la corona di ferro regia di Alessandro Blasetti Italia 1941
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la corona di ferro (1941)

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locandina del film LA CORONA DI FERRO

Titolo Originale: LA CORONA DI FERRO

RegiaAlessandro Blasetti

InterpretiMassimo Girotti, Gino Cervi, Elisa Cegani, Rina Morelli

Durata: h 1.29
NazionalitàItalia 1941
Genereavventura
Al cinema nell'Ottobre 1941

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Trama del film La corona di ferro

Nell'immaginario regno di Kindaor, Sedemondo ha usurpato il trono del fratello uccidendo lui e ordinando la morte del nipote Arminio. Quest'ultimo però viene allevato dalle belve feroci riuscendo così a salvarsi. Ma una volta adulto, cerca di farsi giustizia.

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Voto Visitatori:   8,19 / 10 (8 voti)8,19Grafico
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Voti e commenti su La corona di ferro, 8 opinioni inserite

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Niko.g  @  25/08/2014 11:20:56
   6½ / 10
Vincitore della Coppa Mussolini per il miglior film italiano alla nona Mostra del Cinema di Venezia, questo film è un'innovazione assoluta del grande Alessandro Blasetti, fascista intelligente e padre fondatore del cinema italiano.
Purtroppo, l'opera appare oggi decisamente invecchiata, con scene d'azione goffe e irrealistiche. Inspiegabile il personaggio della vecchietta del bosco, affidato a una bravissima ma fin troppo giovane Rina Morelli.
Ciò che caratterizza il film è il montaggio veloce, la commistione di generi e i numerosi rimandi letterari: da Shakespeare alla tradizione greco-romana, da Tarzan alla tragedia greca, tutto inserito in un contesto scenografico interamente ricostruito a Cinecittà.
Collante della storia è la Corona di ferro, oggetto realmente esistente, conservato attualmente nel Duomo di Monza, composta in parte con uno dei chiodi della crocifissione del Cristo. Prerogativa della Corona è portare la pace dove c'è la guerra. Non a caso, in questo primo e singolare fantasy italico, la reliquia si ferma a Kindaor. A dimostrazione di come Mussolini, approvando certe pellicole, avesse vedute meno ristrette di quanto si crede. Cosa che non si può certo dire dell'attuale cinema italiano, da tempo in mano ad una sinistra tollerante solo per ciò che le fa comodo propagandare.
Cast sugli scudi: Gino Cervi, Massimo Girotti, Paolo Stoppa, Elisa Cegani, Luisa Ferida, Osvaldo Valenti.

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Ultima risposta 07/10/2016 14.52.41
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Oskarsson88  @  17/05/2013 12:29:47
   8 / 10
Grande prova di Blasetti. Film intrecciato e particolare, antico e su un'epoca ancor più antica. Davvero sorprendente, molto vivace e piacevole soprattutto nella seconda parte. Peccato che la qualità dell'immagine e dell'audio lasciasse un po' a desiderare, ma vista i 70 e passa anni non ci si può lamentare. E poi, bell'azzardo, di mostrare quel seno nudo integrale, considerato come il prima della storia cinematografica italiana. In effetti mi stupii non poco quando lo vidi. Comunque, davvero un film importante.

