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Film sulla preistoria, soprattutto per una questione di intrattenimento, ne esistono pochi, e da questo punto di vista vanno riconosciute ad Annaud una certa intraprendenza e originalità. Non essendoci dialoghi, ma solo espressioni gutturali e gesti (consulenza linguistica da parte di Anthony Burgess, l'autore di "Arancia meccanica"), è facile dopo non molto sentire un po' di pesantezza e noia, soprattutto per chi come me nei film guarda più ai dialoghi che non all'aspetto tecnico visivo.
Buone regia, paesaggi, fotografia, interpretazioni, musiche, ma perché un film di questo tipo renda al massimo devono essere eccellenti, non soltanto buone.
E' la prima volta che vedo un film sulla preistoria, praticamente privo di dialoghi. Buonissime interpretazioni e ottimo trucco, per una trama semplice ma ben strutturata.
Sinceramente - avendo escluso l’approccio documentaristico, e avendolo privato di elementi simbolici perlomeno accettabili - non ho capito il vero scopo di Annaud nel girare questo film, se non quello di ricreare un’ambientazione bella da vedere e proporre un gusto: quello del preistorico, ma superficialmente estetico e un tantino puerile; e se provassimo a sostituire i trogloditi con attori dei tempi nostri, ne ricaveremmo una storiella disneyana decisamente sciocca.
La gag del fuoco che si spegne, poi, è davvero agghiacciante.
Ottimo lavoro di Annaud… non so quanti film ambientati nel paleolitico esistano, ma penso che “La guerra del fuoco” non abbia molta concorrenza. In ogni caso è doveroso dire che sul piano tecnico è ottimo, dai trucchi (oscar), alla regia, alla fotografia, all’ambientazione, ecc… tutto è molto curato. Pure sul piano artistico è notevole, a cominciare da Annaud che è un bravo regista e continuando con gli attori che hanno sfornato una grande prova, facendo la copia perfetta degli uomini primitivi, utilizzando gestualità stupefacenti (tra l’altro è una recitazione insolita in un film sonoro). La storia invece è carina, forse annoia un po’ ma niente di grave, si lascia seguire.
Ambientaszione suggestiva e allo stesso tempo plausibile nella sua ricerca del maggior realismo possibile. Storia semplice e lineare per un film privo della parola. Ottimo il trucco degli attori e l'immedesimazione nella parte di uomini primitivi.