martyrs regia di Pascal Laugier Francia, Canada 2008
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martyrs (2008)

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locandina del film MARTYRS

Titolo Originale: MARTYRS

RegiaPascal Laugier

InterpretiMylène Jampanoï, Morjana El Alaoui, Mike Chute, Hervé Desbois, Juliette Gosselin, Xavier Dolan-Tadros

Durata: h 1.37
NazionalitàFrancia, Canada 2008
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2009

•  Altri film di Pascal Laugier

Trama del film Martyrs

Dopo che per un anno sono state perse le sue tracce, un giorno Lucie viene vista camminare lungo una strada in un evidente stato confusionale. Sul suo corpo non é presente nessun segno di violenza o abuso sessuale e sono molti gli interrogativi su quello che possa essere successo in questo lungo anno. Dopo quindici anni da quella vicenda, Lucie si trova in una casa nel mezzo di una foresta ed impugna un fucile... dopo qualche istante si sentono degli spari, Lucie ha premuto il grilletto ed ucciso un uomo...

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Voto Visitatori:   7,25 / 10 (340 voti)7,25Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Martyrs, 340 opinioni inserite

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testadilatta  @  27/03/2009 14:10:00
   8 / 10
Mmm, non un film per famiglie...
Veramente insostenibile e per questo eccezionale.
E' un film sulle torture dove la trama non esiste ma esistono sequenze girate in maniera perfetta con attrici che quasi sembrano uscire da uno snuff.
Però credo che si prenda troppo sul serio fino ad arrivare al misticismo finale.
Certo il risultato è comunque ottimo ma, per i miei gusti, preferisco la violenza baracconata di Hostel 2.

private_joker  @  27/03/2009 00:12:13
   9 / 10
Un solo aggettivo per definire questo film: devastante. E' in assoluto il film più cattivo, disturbante, crudele, malato, triste e negativo che io abbia mai visto. Un'ora e mezza di calvario fisico e interiore, sia da parte delle due protagoniste, Lucie e Anna, sia da parte di chi guarda. Dopo Alta tensione, Frontiers, A l'interieur (quest'ultimo ancora inedito in Italia), i francesi alzano ulteriormente il tiro. Oltre alle scene di sangue e violenza fisica (che abbondano), questa pellicola mostra anche la sofferenza interiore sia di chi è sopravvissuto all'inferno, sia di chi ci si trova in quel momento. E nessuna traccia di bontà o redenzione, solo carnefici e vittime tout court.

benzo24  @  25/03/2009 12:07:37
   8 / 10
indubbiamente un film molto forte. laugier con saint ange dimostrava un certo talento visivo però non supportato da una adeguata sceneggiatura (il film non aveva storia), qui invece la storia c'è ed è anche molto bella. la protagonista è straordinaria.

Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  24/03/2009 16:21:29
   9 / 10
eppure non consiglierei questo film a nessuno, non dopo averlo rivisto di notte, ad occhi chiusi e mio malgrado, malgrado cercassi disperatamente di dimenticarne l'orrore. Un mio amico dice che sono masochista a cercare film sempre più disturbanti...in effetti cosa cerchiamo noi horrorofili non mi è mai stato chiaro...credo che comunque a questo film la ricerca potrebbe anche fermarsi...l'orrore, quello vero, ha trovato la sua espressione più atroce...mi ha disturbato così solo "Imprint" di Takashi Miike, ovviamente con le dovute differenze di genere e di linguaggio. Ho letto una bella recensione prima di vedere martyr che richiamava Clive Barker ed i suoi Supplizianti ma questo è molto peggio dato il contesto più reale e data la fortissima identificazione che si viene a creare con la martirizzata protagonista.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2009 22.49.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  24/03/2009 14:14:07
   9 / 10
”Martyrs” è un’esperienza brutale,un lavoro che si allontana anni luce dalle rarefatte atmosfere di “Saint Ange”,primo film di Pascal Laugier.Questa volta il regista osa senza mezzi termini,mette in scena una violenza nuda e cruda che non lascia scampo,trascina lo spettatore ove questi non vorrebbe,l’horror non è più un gioco dissacrante,in questo caso demistificato da ogni suo aspetto più accondiscendente o ironico.
Si viene sprofondati in un antro senza luce attraverso una trama che presenta molti snodi sempre perfettamente intrecciati tra loro,gli incastri non presentano forzature clamorose e l’incubo scorre davanti ai nostri occhi radicandosi con forza nel nostro cuore.
Anche il livello tecnico è decisamente elevato,regia e fotografia sono notevoli,eccellente il lavoro svolto sul suono che soprattutto nella seconda parte diventa fondamentale,quasi più delle parole.
L’angoscia sale con il passare dei minuti,gli stati d’animo della protagonista sono quelli che prova lo spettatore,rabbioso in principio,inerme e rassegnato in seguito.Impossibile non immedesimarsi con quello che accade sullo schermo,da qui deriva la vera angoscia, perché Laugier lavora di fino e riesce nell’intento di accomunare la sorte dello spettatore e della sua vittima sacrificale,uniti da una sofferenza fisico-psicologica che non prevede sconti o vie d’uscita.
Incredibile come il film sia avaro di personaggi positivi,tutti abituati ad una violenza atta al raggiungimento di scopi ben precisi o utilizzata come vendicativa catarsi.L’unica che sembra essere estranea ad un mondo simile è Anna,mossa da pietà nei confronti di chi soffre ed unica ad esprimere un sentimento d’amore nei confronti dell’inseparabile amica Lucie ,per questo motivo soggetto ideale per il raggiungimento di ciò che la solita borghesia ipocrita e fintamente perbenista trama.Ciò che si cela dietro al male è infatti quanto di meno terrorizzante si possa immaginare,persone comuni unite da un folle sogno che “giustifica” così le vessazioni mostrate sullo schermo.La soluzione finale personalmente mi ha soddisfatto,molto originale e sicuramente spiazzante.Il sadismo e la follia sono elementi indispensabili per raggiungere un sapere che travalica la percezione comune,mirato ad ottenere risposte a quesiti che l’uomo si pone da sempre.
Difficile elogiare un lavoro simile e non passare per pazzi sanguinari,allo stesso tempo non si può restare indifferenti dinnanzi a “Martyrs”,film perfetto ed equilibrato, capace di riscrivere le regole dell’horror partendo da correnti note,mi vengono in mente l’home invasion o il torture porn,allestendo qualcosa che rasenta una perfezione terrificante e spietata.

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Ultima risposta 21/07/2010 14.08.59
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ragno  @  24/03/2009 02:51:13
   10 / 10
fantastico! e da anni che aspettavo un film del genere! hostel in confronto e una barzelletta,qui c'é tutto....violenza,malattia,speranza,nichilismo,sangue,la fine della fine. da vedere!!

Dom.Marchettini  @  23/03/2009 19:18:44
   10 / 10
Un nuovo Archetipo. Cui la definizione di "horror" va indubbiamente stretta, e che dell'Orrore estremizza e sovverte al contempo tutti i topoi più efficaci. Malata, angosciosa e realmente insopportabile trasfigurazione in poesia del dolore. Tanto più brutale in quanto -apparentemente- follemente insensata nella sua lucida perversione. Annichilimento violento e insieme chirurgico dell'Io/spettatore, senza alcuna possibilità di fuga. Un'opera che disturba e disorienta, scavando un solco rosso sangue di cui rimarrà traccia indelebile, in chiunque abbia la (s)ventura di imbattersi nel martirio -neanche a dirlo- che Pascal Laugier allestisce in modo crudelmente magistrale durante i novantacinque minuti della pellicola. Il francese mette in scena un'efferata antologia della sofferenza. Uno strumento di supplizio visivo -e non solo- perfettamente oleato e tecnicamente ineccepibile in ogni suo acuminato segmento. Un meccanismo efferato che colpisce incredibilmente duro, per poi trascendere repentino in delirante teologia del dolore. Metafisica dello splatter. Manuale di tortura postmoderna asettico, asciutto, spaventoso e freddo come un cancro. La sublimazione del "terrore" su celluloide, insomma. Di cui il film è essenza intima e stato dell'arte, misto a molto, molto altro. Cinema da subire, in un'apnea priva di qualsiasi catarsi che ne stemperi la tensione. Un'esperienza che ci proietta senza pietà nelle peggiori fobìe ancestrali dell'animo umano, e lì ci lascia, al buio, per un bel pò. Che disarma, sgomenta e volontariamente svuota di senso qualsivoglia velleità moralizzante/banalizzante nel critichino di turno. Pietra miliare pressochè indiscutibile che ridisegna gli standard di genere, ridimensionando in modo obiettivo e definitivo tutto ciò che, da "Il Silenzio degli innocenti" ai vari "Saw" e "Hostel", passando per "Se7en" e compagnia squartando, ha fatto gridare al miracolo i più e meno competenti cultori di Cinema "de paura".

