Ispirato alla prima parte del trittico autobiografico di Maksim Gor'kij, pseudonimo di Aleksej Maksimovic Peškov (1868-1936), che ne curò la sceneggiatura con Il'ja Gruzdev. Negli anni '70 del secolo scorso il piccolo Aleksej Peskov, detto Alëša, si è trasferito con la madre vedova a Ninij-Novgorod in casa dei nonni paterni dove abitano anche due zii. Dopo averne seguito la decadenza economica e il tracollo, subito le manie, le busse (del nonno manesco), le dolcezze; essersi affezionato a un coetaneo paralitico e a un vicino di casa che gli dà lezioni di etica della responsabilità e gli trasmette il gusto per lo studio, il piccolo Alëša decide di andarsene.
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L'INFANZIA DI GORKI
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