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  19/10/2012 22:34:05
   9½ / 10
Primo esempio italiano di cinema fantastico, un genere che nel nostro Paese non fu mai approfondito, nemmeno durante il periodo del boom anni '60-'70-'80. Se si cerca una risposta al esche l'Italia non abbia mai approfondito questo genere salta subito alla mente (per modo di dire) è che il primo film italiano che potrebbe essere identificato come primo capolavoro italiano non è CABIRIA come tutti fanno credere e come tutti continuano a credere, ma è INFERNO, un film del 1911 che è una vera e propria odissea piena di effetti speciali analogici che meritano il "tanto di cappello" per il periodo in cui furono realizzati e viene ancora più strano pensare che se abbiamo avuto gentaglia come Fulci o Rimbaldi gli italiani non erano in grado di realizzare film del genere per motivi di mancanza tecnica. Viene da chiedersi allora dove si cela il motivo per cui il popolo italico non li produca nemmeno ora, quando basta prendere un programma come after effects e già hai i tuoi bei effetti speciali, cosa che pure i ragazzini fanno. Ma non è il luogo nè il momento per elaborare tesi sul cinema fantastico italiano, mi sembra invece giusto dare spazio a quest'opera e al suo valore nel nostro cinema e nell'era in cui fu fatto. Molti infatti lo reputano un'allegoria nella quale si nasconde una ferrata denuncia politica contro il governo mussoliniano ma se ben si conosce Blasetti si sa anche che Alessandro fu un regista molto fedele al Duce così come lo furono altri grandi registi, in prima linea il giovane Rossellini. Ho preso per esempio Rossellini perché mentre egli si riscatto con ROMA CITTA' APERTA, Blasetti fino a EUROPA DI NOTTE rimase attaccato al fascismo e non si pentì mai dei film prodotti in epoca fascista. Ma del resto che colpa possiamo fargli? Mussolini era rigido e censurava determinati temi come l'adulterio, il divorzio e ne esaltava altri come il patriottismo, la famiglia, i giovani, che poi a conti fatti non era del tutto sbagliato, ma al di là di questo finanziava molto il cinema e lasciava libera espressione artistica, cosa che invece molti governi tiranni attuali fanno. Quindi Blasetti era più che giustificato e si può anche riconoscere che fu piuttosto furbo, e come dargli torto.
Il legame che univa il regista al dittatore è ben sottolineato anche dalla Coppa Mussolini vinta a Venezia, cosa che non sarebbe mai avvenuta se il Dux si fosse accorto di qualche beffa presente nel film, e Mussolini non era un uomo stupido.
Tornando al valore intrinseco, il film ha a dir poco del strepitoso: le scenografie sono ambienti fatati, i costumi nella loro semplicità sono tessuti fiabeschi, la fotografia è caratterizzata da filtri speciali utilizzati nelle scene del bosco per rendere il tutto più fatato, la narrazione viene integrata con inquadrature in stile mignatura per richiamare l'epoca dei manoscritti cavallereschi. I personaggi, interpretati da un grande cast composto da Cervi, Ferida, Cigani, Girotti, Valenti, sono puramente inventati così come i luoghi ma l'influenza della letteratura mondiale si sente. Blasetti in complesso riesce a comporre una fiaba dai tratti barocchi inserendo avventura, prese di poteri, lotte tra regni, combattimenti cappa e spada e l'immancabile elemento magico senza cadere mai nel banale riuscendo a intrattenere un pubblico adulto in modo più che magistrale.

Oggi come oggi il film ha un'importanza che probabilmente l'anno scorso non si sarebbe sentita. Il film fu molto costoso per l'epoca per i costumi, le scenografie, le comparse ma si era in un'epoca dove il cinema era inteso come industria e si viveva con esso, un film che venne girato interamente a Cinecittà e non come ora che a Cinecittà si girano le commediole, i cinepanettoni e i programmi tv, dove qualcuno ci sta per mettere centri commerciali, appartamenti e dove il Governo dice di non poter intervenire come se Cinecittà fosse San Marino o il Vaticano, dove tutti i milioni vengono sprecati nelle produzioni di De Laurentiis giustificati come finanziamento alla cultura e io sto ancora aspettando che la finiscano di farmi i tagli alla cultura, alla scuola e al mio fottuto futuro, dove i soldi vengono sprecati in cemento senza pensare che il Teatro 20 è anni che dev'essere messo a posto e che quello spazio libero servirà ai giovani del futuro per costruire studi ancora più grandi di quelli hollywoodiani per metterci dentro i propri pegasus e dirige come nel 1941 mille comparse che si scontrano nella battaglia apocalittica tra umani e animali cibernetici la cui regina è una cattivissima milf-strega.

