l'etrusco uccide ancora regia di Armando Crispino Italia 1972
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l'etrusco uccide ancora (1972)

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locandina del film L'ETRUSCO UCCIDE ANCORA

Titolo Originale: L'ETRUSCO UCCIDE ANCORA

RegiaArmando Crispino

InterpretiJohn Marley, Enzo Cerusico, Alex Cord, Samantha Eggar

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 1972
Generegiallo
Al cinema nell'Agosto 1972

•  Altri film di Armando Crispino

Trama del film L'etrusco uccide ancora

Nella necropoli di Tarquinia, si susseguono i delitti e le vittime sono sempre coppie di innamorati. Commissario indaga.

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Voto Visitatori:   6,10 / 10 (15 voti)6,10Grafico
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Voti e commenti su L'etrusco uccide ancora, 15 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

daniele64  @  30/07/2024 20:00:55
   6½ / 10
Durante alcuni scavi archeologici in Umbria , viene alla luce una tomba etrusca con il ritratto del dio della morte . Subito dopo inizia una serie di terribili omicidi .... All' inizio degli Anni '70 il successo internazionale dei primi film di Dario Argento aveva scatenato un' ondata di cosiddetti " gialli all' italiana " . In quegli anni uscirono quindi un sacco di pellicole di tutti i livelli , incentrate sul meccanismo del thriller , sulle morti truci e violente , sulle suggestioni soprannaturali e magari con qualche spruzzatina di sexy a condire il tutto . Questa , diretta nel 1971 dal piemontese Armando Crispino , è una di quelle che forse si ricordano maggiormente , anche se magari più per la suggestiva ambientazione che per reali meriti artistici . Il film è infatti girato nella magnifica Spoleto durante il Festival dei due mondi e nella facinosa necropoli etrusca di Cerveteri . La sceneggiatura poi introduce un paio di elementi originali che lo stesso Argento riprenderà in alcune sue pellicole successive , come l' uso della musica classica per sfondo di efferati delitti ( " Opera " ) e come il trauma infantile quale causa scatenante degli istinti omicidi ( " Profondo rosso " ) . Peccato per certi dialoghi tutt' altro che memorabili , per una parte centrale rallentata e per un cast internazionale ma non sempre all' altezza . Il protagonista ( tutt' altro che empatico , irascibile ed alcolizzato com' è ! ) è l' italo americano Alex Cord , affiancato dall' eccessivo John Marley , dalla bella Samantha Eggar e dal pittoresco Horst Frank . Tra gli italiani , menzione per il dimenticato Enzo Tarascio nella parte del commissario . Davvero efficace la fotografia di Enrico Menczer e non male la colonna sonora di Riz Ortolani , anche se certe sue sonorità paiono più adatte ad un film romantico . In conclusione , una pellicola tutto sommato dignitosa ed abbastanza originale da meritarsi un' ampia sufficienza : diciamo da 6,5 .

alex94  @  03/04/2024 17:03:51
   6½ / 10
Giallo-thriller all' italiana che al tempo riscosse un successo decisamente esagerato.
Ha delle buone frecce al suo arco a partire da una regia di Crispino visionaria per passare alla trama che a parte qualche piccolezza risulta ben articolata e che per alcuni versi va ad anticipare ciò che Argento dirà ( meglio) nei suoi thriller negli anni successivi.
Da spezzare una lancia anche a favore della location suggestiva.
Purtroppo accanto a questo indubbi pregi troviamo anche dei pessimi dialoghi,molto spesso forzati,messi in bocca ad un cast dalla resa discontinua, ( brava la Eggar,pessimo Cord).
Insomma non un capolavoro ma una pellicola dagli indubbi pregi, meritevole di una visione da parte dell' amante del genere.

VincVega  @  23/03/2024 15:14:30
   6 / 10
Giallo/thriller all'italiana nella media. Forse le cose migliori sono la regia di Crispino e le ambientazioni, sceneggiatura non esaltante, ma nemmeno orribile, interpretazioni mediocri, ma ho visto di peggio. Un prodotto guardabile, con un discreto ritmo, ma dalla risoluzione tutt'altro che imprevedibile.

