l'educazione fisica delle fanciulle (2005)

Non mi ha convinto. Evidenti buchi narrativi, senza nemmeno esporre indizi che facciano almeno intuire il "non visto".
La storia, intrigante e torbida fino a circa metà film, perde via via credibilità fino allo sconclusionato (e, personalmente, inutilmente violento) finale.
Il tutto mi è sembrato un pasticcio tra "Magdalene", "L'altra metà dell'amore" in versione barocca, e vaghi richiami a "Vidocq".

La domanda sorge spontanea "Ma i registi, i produttori, distributori eccetera, li rivedono i film prima di mandarli in sala?"
Dopo la visione di questo "L'educazione fisica della fanciulle" si nota la totale mancanza di un filo conduttore e la presenza di una scenggiatura incapace di dare un minimo di senso alle belle scene e situazioni inquietanti proposte.
Irving non è un grande autore e nemmeno un grande regista, in genere un onesto mestierante ma in questo caso la colpa non è sua, anzi la regia è ottima.

Sono i buchi di sceneggiatura a dare sui nervi e l'incapacità di decidere a quale genere inquadrarsi (Horror? Drammatico? Mistery?).
Troppe domande senza risposta e quella suggerita risulta essere solo un'irritante pezza a colori.
Le interpretazioni sono sopra le righe e i personaggi scritti male.

Un film nemmeno brutto ma semplicemente incompleto
Un "work in progress".

Brutto, ma proprio brutto.
La sceneggiatura è ridicola oltre che brutta e la recitazione non è certo il massimo.
Una specie di scuola di danza che sembra retta da un'associazione mafiosa.
Giustamente stroncato dalla critica, sembra una di quei film fatti per la televisione.
Davvero una delusione totale.

SPOILER

Non mi è dispiaciuto, forse mi aspettavo di più

il film viene massacrato a mio parere ingiustamente.in mezzo a tante porcate si distingue se non altro per il tentativo di catturare l'attenzione di un pubblico diverso e piu'esigente.sicuramente il peggio lo da'la grimaldi ma per il resto e'una buona prova di recitazione.

Peccato!! Poteva essere fatto meglio, la trama e' interessante pero' e' stato fatto con troppa superficialita', molte cose non si capiscono o non vengono dette, anche se tutto sommato non mi e' dispiaciuto ma non mi sento di dare di piu'..

ma che film è? chi l'ha paragonato a Magdalene, forse nn ha mai visto quel capolavoro!
spero questa nn sia una storia vera, x' è veramente assurda, ma poi tutto il film lascia delle domande senza risposta, del tipo: x' venivano mandate queste ragazze in questo "collegio"? o che fine facevano una volta finita quest'educazione?...........?????
Eva Grimaldi ha dato di nuovo prova della sua incapacità

Film con grandi aspirazioni ma che raggiunge obiettivi davvero trascurabili.
Una specie di thriller sociale che mette in campo un numero di argomenti troppo eccessivo con il risultato di approfondire poco i vari snodi della trama e di coinvolgere in maniera limitata lo spettatore.
La regia di Irvin è buona,lo stile è elegante e adatto a riportare certi avvenimenti sinistri,aiutata anche dalle notevoli location,purtroppo pero' troppa carne al fuoco fa,alla lunga, perdere mordente alla pellicola,causa una sceneggiatura eccessivamente dispersiva e fredda.
La prova delle attrici è buona,la Bisset è una garanzia e fa piacere vedere Eva Grimaldi in una parte convincente,fuori dal coro invece Galatea Ranzi troppo imbronciata ed aggressiva,finisce col disegnare un personaggio a dir poco macchiettistico.
Niente di nuovo sotto al sole per temi trattai...perdita dell'innocenza,vessazioni varie nei collegi,la donna ridotta ad un essere destinato esclusivamente al compiacimento del maschio...si salva parzialmente con un finale amaro.

pensavo di vederre un "filmetto" tranquillo, invece mi son trovata davanti ad un film che mi ha stupito.
Io l'ho trovato molto bello, anche se macabro.
Certo che se si pensa che questi "collegi" sono esistiti realmente fino al 1994.... beh...

l'ho visto alla mostra del cinema dove è stato massacrato.
io non l'ho trovato così negativo. un filmetto che si può vedere tranquillamente.

Visto a Venezia in anteprima, il film è uno scialbo tentativo di mescolare generi cinematografici distanti, con il risultato di risultare un'opera macabra già vista, noiosa e mal interpretata.
Veramente senza nulla da apprezzare, specialmente nelle imbarazzanti sequenze finali: una saga dello scontato.

Ingiustamente distrutto dalla critica alla mostra di Venezia, questo film si è visto poco e male. L'errore è limitarsi a trattarlo alla stregua di un plagio (fin troppo evidente) con "Magdalene sisters" di Mullan. Vero, il film regge abbastanza bene nel primo tempo e successivamente perde tensione, diventando nel finale quasi una parodia del genere horror. Pero' mi sia concesso di segnalare oltre al climax torbido e lesbo-chic, almeno una sequenza di tragica bellezza: la fuga di una ragazza inseguita e sbranata da dei feroci cani. Nelle sequenze piu' meditative, incerte tra un tono tenue una sobrietà rara e un certo accademismo barocco (gli interni dell'istituto, le prove di danza), e nell'amore tra due ragazze, si coglie qualcosa del Picnic a Hanging Rock di Weir, accentuando una sua femminilità inconscia. Pero' è anche vero che i buchi della sceneggiatura non riescono a comporre un mosaico credibile, e alla fine il tema del film (suppongo al di là dello script interiorizzato nel bisogno di "vincere" per osteggiare e chiudere definitivamente con tutta la disciplina retriva, quasi jugendleben, del contesto) viene tradito e ci resta soltanto l'iconizzazione trash della nostrana Eva Grimaldi, aguzzina saffica, con abuso di silicone in abbondanza Il dubbio potrebbe essere: cosa ha veramente voluto fare Irvin e cosa ha temuto di fare? In ogni caso un film non riuscito, ma nemmeno un Magdalene di serie b come ha impropriamente definito qualcuno