incontri proibiti (1998)

Ci sarebbero tante domande da fare come, per esempio, come mai tra tante attrici italiane interessanti, Albertone abbia proprio scelto Valeria Marini.
Prima parte della pellicola in cui emerge la non bravura dell'attrice sopracitata, con una recitazione al limite del grottesco. Si aggiunge anche la poco convincente "non reazione" della moglie di Armando, quando lui le comunica che aveva passato la notte con una ragazza. Anche la Faldini l'ho trovata poco in parte, quasi svogliata.
La seconda parte, decisamente più verosimile, fa emergere per l'ultima volta della sua carriera, la bravura di Sordi, nel disegnare prima un uomo scocciato e infastidito e poi un uomo incredibilmente innamorato e completamente perso della giovane donna.
Finale in crescendo.
Alla fine, una pellicola non memorabile, solamente per completarela filmografia di Alberto Sordi.

Film più che altro marchiato come ultimo prodotto cinematografico di Alberto Sordi. Una commedia molto leggera che racconta una storia assai improbabile (per come costruita), ma che allo stesso tempo affronta la tematica dell'enorme differenza di età (uomo anziano ragazza giovane) con le varie sfaccettature psicologiche da confusione in quello che potrebbe essere o diventare una bellissima per quanto ambigua storia d'amore; l'intrigo e la passione di un rapporto che vien visto come tabù, oppure di quel sentimento più naturale che possa riguardare quello di un rapporto padre figlia per la gigantesca differenza di età riportati da Alberto Sordi e Valeria Marini. A proposito della Marini debbo dire che non desta assolutamente della mia antipatia, a volte mi sembra che ci sia un pregiudizio feroce nei suoi riguardi, vero che non sia un'attrice da oscar, ma nemmeno così inguardabile come spesso mi è capitato di leggere in giro opinioni davvero esageratamente negative nei suoi confronti, parere mio personale, difatti l'interpretazione della Marini in questo caso non mi è neanche dispiaciuta, totalmente nella norma direi. Tuttavia il film risulta abbastanza povero di reali situazioni interessanti, si dilunga probabilmente anche un po' troppo. Per essere una commedia non si ride quasi mai e non ci si diverte più di tanto, l'operazione di Sordi sembra volesse essere più riflessiva in maniera totalmente leggera ma anche a vederlo in questo modo non ci ho visto chissà quale gran lavoro a livello di scrittura ma anche tecnicamente parlando, specialmente nel doppiaggio.
Insomma in parole povere non posso di certo dire che il film mi sia garbato, ma non a causa della bella Valeria Marini che anzi, con la sua carica erotica ne fa sicuramente guadagnare anche qualche punticino, ma per un'insieme di altri fattori che secondo me non hanno permesso al film di brillare.

L'addio al Cinema del Grande Albertone e' una commedia solo all'apparenza banale e scontata...
si tratta però del suo ultimo film e quindi bisogna soffermarsi un attimo di più.
Per buona parte della durata assistiamo a una commedia dai toni quasi grotteschi, per poi arrivare invece a una parabola amara e commovente.
Certo Sordi non ha saputo gestire benissimo la sua ultima fase di carriera, ma dopotutto quale attore o persona invecchia serenamente nell' indifferenza come nulla fosse??
Questa la domanda che per tutto il film Sordi pone allo spettatore attraverso il suo protagonista, un affermato professionista che nonostante venga considerato "arrivato" dalla società nasconde tante fragilità dovute all'inevitabile avvicinarsi al tramonto della sua esistenza...
Il Sordi regista e' piu' spento del solito ( dopotutto non ha mai brillato dietro la macchina da presa), ma il Sordi Attore e' ancora in gran forma e nonostante i quasi 80 anni regge da solo la scena ( memorabile la scena del nudo davanti allo specchio, immancabile pezzo del suo repertorio).

L' ultima scena in treno poi, con quel suo sorriso malinconico e felice che si dissolve avvolto nel fumo poi nella nebbia rappresenta il definitivo (e sofferto) commiato di questo grande personaggio/attore.

