il villaggio dei dannati (1960)

Stupendo. La sequenza iniziale vale da sola il prezzo del biglietto. Basterebbe anche soltanto la lunga scena iniziale per rimanere soddisfatti. Nonostante per certi versi non sia invecchiato benissimo, voglio premiare questo bel filmettino perché alcune scelte registiche sono pazzesche. Ah si e il finale è incredibile. Sempre bello recuperare queste chicche del passato.

Un piccolo cult del genere fantascienza che si porta dietro gli anni che ha e che, visto oggi, non riesce a essere così incisivo e inquietante come nelle intenzioni del regista.
Certamente apprezzabile l'idea, la performance del cast e alcuni momenti tensivi orchestrati ma, nel complesso, non è esente da difetti per una sceneggiatura che contempla poco in termini di pathos vero e coinvolgente.
A mio avviso, sufficiente ma nulla più.

Dal romanzo di John Wyndhman,un classico fantascientifico che unisce il tema della minaccia aliena con quello per l'epoca più inedito dei "bambini cattivi".Girato in tempi ristretti e con un budget ristretto,risulta notevole ancora oggi per la capacità di sviluppare la storia a dispetto della breve durata,e la messinscena rigorosamente asciutta e controllata,capace di suscitare inquietudine e cupezza senza ricorrere ad effetti speciali di sorta(eccezion fatta per gli occhi bianchi dei bambini)nè spiegazioni per tranquillizzare lo spettatore.Inquietanti anche le allusioni bibliche,(il concepimento inspiegato,i figli generati da un'entità superiore e non benevola).Grande successo,giustamente.Una variante venne girata 3 anni dopo,"La stirpe dei dannati",e un remake nel'95 da parte di John Carpenter.

Grande cult del cinema fantascientifico anni '60. Benché tratta da un romanzo, la storia è assolutamente originale e, per l'epoca, anche piuttosto sconvolgente. Il ritmo del film è scorrevole e, nel complesso, non ci si annoia mai. Gran parte del fascino di questa pellicola proviene certamente dall'interpretazione dei piccoli protagonisti, i quali riescono a catturare l'attenzione dello spettatore. Ottima la recitazione di tutti gli attori, in particolar modo della coppia protagonista.
Tuttavia la pellicola non è esente da difetti: ciò che meno mi ha convinto è il clima militaresco praticamente onnipresente; i rimandi al mondo militare non si contano e finiscono per monopolizzare quasi tutto l'impianto dei dialoghi. Altra pecca è la scarsa attenzione alla componente psicologica dei personaggi. Molto poco infatti viene raccontato delle sensazioni e delle emozioni dei protagonisti, i quali esternano tuttalpiù un blando sconcerto. Per queste ragioni ho preferito leggermente di più il remake di Carpenter del '95. In ogni caso resta un film assolutamente memorabile e degno della fama che lo accompagna. Da vedere.

Un piccolo film divenuto un grande cult del genere horror-fantascienza. Indimenticabili i giovani protagonisti dagli occhi luminosi. Una pellicola che mantiene inalterato il suo angoscioso fascino.

