mamma roma regia di Pier Paolo Pasolini Italia 1962
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mamma roma (1962)

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locandina del film MAMMA ROMA

Titolo Originale: MAMMA ROMA

RegiaPier Paolo Pasolini

InterpretiAnna Magnani, Ettore Garofolo, Franco Citti, Silvana Corsini, Luisa Loiano, Luciano Gonini

Durata: h 1.50
NazionalitàItalia 1962
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1962

•  Altri film di Pier Paolo Pasolini

Trama del film Mamma roma

"Mamma Roma" è una prostituta che decide di chiudere col marciapiede, dopo il matrimonio del suo protettore, e dedicarsi al lavoro più sicuro di venditrice di frutta e verdura. Per suo figlio Ettore sogna un buon avvenire, ma lui non solo non la ama e le rimprovera il passato, ma frequenta cattive compagnie...

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Voto Visitatori:   8,73 / 10 (56 voti)8,73Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
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Voti e commenti su Mamma roma, 56 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

AMERICANFREE  @  04/04/2019 21:50:30
   8 / 10
Mio primo film di Pasolini che ho visto con molto interesse e piacere. Grandissima Anna Magnini e in generale tutto il cast che ha recitato molto bene. Consigliato

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/04/2019 12.23.15
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Oskarsson88  @  01/12/2018 02:50:42
   8½ / 10
Veramente un capolavoro di Pasolini, del tentativo di riscatto del proletariato. Film molto poetico che contrappone l'energica Mamma Roma e il malinconico e trasognato figlio Ettore che vaga per le periferie romane. Immagini suggestive, a descrivere il disagio della periferia e la povertà dei suoi quartieri. Che dire, un film che ha fatto storia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2019 11.20.36
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Colibry88  @  25/10/2016 15:00:22
   8½ / 10
Mi sono avvicinato a questo capolavoro con molta prudenza e curiosità. Conoscevo già la grande Anna Magnani ma non vedevo l'ora di "vederla" all'opera. Che dire?! Una straordinaria interprete che resterà - giustamente - insuperata. Il film è molto intenso, commovente e profondamente vero. Opera d'arte di Pasolini.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/10/2016 18.20.33
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Goldust  @  06/11/2015 16:01:26
   7 / 10
A costo di beccarmi qualche insulto dico che Pasolini tecnicamente, come regista, non era un granchè; a livello contenutistico il discorso ovviamente cambia e questa Mamma Roma - trainato da un'immensa Magnani in una delle sue interpretazioni più riuscite - racconta bene il sogno impossibile di scalata sociale della protagonista ed il rapporto indissolubile e quasi morboso che si instaura tra madre e figlio. E' un bello spaccato sull'incomunicabilità dei tempi e sull'educazione alla vita, imbevuta di arte di arrangiarsi e di riferimenti cristiani; ma se dovessi dire che mi ha emozionato mentirei.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/11/2015 19.02.30
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  22/06/2010 10:12:50
   8½ / 10
Mamma Roma è il secondo film di P. P. Pasolini, ad un anno di distanza da Accattone. E, in un certo senso, è l'evoluzione tematica dell'opera prima del regista romano. E' la storia di Mamma Roma, una prostituta affrancata dopo il matrimonio del suo magnaccia, che tenta di ricostruirsi una vita lontana dalla strada e dalle borgate, una vita da piccolo-borghese per lei e per suo figlio sedicenne, Ettore. Una tensione verso una classe sociale che però è lontana anni luce dalla loro, quasi una discesa verso gli inferi, come fanno intuire i versi danteschi recitati in carcere verso la fine del film.
Cos'è per Pasolini infatti questa tensione al cambiamento sociale se non una forzatura, una negazione degli istinti animaleschi che osservava con rimpianto? Un simbolo della perdita di una condizione primitiva che non può portare ad altro se non alla pazzia e alla morte?
Mamma Roma cerca il riscatto. Lo fa proprio attraverso il figlio, bruciando le tappe di una trasformazione forse negata nei principi, perchè Ettore non vuole cambiare, non può, e la storia d'amore impossibile con Bruna è simbolo di questa impossibilità. Attraverso l'affrancamento del figlio, il personaggi di Anna Magnani, intensissima perchè, per volere di Pasolini, lontana dal tipo di interpretazione che aveva caratterizzato la sua carriera (e la scelta della Magnani fu quasi imposta al regista, che ad ogni modo la considerò fallimentare) cerca di affrancarsi dal proprio passato che, come vedremo, la seguirà senza lasciarle scampo. Lo fa però con metodi borgatari, sintomatici della sua vera condizione. Per questo la tragicità del suo sguardo proiettato verso il quartiere in cui credeva avrebbe trovato la felicità bastana, più di mille parole, a descrivere un fallimento, personale ma allo stesso tempo sociale (perchè la colpa e sua, dice in uno dei monologhi/dialoghi più belli del film, come in passato era stata dei suoi genitori e dei genitori dei suoi genitori).