Ciao Alberto

La carriera di Sordi come regista non è stata rose e fiori, anzi è costellata di pellicole poco incisive, forse incomprese, e tutte o quasi al di sotto delle sue capacità attoriali. L'aver accostato il suo nome con quello della Marini, in questo che è stato il suo ultimo film, è davvero una macchia che purtroppo resterà per sempre, anche se ha avuto il merito di riportare sulle scene una Franca Faldini che mancava da oltre 40 anni su un set.
Personalmente non ho mai capito (anche se qualcosa intuisco) del perchè la signora Marini abbia riscosso fama e notorietà, ma quello che capisco ancora meno è il perchè il mitico Alberto l'abbia voluta con sè in questo film. Un film, per certi versi coraggioso, che affronta alcune tematiche di un certo interesse anche sociale, oltre ad essere malizioso e che comunque non annoia, non infastidisce più di tanto, se si esclude la presenza della sellerona già citata, e che alla fine dei conti mostra una certa sobrietà e una marcata malinconia che culmina nella parte finale.
Sicuramente Alberto Sordi verrà ricordato nel tempo per gli innumerevoli successi conseguiti nella sua brillantissima carriera, ma ci saranno comunque sempre delle cadute come questa che però non intaccheranno minimamente quello che ha dato al cinema.

Purtroppo Sordi negli ultimi anni causa la regia non era più lo stesso.Non ha saputo invecchiare bene come attore(basti vedere come Totò ha chiuso invece in crescendo la sua carriera diretto da Pasolini)Rimane comunque un grandissimo

Mi meraviglio dell'unico (finora) 10...ecco perchè la media del sei.
Io all'epoca ci andai anche al cinema coi miei. In ogni caso, più che per i suoi contenuti il film è noto per essere l'ultima interpretazione d'attore di Albertone, nonchè sua ultima opera registica. Il prodotto parte bene, peccato che si concluda in modo da nn lasciarti, da nn trasmettere nulla. La recitazione poteva essere più curata, quella di Sordi che cmq giustifichiamo e in primis quella dela Marini che non giustifichiamo.

SPOILER

cmq parecchio godibile, con un Sordi sempre simpatico. Sufficienza data unicamente per suo merito.

Imbarazzante commedia grottesca fuori tempo massimo sui senili deliri erotici di un anziano che sogna di sposare una polposa giovincella.
L'ultimo Sordi è fra i più tristi di sempre e la Marini meriterebbe solo l'oblio.
Commercialmente fu un vero disastro.

Ultimo film diretto da Alberto Sordi.
Una pellicola molto stanca,regia quasi completamente assente.
Simpatico a tratti e con una protagonista femminile su cui è meglio sorvolare.

ODDIO CHE BOTTI !


Un film che in Giappone scatenerebbe la terza guerra mondiale
per i suoi contenuti.

Sordi scrive dirige e interpreta una commedia very very hot
piena di citazioni e messaggi andando ad incoronare quella
che è stata la sua carriera.

Allora partiamo in quinta sulla sceneggiatura:
io personalemente ho sentito la genuinità della penna di Alberto
guardando questo film. I dialoghi, le situazioni ci fanno presagire
un pò quella che voleva essere la sua filosofia di vita. Il fatto di non
volersi sposare è qui esasperante, si intuisce che lui non lo volesse
farlo per paura di essere tradito.

Citazioni possono essere varie, l'ultima inquadratura è molto
simile a quella di intrigo internazionale. C'è il tango come in ultimo
tango a parigi e c'è la chiusura sul tema di coppia come in kubrick.

Ora, non ho visto la versione restaurata, ma do il massimo
dei voti a questo che secondo me più che un film è un qualcosa
che Albertone ci ha voluto regalare, un qualcosa in più.

Simpatica commedia senza troppe pretese. Certo, non è molto plausibile la storia che viene raccontata e, comunque, il tono della narrazione è molto leggero. Devo dire, inoltre, che Valeria Marini non se l'è cavata poi male: il ruolo le calzava a pennello!