ALLERTA SPOILERS NELLA RECENSIONE

icona oltre che film di culto, vedo che purtroppo se ne parla sempre di meno, mentre per me resta uno di quei film che anche a quasi 60 di distanza non ha perso affatto smalto e riesce ancora ad inquietare profondamente lo spettatore.
La prima parte del film presenta un ritmo piuttosto lento (ricordando che la pellicola dura sui 70-80 minuti), ma alla fine ci si rende conto che si tratta di una mezz'ora di preparazione delle pedine e dello scenario. Sappiamo che siamo in un paesino di campagna un po' isolato, sappiamo chi è Gordon Zellaby, sappiamo chi sono gli altri personaggi legati al sopracitato, e sappiamo cosa dà il via alle vicende: un inizio classico ma ben studiato e strutturato.
La seconda parte, di gran lunga più incalzante, riguarda gli inquietantissimi bambini dai capelli bianchi e lo sguardo impassibile. I giovani attori si sono dimostrati veramente straordinari, soprattutto perché nel panorama horrorifico i bambini sono "celebri" per risultare odiosi dal primo fotogramma, mentre qui sono come delle calamite che ti ghiacciano tenendoti incollato alla sedia. In netto contrasto con la fantascienza legata a mostri grotteschi e pittoreschi troviamo volti candidi ed immacolati che però celano un'evidente forza oscura. La serietà con cui si rivolgono agli adulti, la loro freddezza calcolatrice e i loro occhi che si illuminano sono oramai un'icona dell'horror vecchio stile. Riguardo agli occhi, sono di certo l'unico effetto speciale "fantascientifico" presente nel film, e ricordando che all'epoca questi effetti si ottenevano dipingendo direttamente la pellicola, non mi sento di considerarlo un B-Movie. Semplicemente il budget dà l'aria di non essere alle stelle, ma speso benissimo negli attori giusti e nella storia giusta.
Parlando della sceneggiatura, Stirling Silliphant svolge un lavoro incredibile nel lo gestire i tempi e le scene di tensione, trasformando quindi il film in un thriller in piena regola. Inizialmente i bambini operano in modo ambiguo ed indiretto, passando poi con metodi più cruenti: passiamo da ustioni con i fornelli, ad incidenti automobilistici, a fucilate sotto al mento e infine all'auto-piromania.
Il climax finale è probabilmente uno dei migliori che si siano visti, e in quella scena sudi insieme ad un ottimo George Sanders che sa di avere i secondi contati.
Analizzandolo, si potrebbe parlare del film sotto tantissimi aspetti, ma in linea generale il film è una critica-riflessione al tema della freddezza del progresso contro l'ingenuità degli uomini comuni, oppure un'omologazione alla quale non ci si può opporre... Svariante quanto interessanti chiavi di lettura.
Per concludere, si tratta di un film senza dubbio di pregevole fattura, che batte su tutta la linea interi schieramenti di horror moderni, rivelandosi un prodotto destinato ad inquietare e a tendere come corde di chitarra i nervi di generazioni di spettatori.
Veramente un prodotto da non farsi mancare.

Il villaggio dei dannati di Wolf Rilla è ormai uno dei classici della fantascienza, un B-movie che ha resistito indenne allo scorrere del tempo e che ad oggi può essere considerato uno dei migliori film a tema invasione aliena.
La trama ormai è risaputa, ma malgrado la perdita dell'effetto sorpresa il film riesce ancora a coinvolgere e inquietare. In primis la minaccia, che ha le sembianze angeliche di normalissimi bambini, è molto subdola e geniale nel concetto. In un periodo in cui andavano di moda astronavi, raggi laser e mostri verdi giganti inscenare un'invasione aliena in questo modo ha rappresentato una svolta non indifferente nel panorama del cinema sci-fi.
La narrazione, scorrevole e ritmata, non ha cali di tensione e la sceneggiatura è molto curata e credibile malgrado il tema soprannaturale. Insomma, si arriva al gran finale senza patemi e senza incontrare la noia.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, l'opera si difende bene: la regia non presenta virtuosismi particolari ma è efficace; la fotografia in b/n è calzante e anche gli attori rispondono in modo convincente. Pochissimi gli effetti presenti e assente del tutto il sangue.

Dunque Il villaggio dei dannati è giustamente considerato un classico. Imperdibile per gli appassionati e per chi vuole riscoprire le origini del genere. Da evitare il remake di Carpenter, l'unica marchetta della carriera del maestro.

Classico della fantascienza anni 60, secco ed essenziale nel mettere in scena un'idea semplice ma originale. I terrificanti bambini contribuiscono a mantenere l'inquietudine nella giusta direzione, ma il punto forte del film rimane tutt'oggi la magistrale sequenza d'apertura, diretta e spiazzante, oltre che girata in maniera impeccabile.

Il remake di Carpenter, lineare e molto meno asciutto, si perde in tanti aspetti superflui; questo, al contrario, è "ridotto" letteralmente all'essenziale, e va benissimo.

Nota: parodiato in un episodio dei Simpsons tramite un fake trailer intitolato "Il Sanguinamento".

