l'uomo che volle farsi re (1975)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Splendido film di avventura di Huston, dallo stile colossale che narra di ascesa e caduta di questi uomini con un'immensa brama di potere, nonché una forte critica al colonialismo e all'espansionismo occidentale, ambientato nell'India Britannica in pieno periodo coloniale, questi due pezzi grossi dell'esercito coloniale britannico decidono di spostarsi nell'entroterra asiatico per avere un regno tutto loro con blackjack e squillo di lusso… ah no scusate ho sbagliato opera.

Dicevo, vogliono avere un regno tutto loro allora vanno ad esplorare questi territori in cui l'occidente non è ancora del tutto arrivato, arrivando in Kafiristan, da queste tribù poco avanzate tecnologicamente e negli armamenti, verso le quali assumono un atteggiamento superiore, anche per via delle armi che hanno a disposizione e verranno venerati come degli dei, sfruttando soprattutto l'arretratezza e l'ignoranza della popolazione, portando false speranze a alimentando rivalità e miti che erano già intrinsechi nella popolazione locale, fantastico il primo confronto tra Connery e un rappresentante della popolazione in cui gli fa la promessa che diventerà il loro capo e li porterà alla conquista del popolo rivale, e loro gli offrono anche in cambio delle capre per ogni persona che uccidono.

"He wants to know if you are gods?"
"Not gods - Englishmen. Which is the next best thing."

L'opera caratterizza i due protagonisti su due fronti, il primo, quello dell'amicizia fraterna che li lega, che li porta ad affrontare un'avventura così pericolosa insieme, il secondo è quello della mania di grandezza dell'uomo che prova a fare la divinità, e che cozzerà anche qualche volta con il sentimento di amicizia, in particolare il personaggio di Connery nella sua estrema ambizione e sete di potere, prendendo spunto da Alessandro Magno, nei territori che aveva conquistato oltre due millenni prima, cercherà di farsi strada tra le popolazioni del luogo. Ma il passo è breve, il vento cambia e non tutto gira sempre per il verso giusto, oltre al fatto che esistono sempre pesci più grandi di te, più venerati di te, più efficaci nella propaganda di te e in un attimo, tutto ti si rivolta contro, togliendoti tutto in un batter d'occhio, lasciando nulla se non le tue ossa e una storia piena di ambizioni andate a male. Ma soprattutto dimostra anche come, una propaganda fittizia basata sui dogmi e l'ignoranza presto arriva a presentarti il conto da pagare.

Huston impone una regia mastodontica, aiutato dal formato panoramico che valorizza benissimo le scenografie dell'Asia centrale, gli altipiani rocciosi, le vette innevate dell'Himalaya, i villaggi rurali del Kafiristan, fino ai maestosi della città sacra, il regista ci delizia con campi larghissimi ad ampio respiro che vogliono dare al film un'aura maestosa, in contrasto con le tematiche e il significato semantico dell'opera, grandi le interpretazioni da parte di una coppia di attori straordinaria, specialmente Connery l'ho visto in formissima con la crescita e caduta del suo personaggio. Gran bel film.

Grande classico del cinema d'avventura di ottima fattura diretto da un maestro del genere.
Ovviamente dietro l'aspetto avventuroso della storia c' molto di piu', si parla di amicizia e di sete di potere che acceca uno dei protagonisti.

Un finale sorprendentemente macabro e amaro rende questo film particolare nel suo genere e da vedere assolutamente.

I due protagonisti formano un alchimia perfetta, due talenti straordinari.

Gran bel film d'avventura di John Huston con gli eccellenti Connery e Caine, lasciati abbastanza a briglia sciolta. Huston riesce con maestria, a passare dalla prima parte più scanzonata, alla seconda più di stampo drammatico. Ottima la contrapposizione del fallimento del potere e dell'ambizione da una parte, la forza dell'amicizia dall'altra.

Bellissimo film d'avventura con una splendida coppia di attori britannici che mi mancava di vedere fianco a fianco.
La prima metà del film è ricca di momenti ironici per non dire divertenti mentre nella seconda parte si vira su tematiche più serie ed impegnate con riflessioni intelligenti ed intriganti.
Tutto è realizzato in pompa magna con grande dispendio di mezzi...moltissime comparse, scenografie mastodontiche, esterni ambientati in zone che paiono remote tra monti innevati e deserti.
Davvero interessante e divertente!

Huston punta il dito contro la stupidità umana e contro quella presunta superiorità imperialista tipica dei colonizzatori per raccontarci le sventure di due ex ufficiali britannici a caccia di gloria e fortuna sulle aspre montagne del Kafiristan. Le avventure esotiche non sono mai state il mio forte eppure in questa, complice il bel romanzo di Kipling ( che appare anche nel film con le fattezze di Christopher Plummer ) da cui è tratta, si respira spesso un'aria di autentica epicità, ed il tono utilizzato va dall'ironico al grottesco per poi farsi serio nell'ultimissima parte.
Nelle due ore di durata non mancano però i momenti di stanca. Mezzo voto in più per l'ambientazione molto suggestiva e per la coppia Caine - Connery, fenomenale.

