L'agente Paul Greville, indagando su una serie di furti di opere d'arte, arriva come turista in una località di montagna e si imbatte in una segheria diretta da una bella ragazza.
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Vedendo prima l'edizione italiana a fine visione mi è venuto quasi un mal di testa, perché la storia è talmente ingarbugliata che difficilmente se ne viene a capo. Rivedendolo in originale alcuni sviluppi hanno più senso anche se rimangono alcune falle; in pratica il doppiaggio italiano altera o inventa parecchi eventi che in inglese non ci sono, cercando informazioni su internet su alcuni siti si parla anche di nazisti ma nel film, o in italiano o in inglese (a meno che non mi sia perso qualcosa), di scienziati fuggiti dal III Reich non si fa menzione, credo che l'ambientazione tedesca può aver tratto in inganno. In ogni modo si tratta di un horror gotico collocato in epoca moderna, con belle riprese in esterni che emanano un fascino fantastico rafforzate da una colonna sonora normale ma adatta, con regia e recitazione che fanno il loro, però, come ho scritto, la trama è problematica con una raccolta di rivelazioni che non sembrano essere gestite per il meglio.
Primo film "ufficiale" (dopo un mediometraggio sperimentale ed un paio di episodi di telefilm) per Peter Sykes che esordisce in maniera più che rispettabile sul grande schermo grazie a questo thriller che bazzica pure i dintorni dell'horror. Molto mistero e un bel pò di indagine in questa storia che parte in un determinato modo ma poi, grazie ad una serie di ingegnose sorprese, porta ad un finale che riesce ad essere il meno scontato e prevedibile possibile. La trama è un crescendo di tensione; ben sfruttata l'ambientazione boschiva, magari c'è poco sangue ed ha il difetto di essere troppo "solare"; tuttavia riesce lo stesso ad avere atmosfera. Ingiustamente caduto nel dimenticatoio.