale a dire "Americani", sempre con Spacey, Al Pacino a Jack Lemmon.
Anche in quel caso, da un soggetto semplicissimo si è riusciti a creare un film molto oltre le aspettative.
Ne "Il prezzo di Hollywood" viene dato ancor più spazio al cinismo umano, all'avidità e all'ego....quanto in là ci si può spingere per ottenere ciò che si vuole veramente? Quanto si è disposti a sopportare per raggiungere il proprio obiettivo?
Queste ed altre domande sono il perno centrale di questo piccolo capolavoro di Huang, che rivisita in modo grottesco situazioni realistiche (anche se talvolta un po' estremizzate) che molti di noi hanno passato, o passeranno, all'interno del mondo del lavoro, nei rapporti con il proprio capo, con i propri colleghi, etc. etc.
Impossibile non farsi coinvolgere dalle vicissitudini del giovane Guy, così com'è difficile non restare ipnotizzati dal fascino di Michelle Forbes.
Un pacchetto davvero ben confezionato, per quasi due ore di puro intrattenimento cinematografico nel vero senso della parola.
Qualcuno potrà trovarlo eccessivamente prevedibile, altri potranno trovarlo banale o scontato, ma sicuramente nessuno potrà mai contestarne l'effettiva bellezza artistica.

Quanti soprusi, torture ed umiliazioni può sopportare un uomo prima di esplodere del tutto? E' quello che scoprirà il giovane tirocinante Guy (Whaley) quando verrà assunto come assistente del produttore cinematografico Buddy Ackerman (Spacey) cinico e capriccioso bastardo che sembra nato apposta per rendere un inferno la vita di chiunque incroci il suo cammino.

Oltre ad essere un cattivissimo sguardo tra le mura di uno studio cinematografico (e credete, nulla viene lasciato al caso) il film si rivela fin dalle prime inquadrature un ottimo thriller grottesco grazie a dialoghi taglienti quanto divertenti, degli sviluppi imprevedibili e man mano sempre più spiazzanti (da ¾ in poi la sceneggiatura ribalta tutte le aspettative createsi fino a quel momento) e due prove attoriali di grande livello: Whaley, sempre appropriato in sti ruoli da sfigàtello ("Tutto può Accadere") incarna alla perfezione lo schiavo sventurato che sbaglia anche quando fa giusto; Spacey, al solito magistrale, è semplicemente uno dei più grandissimi figli di pùttana mai apparsi sullo schermo (forse, a ragione…).
Infine, ho trovato ottimo lo stratagemma usato per collegare la sequenza iniziale con l'ultima parte, giusto contributo al fattore sorpresa.

Avvincente dall'inizio alla fine, spiace che sia passato così in sordina (io stesso l'ho scoperto per puro caso).


Un gioiellino nineties che merita senz'altro un recupero.

Tipico film anni '90 soprattutto per la commistione dei generi, Swimming with sharks è un film gradevole ma che poteva essere sviluppato un po' meglio. Se da un lato ci sono più di una scena simpatica e riuscita, sono parecchie anche le cose che lasciano un po' perplessi, alcuni cliché e forzature di troppo oltre all'inutile personaggio femminile che ho trovato senza un briciolo di spessore e di senso. Kevin Spacey e Frank Whaley formano un'ottima coppia di antagonisti, soprattutto in Spacey è formidabile con quale naturalezza e semplicità riesca a trasformare gli stati d'animo del suo personaggio.

Resta un po' nel limbo, è troppo serio per essere una commedia ma troppo leggero per considerarlo qualcosa di più profondo. Un po' di introspezione e approfondimento in più non avrebbe guastato, ma rimane comunque un film piacevole.

Buonissima pellicola con uno Spacey assoluto mattatore che rende un film sulla carta mediocre in quasi ottimo grazie a un'interpretazione davvero maiuscola.
La critica che traspare verso Hollywood e il mondo del cinema dorato fa da specchio al mondo del lavoro in generale dove chi ha potere tratta i proprio sottoposti come stracci e l'immancabile giovane in gavetta è costretto a ingoiare rospi.
Le situazioni e i dialoghi hanno uno schema quasi teatrale che ben si sposa con la sceneggiatura, anche se poco originale, che culmina in un finale scontato ma ben fatto.

Piccola perla sconosciuta ai più, originale e appassionante. Eccezionale Spacey col suo ruolo da squalo del business senza scrupoli. Bello anche il finale spiazzante e amaro.

Carino, specialmente la fine, ma non eccelle.

A vedere dalla media, mi aspettavo di più da questo film, che si lascia guardare ma non incanta.

Avevo visto la buona opinione che c'era di questo film e l'ho cercato, senza mai trovarlo, alla fine ho avuto la fortuna di trovare il dvd in un autogrill vicino Napoli, appena tornato a casa sono corso subito a vederlo.
Un Kevin Spacey colossale, veramente uno dei migliori attori in circolazione, la storia regge, ed anche perfettamente, insegna una grande morale ed ha un finale stupendo.