Il libro da dove è tratto è quello di Rudyard Kipling ( che ha scritto "Il Libro Della Giungla" per capirci ) che ho avuto il piacere di leggere facendolo, però, con pregiudizio perchè non credevo che potesse prendermi così tanto. Pensai allora che il film doveva essere realizzato per forza peggio e vidi anch'esso con pregiudizio. Inutile dire che ho sbagliato! Siamo davanti ad una delle migliori trasposizioni mai realizzate al cinema e non soltanto per il racconto dal canto suo divertente, avventuroso, frizzante, interessante, coinvolgente, recitato a meraviglia ( Sean Connery in stato di grazia ) e diretto con maestria da Huston, ma anche perchè l'atmosfera, la poesia, l'ironia mai spicciola e quello spirito d'avventura che spiccano nel libro non perdono la loro carica, sono praticamente tutte concentrate in un ottimo mix ben orchestrato dal regista. Una "vera" avventura di quelle che raramente trovi al cinema.

Veramente ottimo; non ho letto il libro di Kipling ma penso proprio che meglio di così non si potrebbe pretendere nella trasposizione di un romanzo su celluloide.
Unire Sean Connery e Michael Caine è garanzia di un capolavoro.

Ottimo film avventuroso, in cui si respira l' aria dei film di Zoltan Korda, con qualche eco di Lean. Spettacolari le location, eccellente la fattura sotto ogni aspetto. Caine e Connery si rubano la scena a vicenda, quasi gigioneggiando nei ruoli dei due guasconi protagonisti. Da un romanzo di Kipling, con Plummer nel ruolo dello scrittore a completare il gran cast.

Ho sempre avuto un debole per i film di John Huston (indimenticabili quelli in cui ha diretto Bogart)...purtroppo è uno di quei registi finiti ingiustamente nel dimenticatoio...non ha mai smesso di regalare ottimi lavori.
E anche con questo non si smentisce, considerando anche il fatto che vanta un terzetto di attori di tutto rispetto.

E' in assoluto uno dei miei film preferiti,quinidi merita un volto altissimo.In poche parole :LA GRANDE AVVENTURA.Grande storia (Kilpling),grande regia (Huston) e grandissima coppia di protagonisti (Connery e Caine).Sembra che ad interpretarlo dovessero essere Newman e Redford,altra grande accoppiata,ma molto difficilmente avrebbero potuto fare meglio dei 2 britannici.Avventura avvincente e commovente dall'inizio alla fine, nella migliore tradizione del cinema avventuroso,senza straripanti effetti speciali.Una menzione anche a Plummer ed al gurkha Billy Fish! Assolutamente da non perdere,anche se forse ai giovani d'oggi potrà apparire datato.

Un film d'avventura coinvolgente, frizzante, epico, diretto magistralmente da un gigante come Huston e intepretato da un cast di fuori classe come Connery, Caine e Plummer. Fotografia e scenografie favolose, un punto fermo per quanto riguarda il genere avventura.

Gran bel film di Huston.
Da tempo non vedevo un'avventura di questo tipo, con questa strepitosa capacità di divertire e coinvolgere. Una coppia grandissima come quella composta da Cain e Connery che arricchiscono ancora di più un gran film visivamente eccezionale.
Film da recuperare.

Il film di John Huston "L'uomo che volle farsi re" si avviluppa su due ex ufficiali che in un lungo ed estenuante viaggio arriveranno a concretizzare i sogni prefissati.
Ha fatto praticamente storia questa pellicola, apprezzata ancora oggi, ma forse questo clima di estrema esaltazione può essere indubbiamente dimezzato, praticamente nonostante si tratti di un film ben fatto quello di Huston presenta qualche difettuccio.

"L'uomo che volle farsi re" parte sostanzialmente bene, i piani dei due protagonisti e il viaggio sono interessanti, ma il prodotto mostra inesorabilmente qualche punto morto nella narrazione, ne risente il ritmo e prevale alla fine la noia; in pratica la parte centrale non riesce ad essere completamente interessante, mentre il finale un po' per l'azione sicuramente risolleva i ritmi ma in linea di massima la pellicola a Mio avviso non riesce ad incantare e a prendere specie per quella "miscela" costante o quasi di comicità ed avventura alla fine intrisa anche con il dramma!

Prolissità e qualche punto morto, film guardabile, per carità , ma non estremamente armonioso e godibile.