15 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2013 18.32.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  23/03/2009 15:18:15
   9 / 10
Ragazzi dimenticatevi di Saw, Hostel e *******te varie. Martyrs è probabilmente il film più sconvolgente che io abbia mai visto e non solo per la violenza inaudita di molte scene, la cosa che più spaventa è la perdita completa di tutte le speranze, le possibilità e le illusioni.
Lo spettatore è vittima come le protagoniste. Il film è un cerchio che si chiude, uno spartiacque per il genere. La violenza non è gratuita e senza senso, qui viene raccontata una storia tragica in maniera completamente diversa rispetto a quello che siamo abituati a vedere oggi.
Certo, ci sono delle pecche nella sceneggiatura e mi riferisco al finale che risulta troppo sbrigativo ad una prima visione. Comunque il film del bravissimo e coraggioso Pascal Laugier resta un capolavoro, la prima ora la si vive quasi in apnea. Applausi per Morjana Alaoui e Mylène Jampanoï, molto molto brave. Fotografia, atmosfera ed effetti sonori assolutamente perfetti.
Cercate di guardarlo in originale, dato che molto probabilmente se uscirà in Italia sarà censurato dalla testa ai piedi. E prima di vederlo dovete sapere a cosa andate in contro, questo film è un incubo.

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marfsime  @  18/03/2009 13:57:05
   9 / 10
Inutile dilungarsi su questo film visti gli ottimi commenti già scritti su Martyrs. Posso solo dire che è un film al limite dello sconvolgente..follia..sadismo..violenza..sangue..tutto portato allo stremo per impressionare (e vi riesce) lo spettatore. Magari la sceneggiatura ha più di qualche buco e concordo (ma solo in parte) su un finale che lascia un po' interdetti (sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio)..ma non si può negare che se l'intento del regista era quello di shockkare lo spettatore bè..ci è riuscito perfettamente. Non do il 10 pieno proprio per le motivazioni quì sopra riportate altrimenti non avrei avuto indugi..certo che è uno dei migliori horror che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni.

Simmetria84  @  15/03/2009 14:50:20
   1 / 10
La pornografia della violenza e il patetico tentativo di giustificarla nel martirio. Uno splatter raccapricciante che con presunzione e pretensione crede di aver detto qualcosa di nuovo.

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Ultima risposta 19/06/2009 16.35.03
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minù  @  12/03/2009 13:41:40
   9 / 10
bellissimo film, bellissime (e bravissime) protagoniste ottima colonna sonora e regia.....si erge da tutta la massa di film horror e , pur con qualche inevitabile ma necessario effetto deja vu, segna una svolta nel genere .finalmente.
9 pieno.

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  11/03/2009 19:08:14
   9½ / 10
Un film che ti attanaglia fin dalla prima scena e che senza lasciarti per un solo istante ti trascina con se verso un inferno dal quale non si scappa. E' un crescendo di disperazione, di violenza e ferocia inaudite che speri vengano compensate anche solo da un piccolo barlume di speranza che non arriverà mai. Ed è proprio quest'ottica pessimistica e spietata, priva di qualsiasi tipo di salvezza che rende Martyrs un vero e proprio film horror. Un orrore costitutito non solo da splendide apparizioni in puro stile orientale o da atroci torture tipiche di questa florida new wave d'orrore francese, ma un orrore psicologico che ti entra dentro e al quale, come nel peggiore dei tuoi incubi, non puoi reagire e sei costretto a subire. Ed è per questo che non si può accostare la violenza di Martyrs a quella dei recenti torture porn come Hostel e simili dove la violenza è innocua, immotivata e fine a se stessa.
Come è già stato detto, Martyrs è un vero e proprio punto di svolta del cinema dell'orrore, una di quelle pietre miliari che faranno sentitre il proprio eco per parecchi anni ancora e che dovesse piacere o meno, sarà un'esperienza difficile da dimenticare, così come il volto dallo sguardo spento di Morjana Alaoui. Per concludere, un paluso a Laugier nella speranza che non si lasci abbindolare dai produttori americani (che già lo vogliono come regista del remake di Hellraiser) e alle due straordinarie attrici protagoniste; ce ne vuole di coraggio per farsi maltrattare in quel modo.
Semplicemente Bellissimo.