Cult movie degli anni 60, da cui mi aspettavo sicuramente un bel film, ma non mi immaginavo che sarebbe stato un qualcosa di così originale e particolarissimo.La storia è incredibile e avvincente, i bambini sono perfetti e inquietantissimi, e il genere secondo me ricorda più un qualcosa di distante dall'horror che un horror vero e proprio.

Certamente per l'epoca fu un buon film, capace di inquietare a sufficienza.
La trama è davvero valida ed interessante e tutt'ora, dopo 56 anni, ha il suo fascino...la cittadina in cui tutti cadono in un sonno profondo inspiegabilmente, le maternità inspiegabili e la nascita di questi bambini prodigio.
La prima parte mi ha affascinato sia per le dinamiche che per la messa in scena...la sequenza iniziale in cui tutti si addormentano ed il villaggio diviene "fantasma" è ancor oggi molto buona.
Ben diretto e ben interpretato.
Per il resto poi è un film d'altri tempi e quindi (nonostante una certa cattiveria) non assistiamo certo a sequenze di terrore o chissà che divertimento.
Rimane senz'altro un cult che un estimatore di horror e/o fantascienza deve vedersi almeno una volta per curiosità.
Muraglia, muraglia, muraglia....ah ah ha...bel finale!

E' un classico dell'horror del passato (a cui il remake di Carpenter, inutile, non aggiunge nulla) con sequenze da antologia costruite su un'angoscia e tensione notevoli, ovvero l'incipit fino al rinvenimento, e tutto il finale. I bambini "posseduti" e in contatto telepatico tra loro incutono non poca paura. L'immagine dell'innocenza indifesa si distorce e tramuta in uno sguardo agghiacciante dagli occhi malvagi.

Gli anni '50 e '60 erano il periodo d'oro per la fantascienza low budget, e questo film come molti altri (Ultimatum alla Terra, L'invasione degli Ultracorpi, ecc...) presenta un'invasione invisibile e misteriosa ad opera di intrusi con sembianze umane. Non ci sono chiarimenti sull'origine di questi "ospiti", tutto rimane sul vago, caratteristica determinante per l'atmosfera del film. La suspense c'è ed è molto riuscita, degna di nota soprattutto nei primi 15 minuti e negli ultimi 5.
Negli anni '90 John Carpenter fece il suo remake.

Certo gli anni si fanno sentire e vederlo oggi forse non è come vederlo a suo tempo(sopratutto se si è già presa visione del remake) ma siamo di fronte ad un film di ottima fattura che mantiene il suo fascino nonostante 54 anni suonati.

Consigliatissimo, sopratutto se lo si vede prima del remake di Carpenter.

Incredibile come con pochi mezzi, e basandosi quasi esclusivamente sulle suggestioni, si possa confezionare un prodotto di così alto livello. E' un classico di quella fantascienza ruspante e genuina che non aveva ancora conosciuto l'utilizzo massiccio degli effetti speciali, stringato sì ma nello stesso tempo sorprendentemente inquietante. Un vero gioiello, da vedere.

Di capolavori targati anni 50/60 ce ne sono a palate e sono diversi quelli che rimangono come una cicatrice profonda.."il villaggio dei dannati" di Wolf Rilla è uno di questi;a quell'epoca,provare terrore a causa di bambini mutati, trasmetteva una sensazione contrastante nel mondo del cinema e Rilla,grazie ad una atmosfera inquietante,ha indotto una inquietudine sorprendente.
Da vedere assolutamente per assaporare le chicche di un cinema che oggi non esiste più e che ciò nonostante riesce a colpire anche a distanza di anni.

Film di grande atmosfera, molto più riuscito del remake di Carpenter. Probabilmente all'epoca era ancora più efficace. I vari temi toccati sono infatti tutt'ora abbastanza scottanti. Molto ingessati tutti gli attori, anche quando non dovrebbero. Finale un po'assurdo e assai brusco.

un film decisamente d'altri tempi, con altri mezzi e senza tanti effetti speciali, ma rende sicuramente bene ed anzi coinvolge ed appassiona vivacemente fino ad un bel finale! promosso

Difficile provare odio più grande per questi bambini-demoni tutti biondi e carini!!Davvero una sorpresa questo film!