Alpagueur  @  16/10/2020 18:54:50
   8 / 10
Diretto con stile e maestria da Armando Crispino, che ha anche diretto lo straordinario "Macchie Solari" (alias "Autopsy"), il film suggerisce col titolo forze soprannaturali coinvolte nella trama. Ciò rende il tutto ancora più suggestivo e terrà lo spettatore con il fiato sospeso. In Italia, a Spoleto, dove si sta svolgendo il Festival dei Due Mondi, una serie di omicidi si verificano in un cimitero etrusco scoperto di recente e quando viene aperta una tomba, i murales delle uccisioni sacrificali raffigurano le morti attuali...ma come potrebbe essere? Un americano sul sito, il professor Jason Porter (Alex Cord), violento alcolizzato che soffre anche di blackout di memoria, si ritrova coinvolto non solo nel mezzo di un mistero, ma anche un potenziale sospetto. Un antico demone etrusco dell'oltretomba (Tuchulcha) è stato scatenato quando le camere funerarie sono state violate e quei luoghi di sepoltura disturbati oppure gli omicidi sono l'opera di un semplice mortale (maniaco)? L'ingresso intelligente e di classe di Armando Crispino nell'età d'oro del cinema giallo (1968-75) ha quasi tutte le convenzioni che ci si aspetta dal genere: un innocente (?) americano all'estero in qualche modo collegato a una serie di crimini violenti, detective della polizia inefficaci, strani sospetti, vittime nubili, false piste, randellate brutali, suicidi e un pazzo assassino che potrebbe sorprendere. C'è anche un feticista delle scarpe, un omosessuale, una bottiglia di J&B Whisky, un folle inseguimento in macchina e la colonna sonora di Riz Ortolani (stupenda, forse la sua migliore), unita al folgorante e meraviglioso "Dies irae" dalla Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, tra un delitto e l'altro, per cercare di mantenere alto l'interesse dello spettatore. Uno dei miei espedienti della trama di gialli preferiti è usato qui con buoni risultati: il protagonista aveva un'idea dell'identità dell'assassino se solo avesse interpretato correttamente un certo evento. Tutto ciò che manca sono gli immancabili guanti neri, ma non si sentirà più di tanto la loro assenza. Questo thriller colorato e ben fatto, basato su un racconto di Bryan Edgar Wallace, è uscito negli Stati Uniti con il titolo "The dead are alive", sicuramente meno suggestivo del nostrano. A completare il cast ci sono Samantha Eggar, John "Death Dream" Marley e la guest star Nadja Tiller. Del film esistono anche una versione jugoslava e una tedesca, ma i doppiatori italiani come al solito hanno fatto un grande lavoro. Sicuramente uno dei miei gialli preferiti in assoluto...si forse 8 è un po' alto come voto, ma questo mi permetterà di allargarmi maggiormente con il successivo giallo di Crispino, "Macchie solari" (altra piccola gemma).

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Italo Disco  @  01/09/2020 18:09:37
   5½ / 10
Non mi ha convinto molto la trama, alcune cose non quadrano per di più lo svolgimento non è velocissimo. Di buono le location, l'assassinio in cantina e il mettere in mezzo divinità etrusche però la mancanza di un'assemblaggio giusto fra folclore, sentimenti amorosi e omicidi sfavorisce la pellicola. 53° posto in classifica nella stagione 1971/72.

JOKER1926  @  27/01/2018 18:07:18
   6 / 10
Nel pieno del movimento del giallo/ thriller italiano, fra gli anni settanta e l'ottanta, molte regie confezionavano prodotti a specifico stampo, fra successi e deliri.
Non sempre i film di questo filone sono stati dei capolavori, spesse volte i film oltre ad assomigliarsi, prevedevano nel proprio contenuto, delle vere e proprie scempiaggini. Il critico e studioso di tale filone visionerà il tutto, comunque, con una nostalgia simpatica, difficilmente l'amante di questi prodotti sarà troppo severo, questione di sentimenti…

In questa giostra concettuale inseriamo, senza troppi problemi, "L'etrusco uccide ancora" di Armando Crispino. Il nome di questa regia sfugge a molti, in effetti si tratta di un regista che ha operato poco. Della stessa firma rammentiamo, però, "Macchie solari", un discreto e interessantissimo thriller sempre dello stesso periodo.