Forse il più fantasioso, il più ricco, il più spettacolare, il più divertente tra i film d’avventura di Huston.
Nell’ultima parte, a incoronazione avvenuta, quando l’azione si stalla nella città dei sacerdoti, quando l’uomo che volle farsi re si ritrova addirittura venerato quale un dìo, quel brio scanzonato del racconto ha qualche momento di serietà. Ma dura un amen: ed ecco il solito fallimento dell’ambizioso uomo hustoniano; ecco il popolo dei sacerdoti ridotto ad orda di selvaggi; ecco il dìo, ritrasformatosi nel venale avventuriero truffatore, perdere tutti i tesori conquistati tranne uno: l’allegro senso dell’amicizia.

E poi un’ultima scena amara, solenne: di tutto l’entusiasmo, di tutta l’irriverenza, di tutta l’audacia, di tutta la gaiezza dei due, infine, cosa resta?
Resta il racconto di uno storpio. Non più che quel cranietto custodito, così barbaramente misero, e tuttavia ancora incoronato.

Splendida avventura...Due ex soldati decidono di conquistare con l'esperienza e la cultura un paese( il Kafiristan ) che è prettamente indietro con gli anni. Coppia perfetta quella di Connery - Caine e con la maestosa regia di un John Huston praticamente esemplare. Meravigliosa la fotografia, splendidi i paesaggi e una gioa per gli occhi tutta la sequenza del viaggio fra le montagne. Questa è avventura!

la regia e' perfetta,paesaggi indimenticabili,ottima la sceneggiatura,protagonisti supersimpaticissimi,una grande avventura con un finale stupendo ed emozionante.

Magnifico film di avventura di John Huston visivamente maestoso e coinvolgente. Perfetta l'accoppiata Connery-Caine.

maestosamente bello.

bellissimo film che definire d'avventura è addirittura riduttivo.

Che coppia connery/cain...

Film indimenticabile.
The Man Who Would Be King è l'opera che meglio rispecchia la visione poetica, sognante e patetica di John Huston. In moltissimi suoi film, ma mai come in questo, il tema dominante è l'amicizia che sopravvive agli enormi dispiaceri della vita.
Sicuramente merito di una coppia perfetta -i fred e ginger inglesi- e la loro straordinaria classe al di sopra di qualsiasi actor's studio. e poi il tema del viaggio, dell'ignoto e della ricerca attraverso i quali si sogna di continuo e si riescono a formare rapporti che poi durano una vita (se non li si sfascia).
Grande trasposizione in film del capolavoro di Kipling, da dvdteca.

Questo film è bellissimo. Connery sempre unico.

"L'uomo che volle farsi re" è un affascinante e coinvolgente film d'avventura, di ottima messa in scena visiva e di grande suggestione.
Connery e Caine rendono al meglio i due simpatici personaggi protagonisti con cui diventa più facile appassionarsi alla vicenda, che riesce a anche toccare temi umani, in una storia di stampo caratteristicamente avventuroso, in cui c'è tempo per divertirsi e rimanere affascinati da culture lontane (benchè inventate forse) che rappresentano motivo di meraviglia, un topos tipico del romanzo d'avventura, ma anche per rappresentare l'uomo nelle sue degradanti manie d'ambizione che possono portare alla rovina, ma dove c'è anche tempo per inneggiare all'amicizia.
John Houston sa virare abilmente i toni della narrazione, ma sa soprattutto lasciare lo spettatore in balia della generosità visiva e spettacolare di grande respiro, uno dei meriti più grandi e ricorrenti del gran cinema d'avventura.
Ottime le location e i personaggi secondari.

Spettacolare film di Huston, con un Connery al meglio

Un vero must.

Eccezionale nella sceneggiatura e nelle interpretazioni.

Uno dei migliori film che abbia mai visto

Una storia interessantissima, un delirio di onnipotenza perfettamente portato sullo schermo, un legame di amicizia di altri tempi, che supera tutto, compresa la morte.
Ogni singolo personaggio è ben portato e la morale è davvero interessante: cos'è più importante il potere che ti dà la ricchezza o il potere e basta?
Cosa si è disposti a sacrificare per ottenerlo?

Film avvnturoso e con dei paesaggi molto belli che racconta della capacità negativa degli uomini di sapersi come se ne presenta l' occasione innalzare e venire adorati e come succede qualcosa ci si ritrova di colpo nella m.....a fino al collo..

Spettacolare film di Huston. Ironico e avvincente è secondo me uno dei migliori film d'avventura di sempre.

Semplicemente meraviglioso, diro' un'eresia se penso che sia persino più appassionante e meno astruso del classico di Kipling?

Magistrale film avventuroso e ironico degli anni '70 del grande John Huston, che difficilmente sbagliava un colpo.
Forse il miglior film interpretato da Sean Connery.