Davvero una chicca questo breve film di fantascienza

Vedo solo 19 commenti per questo fanta-horror del 1960. A mio parere sono pochi per questa piccola gemma, che per me insiemme a L'invasione degli utracorpi è il migliore b-movie che fin ora ho visto. Dura poco, un ottimo montaggio, una trama originalissima(quanto amo le invasioni aliene) piena di tensione, ci portano verso un finale amaro ma inevitabile. Realizzato con pochi spiccioli (gli unici effetti speciali sono gli occhi blu dei bambini e le morti vengono solo suggerite e non fatte vedere) è forse il film col rapporto migliore budget-prodotto finale del cinema, un senso di impotenza ti accompagna fino al finale, che personalmente è una scena che guardo e riguardo perchè è carina e carica di ansia. Straconsigliato per chi vuole scoprire i vecchi film del passato, che ti attaccavano alla poltrona senza schizzi di sangue e miliardi spesi per inutili effetti speciali. Ne sarà fatto pure un remake nel 1994 dal maestro del genere John Carpenter(già in fase calante) ma il risultato è anni luce dal capolavoro di Rilla, forse sono atmosfere che solo a quei tempi riuscivano a creare e che ai giorni nostri è impossibile rifare. Da riscoprire assolutamente

Stupendo film di Wolf Rilla. Molto meglio del remake questa inquietante pellicola incolla allo schermo fino alla fine e regala qualche emozione. I bambini sono davvero inquietanti. Da vedere !!!!

John Carpenter prova ne 1995 a riproporre questo gioiellino ma fallisce. Il Villaggio dei Dannati di Wolf Rilla ha quel qualcosa che ti inchioda alla poltrona.
Molto bello.....

"Una... Muraglia..."

Nonostante le rughe che si porta appresso mantiene molta più atmosfera del film con Reeves, che dalla sua aveva in più solo qualche vittima del post blocco alieno fecondatore.

Film del 1960, che vanta un (deludente) remake ad opera nientemeno che di Carpenter, "Il villaggio dei dannati" si ispira ad un romanzo dell'apocalittico John Wyndham (1957).
Cos'è successo nelle ore in cui ogni essere vivente di Midwich è rimasto privo di sensi? E da dove vengono quegli strani bambini, "inaspettatamente" partoriti dopo pochi mesi dalle donne del villaggio?
Il titolo originale del romanzo, "The Midwich cuckoos", è perfetto per spiegare la trama. Il cuculo è un uccello invadente, che deposita le sue uova nel nido di altri uccelli affinché siano essi ad occuparsi dei nascituri.

Più fantascienza che horror, "Il villaggio dei dannati" è un film confezionato con grazia. Le vicende misteriose e spaventose che accadono non intaccano la ridente atmosfera rurale, e i personaggi vengono interpretati con quell'eleganza, impareggiabile anche se a volte non troppo incisiva, tipica del periodo in cui esso viene realizzato.
Sicuramente si tratta di uno tra i primi (e più noti) film a porre al centro della scena un gruppo di bambini nella parte dei "cattivi". In seguito arriveranno altri titoli noti, decisamente più horror, come "Ma come si può uccidere un bambino?" (1976), "Brood - La covata malefica" (1979), "The children" e "Eden Lake"(2008) e "Offspring" (2009).

SPOILER

Dopo più di 50 anni gli effetti speciali fanno un po' sorridere lo spettatore di oggi, ma è l'unica piccola critica che si potrebbe fare a questo film, più che buono. Tutto sommato un piccolo cult.

Una delle più belle invasioni aliene della storia del cinema. Un classico della fantascienza e bambini mai così inquietanti. Immancabile per i cultori del genere.

Conoscendo già la trama, non mi aspettavo di vedere altro.
Il film presenta effetti speciali molto scarsi, ma relativi al tempo in cui è stato girato, quindi va bene. La trama è semplice, quasi intuitiva. Le interpretazioni degli attori sono quasi troppo impostate e poco fluide ed emozionanti. I bambini invece sono abbastanza inquietanti.
Merita la visione.

Il voto va più all'idea che al film in se.

Bellissimo film che si muove tra fantascienza e horror. Inquietanti i bimbi, ottime le interpretazioni e finale molto bello. Peccato non se ne facciano più così. Pochi effetti speciali e tanto lavoro per attori e regia.