La critica intorno a "L'etrusco uccide ancora" parte proprio dal titolo; era una prassi affibbiare a questi film un misticismo . Un titolo ad effetto era un biglietto da visita essenziale.
Effettivamente il film gira intorno al titolo, il tutto quindi si muove nel nome dei misteri dell'archeologia , essi offrono lo spunto essenziale al film, il resto spetta alla trama e alla sceneggiatura.
L'assassino ripercorre le dinamiche di alcune raffigurazioni etrusche; l'impianto concettuale non sembrerebbe esser malvagio. Alcune sequenze e alcuni sbocchi del film risultano esser ammalianti.
"L'etrusco uccide ancora" però soffre di alcune patologie che lo portano a sgretolarsi pian piano.
Al di la di una confezione tecnica da porno soft, nel film di Crispino, spesse volte, manca il mordente.
Oltre ad una fotografia di seconda fascia e ad un pessimo montaggio (confezionato forse da un macellaio), il prodotto italiano si incarta in una storia abbastanza improbabile che cerca di giocare , a suo modo, sulla psicologia. Lacan e Freud restano a guardare silenziosamente…
Oltre le sbandate della storia confezionata da Crispino, si aggiungono al banchetto gli istrionismi superflui della sceneggiatura. I personaggi risultano essere poco credibili; sembrano preda di raptus mitologici alla Ercole, si battono con violenza e rabbia, sono schegge impazzite. Ma perché?

La domanda, ne siamo certi, non troverà mai risposta.

Chiudendo il cerchio di analisi circa "L'etrusco uccide ancora", diciamo, più o meno, sempre le stesse cose; il film è destinato agli amanti del genere. Gli stessi amanti del filone, però, devono lasciare aspettative e pretese fuori dai giochi, in caso contrario il film del 1972, potrebbe apparire in vesti ancora più pietose.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  17/01/2018 00:13:37
   5½ / 10
Buona fotografia e regia dignitosa ma sceneggiatura raffazzonata, trama insulsa e attori decisamente sopra le righe.... ai confini col trash.....

DitaAppiccicose  @  06/08/2016 18:04:09
   5½ / 10
Il film lascia intendere, dal titolo e dal fatto che l'archeologo avrebbe risvegliato un demone etrusco, di essere un horror.
Questo si rivela da subito un banale espediente narrativo per cercare di mettere un po' di sale in una storia alquanto povera, senza per altro riuscirvi.
Il film è quindi in realtà un giallo abbastanza banale ,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
con un inizio relativamente interessante ma con una continuazione al contrario noiosa in cui trovano maggior spazio gli intrecci amorosi ( con qualche siparietto erotico come da tradizione seventies ) che non le trame più legate al giallo.
La recitazione è mediocre e viene ulteriormente peggiorata da un doppiaggio fuori luogo, gli omicidi sono resi in maniera banale e senza effetti speciali ed infine pure la musica non mi è parsa appropriata.
Si salva qualche scena qua e là, ma in generale la visione di questo film non la consiglierei...

Neurotico  @  22/06/2014 17:37:06
   5 / 10
Crispino firma un giallo complessivamente noioso con un corpo centrale inutilmente allungato, tanto che avrebbe potuto durare venti minuti in meno senza stravolgere la trama. Un film che si dimentica velocemente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/11/2012 11:14:13
   6 / 10
Poco appassionante a causa di una parte centrale piatta, in cui a tener banco sono gli intrecci tra i protagonisti compressi in frivole storielle di intrallazzi amorosi, risentimenti e gelosie.
Gli omicidi e i requisiti propri del genere passano così per lungo tempo in secondo piano, tutto è ordito in maniera di favorire i consueti depistaggi e fornire sostegno ad un movente che tuttavia suonerà forzato una volta scoperta l'identità del colpevole.
A dispetto del titolo decisamente pittoresco questo film di Armando Crispino (ricordato soprattutto per il successivo "Macchie Solari") non è poi così male, intanto per un' ambientazione particolare tra la necropoli di Tarquinia e la città di Spoleto, e poi per l'originalità con cui l'etruscologia viene abbracciata per imbastire le linee guida della trama.
Piuttosto inconsistente l'apporto degli attori, lascia a desiderare in particolar modo Alex Cord nei panni del protagonista, mentre svettano John Merley e l'indimenticato Enzo Cerusico in un ruolo marginale ma sicuramente affabile per le freddure proposte a getto continuo.
Non è un film estremista come altri del periodo, gli omicidi sono tollerabilissimi e spesso fuori campo, Crispino tenta di buttarla più su un intreccio tortuoso venendo tradito dal trascurabile spessore dei personaggi.
Interessante notare come le musiche, nello specifico la Messa da Requiem di Verdi, enfatizzino efficacemente gli omicidi in maniera poi ripresa da altri registi, Dario Argento in primis.