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Ultima risposta 02/06/2018 20.35.35
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/06/2010 20:45:53
   8 / 10
Kolossal d'epoca. Ottimo film italiano prodotto nel lontano 1941. Oggi si farebbe presto con la computer grafica ma allora richiese lunghissimi tempi di ripresi e un budget notevole.
Pellicola coraggiosa per l'epoca, sia per l'investimento economico che per il messaggio pacifista che traspare. Tra l'altro si intravede un seno nudo, cosa molto audace per l'epoca.
Purtroppo dimenticato, è un signor film che meriterebbe di essere ricordato.

Dick  @  14/07/2007 17:49:32
   8 / 10
Attraverso schema e dialoghi da fiaba Blasetti ha realizzato un film fantastico coinvolgente oltre che un pò cupo e malimconico e che non si risprmia neanche un duello, magari un pò troppo truce, all' ultim sangue.
Da come ho letto nella figura del sovrano dittatore si può scorgere quella di Mussolini mentre in quella del regno oppresso che si ribella quella delle colonie africane.
Girotti fa una parte che per i modi poi riprenderà più volte un pò suo fratello. :)
Nel cast anche l' ex campione di pugilato dei pesi massimi Primo Carnera che in quegli anni girò anche un film con Totò oltre che altre pellicole in periodi diversi.

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Ultima risposta 02/06/2018 20.23.54
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  13/02/2007 22:43:10
   9 / 10
Film da cineteca, è una pietra miliare del cinema italiano: il primo 'fantasy'

Invia una mail all'autore del commento emmepi8  @  13/01/2007 16:13:40
   8½ / 10
Film fantasy del 1941 e che guardando bene non ha assolutamente niente da invidiare ai vari Signori degli Anelli ect.. che oggi spaparazziamo all'eccesso; certo non ha i colori, ma la fotografia è ragguardevole e coglie in pieno le mille sfaccetature di fantasia che ci sono, ottime le scene di massa, per cui oggi ci sarebbe solo un computer a disposizione, con i sopradetti colori il film sarebbe validissimo anche oggi. Storia semi-naif ma che fa stare al gioco, un appunto sulla recitazione, in special modo di Luisa Ferida che oltre che datata e legata agli stereotipi dei telefoni bianchi, ha anche un tono stridente davvero irritante. Un Blasetti che si merito la vittoria al Festival di Venezia. Una ottima lezione di cinema. Da ricordare la collaborazione con Renato Castellani che ha scritto il film insieme al regista ed è anche stato aiuto regista.
Blasetti: Ottima regia che sa divertire e con leggerenza, ma competenza racconta una storia anomala per il nostro cinema, ma che rimane un esempio di grande cinema
Massimo Girotti: Scoperto da Soldati che lo propone al regista, è davvero basilare per la storia e l'immagine del film. Un attore ottima che qui vive moltissimo anche per la sua prestanza fisica.
Gino Cervi: Ottima prova fra il divertito e l'ironico, è davvero un grande attore da cui tutti i nostri attori dovrebbero prendere lezione

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Ultima risposta 05/08/2007 01.07.35
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/10/2006 13:54:41
   8 / 10
Non so se ci rendiamo conto, ma questo è il primo fantasy del cinema italiano. Un'operazione evidentemente costosa, visti i budget dell'epoca (e considerando che fu girato in piena guerra mondiale), con sequenze oniriche e visionarie di grande bellezza, una grande Elisa Cegani, un prestante bellissimo e carismatico Massimo Girotti, in uno dei suoi primi film.
Un film davvero originale e affascinante nel panorama del cinema italiano d'annata, considerando anche che Blasetti fu. a torto o a ragione, ritenuto uno dei massimi esponenti del cinema di regime (fascista), e per questo inequivocabilmente, erroneamente ritenuto incapace di sollevarsi dal monolitismo ideologico. Errore colossale, visto che con "quattro passi fra le nuvole" dell'anno successivo inauguro', insieme a Visconti, la stagione felice del neorealismo italiano, ribellandosi a tutte le regole che gli imponevano di mantenere il suo status precedente.
Al di là dell'assoluta novità del film, io consiglio caldamente la visione di "la corona di ferro" agli ammiratori del fantasy, c'è la possibilità di scoprire un vero gioiello dimenticato da decenni
E, per giunta, un bel film italiano

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