Ecco, proprio a proposito de Il Resiro del Diavolo: QUESTI sono bambini inquietanti, e dire che il film ha quasi cinquant'anni... anzi, forse proprio per questo. Effetti speciali limitatissimi, ma efficaci effetti sonori e recitazione di stampo teatrale ne fanno un gioiellino del genere.

Buon film, sicuramente superiore al remake di Capenter ma niente di speciale.

Hanno già detto tutto coloro che mi hanno preceduto..la storia è molto interessante e lineare nel suo svolgimento..le interpretazioni sono ottime e i bambini i personaggi più inquietanti in assoluto..freddi e distaccati nei rapporti umani con la gente "normale". Un piccolo gioiellino del cinema del passato che affascina e che consiglio a tutti.

Piccolo capolavoro anni 60 di Wolf Rilla,naturalmente superiore all'inutile remake firmato da Carpenter negli anni 90.
Inquietante e ben sviluppata l'idea di base,personaggi principali perfettamente tratteggiati,con un finale entrato di diritto nella storia del cinema.
Invecchiato nel migliore dei modi,Il Villaggio Dei Dannati e'un film narrativamente vicente,teso e ben interpretato,con l'ottimo George Senders impegnato in un ruolo difficile e carico di sfaccettature.
Da recuperare assolutamente....

La regia mi è piaciuta molto, il soggetto è interessantissimo ed originale, purtroppo lo svolgersi della vicenda l'ho trovato troppo banale e con inutili ripetizioni.

Piccolo gioiello fantahorror che ho avuto il piacere di rivedere pochi giorni fa e inevitabilmente mi ha riportato indietro negli anni essendo responsabile di diverse notti passate nel letto dei miei genitori quando ero bambino.
Semplicemente terrificante. Niente effetti speciali, niente splatter, niente mostri, soltanto dei bambini, ma l'angoscia che mi pervase dopo aver visto questo film me la ricordo ancora adesso, ridestata da questa visione.
Kowalsky fa riferimento ad una possibile profezia ariana, chissà, essendo Rilla nato a berlino, con il padre ebreo che fiutando il pericolo Hitleriano si rifugiò a Londra nel 1934 quando il regista aveva 14 anni, magari un condizionamento in quel verso c'è stato.
Mi sembra superfluo consigliarlo a tutti.

Un classico, superiore per qualità e tensione narrativa al successivo remake di Carpenter

Uh quanti ricordi... verrebbe da pensare a una terribile profezia ariana, davanti ai poteri diabolici di questi bambini biondi e con gli occhi gelidi, simili tra loro da rasentare il parossismo genetico...
un film che inquieta e stordisce, molto efficace anche l'ambientazione metafisica e notevole come sempre l'interpretazione di Sanders

Un piccolo classico della fantascienza low budget, molto inquietante e originale, e anche con moltissimi spunti interessanti.
Merito sopratutto di una regia molto curata, che mantiene altissima la tensione e sceglie perfettamente i tempi.
Insolito per essere un film del 1960, se rivisto oggi ci si rende conto che era notevoltente avanti rispetto ai tempi. E infatti è decisamente + inquietante del remake di John carpenter di qualche anno fa.

Bellissimo!
Un classico che non si dimentica... il contrasto tra l'aspetto da "bambino-ideale" (viso tondo, lineamenti morbidi) dei piccoli, con l'inespressività e la rigidezza del loro comportamento è terribile...

Peccato non sia ancora uscito in dvd...

film bellissimo e inquietante soprattutto l'inizio...
manca un po lo splatter necessario pero riesce cmq a far paura...
i bambini sono terrificanti e il finale è perfetto...DA VEDERE

bellissimo horror-triller del 1960!
storia molto bella e inquietante, presentata agli occhi dello spettattore da una regia fredda e statica, con una camera con movimenti secchi e duri! la fotografia è la più classica del bienco e nero, la scenografia è semplice ma efficace nel descrivere il paesino, la recitazione è teatrale per il protagonista.
i bambini....i bambini sono terribili, allucinanti, androgeni, replicanti...bellissimi!
film notevole che non ha paragoni con il remake di carpenter!!