Un film magnetico, questo, molto meno statico di Accattone e non meno tragico, intenso quanto l'interpretazione della protagonista. Non di certo il migliore di Pasolini ma una prova ancora strettamente lagata alla sua visione dei Ragazzi di Vita.
Pier Paolo scelse, per accompagnare alcune scene chiave del film, le musiche di Vivaldi: concerto in do maggiore e concerto in re minore. Una scelta azzeccata visto la natura "popolare" di queste musiche.

9 risposte al commento
Ultima risposta 24/06/2010 10.20.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  19/05/2010 20:55:33
   8½ / 10
"è acqua che passa,è acqua che passa..."

Il secondo film di Pasolini non si discosta dagli ambienti e dalla città di Accattone,nè grossomodo dalle tematiche anche se lo stile è molto più ricercato e simbolico. Alcune scene sono palesemente iconografiche,da quella famosa del figlio/Cris.to morto di Mantegna a quella iniziale del matrimonio/ultima cena.
Il dramma è accompagnato dalle musiche classiche liriche e struggenti di Vivaldi che raggiungono il climax nel toccante finale.
Alla sua presentazione a Venezia,manco a dirlo,l'opera fu denunciata per oltraggio al comune senso del pudore e offese al buon costume. Come se la censura possa allontanare la veridicità e la realtà di una storia raccontata in maniera tanto pietistica dal regista (ispirata per buona parte nel finale ad un fatto di cronaca vera).
Mamma Roma,prostituta,tenta inutilmente di elevarsi dalla sua condizione cogliendo l'occasione del matrimonio del suo protettore, senza comprendere che una mentalità radicata non può fingere di essere qualcos'altro. Si trasforma così in una piccolo borghese per amore del figlio,senza considerare la palese contraddizione tra questa suo nuovo stile di vita e le passate esperienze da prostituta (che userà sempre per amore del figlio). Difatti il passato torna a bussare prepotentemente alla porta,e vuole pure il resto. Cambiare è l'errore più grande di Mamma Roma,errore che si ripercuoterà sulle scelte della persona per lei più importante in maniera drammatica.
Come nel suo Accattone,l'aria che si respira da subito è quella della tragedia annunciata e lo sguardo di Mamma Roma che osserva la sua città con la morte negli occhi è lo sguardo di chi colpevolizza un ambiente che non dà respiro nè scelta.
Una società ancora una volta clamorosamente assente è quella messa sotto accusa da Pasolini.
Tra le scene da ricordare,a parte quelle del finale,ci sono il dialogo tra Mamma Roma e il suo protettore che ha di nuovo bisogno del suo lavoro per i soldi (in cui Citti è sempre bravissimo) e quella del matrimonio burino,celebrato tra i porci ma con palese riferimento all'Ultima Cena.
La Magnani è colossale e pensare che sia lei che Pasolini,pur mantenendo stima reciproca,dichiararono fallimentare questa esperienza...

A Roma,dopo la proiezione del film,Pasolini venne aggredito da alcuni neofascisti che vennero cacciati dagli amici dello scrittore-regista. Una vita vissuta tra le violenze solo per esprimere un pensiero...

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2010 13.53.14
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Ciaby  @  24/12/2008 13:16:36
   9½ / 10
bello...nonostante l'irritante accento incomprensibile del ragazzo, il film è bellissimo e l'attrice protagonista mette i brividi

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/12/2009 16.12.17
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freddy71  @  20/01/2008 10:02:19
   10 / 10
io penso che siamo di fronte ad un capolavoro.....sono pochi i film con questa intensità emotiva....e fedeli alla realtà...

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/10/2010 20.24.18
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