Piccolo grande film e la media è meritata!
Ogni volta che vedo un film con Kevin Spacey si radica in me la convinzione che sia in assoluto uno dei migliori attori viventi ed in questo film la sua performance è semplicemente da scuola di Cinema!
Un film di dramma e disperazione raccontato in modo frizzante e molto divertente da un certo George Huang al suo esordio che ha anche scritto il copione e girato il tutto in sole 3 settimane, ho appena letto!
Il regista non usa molte location o giochi di macchina e si affida ad una semplice storia ben ritmata ed interpretata e di suo ci mette una costruzione temporale particolare.
Un ritratto esasperato del mondo che ruota attorno al Cinema ma soprattutto degli arrampicatori sociali e del prezzo del successo...dove tutto è lecito...un cammino verso la perdita dei valori e della moralità in cui Buddy Ackerman (Kevin Spacey) rappresenta il Pigmalione di Guy (un Frank Whaley molto apprezzabile e piuttosto credibile anche se dinnanzi al mattatore Spacey qualunque interpretazione sarebbe stata eclissata).
Buddy ricorda un pò la figura che sarà di Al Pacino ne "L'avvocato del Diavolo"...piccolo spazio anche Benicio Del Toro che l'anno successivo sarà ancora al fianco di Spacey ne "I soliti Sospetti".
Non è un film di facile reperibilitàma consiglio a tutti di cercarlo e guardarlo!

Apoteosi del cinismo hollywoodiano impresso su pellicola. Una Hollywood spietata e capace di plagiare anche le menti più candide in nome del dio successo. Ed un finale davvero particolare. Forse il tema amoroso poteva essere reso un pochino meglio... Uno Spacey in grande spolvero in una magistrale interpretazione impreziosita dall'ugola di Giancarlo Giannini.

Bel film che fa di un finale stupendo e della solita cristallina recitazione di Spacey i suoi maggiori punti di forza.
A dire il vero non posso nascondere che nella prima mezzora, complice anche la scelta narrativa di mostrare subito la "reazione" di Guy, ho provato un po' di insofferenza, tanto mi sono sembrate prevedibili e stereotipate le azioni dei 2 protagonisti (così bastardo l'uno - al suo confronto un certo Gordon Gekko sembra Fantozzi! - e così fastidiosamente passivo l'altro), ma da quando finalmente Buddy prende la parola per sostenere le sue agghiaccianti tesi, la storia cambia completamente registro e diventa accattivante ed interessante come non me lo sarei mai aspettato.
E poi quei minuti finali, così tremendamente coerenti con quanto esposto fino a quel momento, mi hanno davvero lasciato a bocca aperta.
Impietosa la rappresentazione della "Mecca del cinema", con toni molto diversi dal grande "The Player" di Altman, ma sicuramente altrettanto efficace.
Un film poco conosciuto, ma che ogni cinefilo dovrebbe vedere.

Buon film, duro, cinico e soprattutto avvincente. Tiene incollato lo spettatore allo schermo fino all'ultimo minuto.
Grande Kevin Spacey.

Ottimo.
Piccolo spaccato di una realtà estremamente dura, in cui i rapporti umani valgono zero.
E' un film di 1 ora e 51 girato in due stanze in cui non c'è un minuto per tirare il fiato, tutto è tensione e cinismo. Il finale è spiazzante, inaspettato e spiacevolmente esaltante, tanto che ho dovuto fermarmi a riflettere per ricostruire la situazione nei dettagli.
Spacey mostruoso come sempre.

Bel film originale e con un'ottima introspezione su tutti i personaggi, non ha un genere ben definito, può essere visto sia come drammatico che come thriller. Straodinario Spacey e finale degno del miglior Hitchcock...

Bel film, grande Spacey come sempre.

Film sulla durezza e sul cinismo dello show business; bravissimo Kevin Spacey

Gran bel film, cinico, duro e spietato. Le regole del gioco sono quelle e ci devi stare, il bisogno primario è sopravvivere anche sacrificando il rivale...

SPOILER

Incredibile come in seconda serata si trovino film così belli.. erano le 2 e dovevo andare a letto (il giorno dopo lavoravao) ogni fotogramma mi dicevo devo andare a letto al massimo lo registro... e invece visto tutto fino alla fine troppo bello e che finale non me lo sarei mai aspettato.

Il film è di un pessimismo profondo sulla vita e sull'uomo costretto a perdere la propria umanità, a fagocitare per non essere fagocitato, ad essere cinico per poter sopravvivere e trovare la strada della propria realizzazione e del successo.
E con un finale a sorpresa il ragazzo viene svezzato dal suo crudele capo: Solo il male paga e tutto ha un prezzo nella vita, a volte anche piuttosto alto.
Ma proprio perchè è cosi' estremo nel ricordarci che la vita non è un film, che quest'opera prima di Huang risulta essere artificiosa e troppo effettata e si finisce quasi inevitabilmente col fare del moralismo al contrario. Con questo non voglio dire che il film sia brutto, perchè non è affatto vero, ma forse avrei almeno evitato qualche isterismo di troppo. Era già abbastanza forte mettere in scena questa perfida giungla sociale.

Perché così pochi voti?!? Un film del genere meriterebbe di essere molto ma molto molto più conosciuto. Ieri sera ho dovuto aspettare le 2 per vederlo ma ne è valsa sicuramente la pena. Nonostante l'orario mi ha tenuto attento per tutte le due ore di film, senza mai un calo di tensione o di ritmo. E poi Kevin Spacey è un grande!!

Il crudele Spacey, aguzzino a sua volta torturato da chi subisce per causa sua.

Incredibilmente coinvolgente, uno dei primi ruoli da protagonista di uno dei più bravi attori di oggi statunitensi.

Misconosciuto gioiellino. Da vedere assolutamente.

Un piccolo capolavoro.

Straordinario

Veramente grande film. L'ho visto anni fa quasi per sbaglio su rete 4 in seconda serata, beh ne sono rimasto incantato: peccato non si trovi in dvd! Perfetta la prova di Kevin Spacey, che in questo ruolo eguaglia la maestria vista e premiata con l' Oscar ne I soliti sospetti. DA VEDERE!!!