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  05/10/2011 19:16:25
   6 / 10
wa'...x il ciklo "a volte ritornano".....RIEKKOMI......riekko il vostro Orsetto Bundi del korazòn..... ^____^
kome fare a dimentikare la mia pagina cinefila favorita, anke se...vabbè......le 4 o 5 recensioni-delirio quotidiane di un tempo sono ormai un pallido rikordo, un po' xkè sono abbastanza impicciato e non ho molto tempo x stare al pc.....ma anke xk, ahimè, kon l'avanzare dell'età la mia vena kreativa "delirante" si sta esaurendo....e non riesko più a skrivere kaxxate "bellelle" e divertenti kome mi riusciva tempo addietro.....ma vabbè.....
non voglio dilungarmi kon spiegazioni e "kappelli" vari e......passo direttamente al film.......anke se di kose da rakkontare ne avrei.......ma...boh...forse lo farò in altro momento...kosì all'improvviso.....kissà....
Definirei 'sto film un "klassiko" del thriller all'italiana anni '70.......non famosissimo, ma certamente konosciuto almeno agli appassionati del genere....e kosì quando ho visto il dvd in vendita ad un solo euro l'ho fatto mio.....
ke poi tutti i dvd dei film italiaci anni '70-inizio '80 sono venduti ad un sol euro....x mia fortuna, ke kosì a prezzo irrisorio sono riuscito a prokurarmi autentike kikke kome PIERINO IL FICHISSIMO, 'O G§CANGACEIRO, SUPERARGO CONTRO DIABOLIKUS, etc.....bello, no ???? ^____^
me lo so' pigliato anke xkè non l'avevo mai visto......ne avevo sentito parlare, ma non l'avevo mai visto......e oggi pomeriggio ho deciso di dargli un'okkiata....
in realtà sarei dovuto andare a trovare un'amika, ke aveva bisogno di un aiuto x l'esame di linguistika....ma...ke due balls...marò.....ho preferito restarmene a kasa e....guardarmi 'sto film.....fermo restando, ovviamente, ke NON sono un infame e l'aiuto kmq glielo darò nei prox giorni......eh sì, eh...mi tokka...
Diciamo ke non è malvagio, su......ha un'ambientazione originale e un paio di belle scene kruenti kruenti (non dimentikiamoci poi ke siamo all'inizio degli anni '70 !!!)....il resto è un po'...ehm...routinario, ma non annoia....
dai...sufficienza e non se ne parla più !!!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2011 16.12.56
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DarkRareMirko  @  13/07/2011 07:20:29
   7½ / 10
Thriller italico di tutto rispetto, con piacevoli elementi erotici, belle trovate (l'assassino che uccide a suon di musica, o comunque con un accompagnamento sonoro, elemento che verrà anche imitato da Lamberto Bava in certi suoi film), valida regia (di un Armando Crispino che però sinceramente non conosco).

Magari non è il massimo dell'originalità, ma può tranquillamente reggere il confronto con altri film dello stesso tipo.

Persino il Morandini gli ha dato la suficienza (cosa che concede raramente riguardo ai film di genere), non parlandone troppo malamente, quindi lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/07/2011 00:19:46
   5½ / 10
Non è un brutto film innanzitutto, però i difetti ci sono e si vedono. Accanto a delle felici intuizioni e una certa cura nella fotografia e nella regia, è la sceneggiatura che non convince appieno, non tanto per quelle piccole grandi incongruenze che ci possono essere e stare, quanto per la sua poca asciuttezza narrativa. Nella parte centrale la trama tende a divagare in maniera eccessiva e la conseguente prolissità toglie molta della tensione che poteva offrire.

Guinea Pork  @  10/03/2011 22:59:11
   6 / 10
Forte di un succoso quantitativo di idee che ancor'oggi vengono sfruttate nel cinema thriller (in primis l'omicidio artistico), Armando Crispino esordisce nel genere con un film che sta a galla dignitosamente se si considera lo sterminato marasma di gialli sfornati nel nostro Paese durante l'epoca. Peccato che, per colpa di una ricerca (superflua) di colpi di scena, la durata si stiracchia un po' troppo e a un certo punto l'attenzione vacilla: bello però il contesto archeologico perugino e l'idea di accompagnare gli omicidi alle musiche di Verdi funziona. Il resto delle musiche sono di Riz Ortolani. Bocca asciutta per gli amanti dello splatter e della bella recitazione.

pinhead88  @  12/09/2010 21:44:22
   6 / 10
Discreto gialletto all'italiana, un po' tirato per le lunghe e con una sceneggiatura che fa un po' acqua da tutte le parti. Sicuramente migliore di altri ridicoli prodotti d'epoca. Belle le ambientazioni nella necropoli etrusca, ma la suspence è sempre cosa assai rara.

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