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Ultima risposta 19/06/2009 15.06.04
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Kesson  @  11/03/2009 01:45:18
   7½ / 10
"Martyrs" è un film che va metabolizzato prima di poter essere giudicato. Sicuramente ci troviamo di fronte ad un ottimo film, girato in maniera impeccabile e che riesce a creare una tensione emotiva e visiva crescente e disturbante. Il film racchiude in se alcune delle tematiche trattate negli ultimi anni nel genere horror, creando però spunti e risvolti originali nella trama.
Originale risulta essere anche l'epilogo finale, che da un senso alla pellicola e al suo titolo, rimanendo però incollato alla sua cattiveria di fondo.
Forse un limite della pellicola risiede proprio nel volere esser troppo esplicativa, quando l'aver lasciato qualcosina all'interpretazione dello spettatore stesso, avrebbe donato all'anima del film una maggiore cupezza.

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Ultima risposta 14/07/2009 05.02.29
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Invia una mail all'autore del commento click  @  11/03/2009 00:05:22
   7½ / 10
Sono indeciso sulla valutazione di questo film. La prima ora è un'ottima fotocopia degli ultimi torture porn e la mezzora finale una (comunque ben realizzata) presuntuosa dichiarazione di superiorità rispetto a tutti gli altri film del filone, oppure la prima parte è un'ottima e cruda attesa per una mezzora finale in cui l'horror malato degli ultimi anni acquista finalmente un significato concreto e per certi versi accettabile? Ancora non lo so. Quello di cui mi rendo conto però è che c'è un racconto dietro a tanta violenza, un impegno nel voler fare la differenza, oltre che nelle immagini, nei contenuti, e questo fa piacere. Se ci aggiungiamo l'attenzione veramente maniacale per il dettaglio tecnico, come ad esempio un utilizzo stupendo del trucco, della fotografia e soprattutto del sonoro ( tra lacerazioni e rasoiate ad un certo punto mi dava fastidio persino il rumore del cucchiaio tra i denti) ne risulta che qualunque fosse l'intento del regista, martyrs è un gran bel film. Non credo che sia tra i film del secolo perchè, nonostante la creatività, la storia comunque si muove su terreni già calpestati, martyrs fa indubbiamente la sua figura.

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Ultima risposta 11/03/2009 14.53.31
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  10/03/2009 18:22:40
   9 / 10
Non è tanto la violenza rappresentata che rende così sconvolgente questo film. Siamo abituati a vedere anche di peggio e il buon Laugier decide, proprio in quello che avrebbe potuto essere il momento più atroce (da un punto di vista meramente "fisico") del film, di spostare la macchina da presa sul volto della protagonista e di lasciare l' orrore fuori campo. Mai scelta fu più azzeccata, perchè il dolore insostenibile che deforma i lineamenti di Morjana Alaoui resterà nei miei incubi per il prossimo ventennio.
Quello che rende realmente estremo e agghiacciante Martyrs è la condizione di arrendevolezza e sottomissione in cui lo spettatore è costretto a subire la visione del film, condizione che vivono anche le

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER protagoniste del film. Questo porta a un' identificazione totale e dolorosa con i corpi e le anime torturati, un' identificazione priva di qualunque catarsi e per questo ancora più angosciante e soffocante.
Martyrs è forse il film dell' orrore definitivo, in grado di compiere una vera e propria rivoluzione all' interno di un genere. Non c'è scampo, non c'è un barlume di speranza, nessuno spazio per un sorriso o un ammiccamento ironico. E' carne, sangue, sofferenza e paura. Dopo Martyrs, l' horror può solo morire o rigenerarsi nel suo solco.

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Ultima risposta 12/03/2009 11.46.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  05/03/2009 10:47:49
   10 / 10
dopo un anno di attesa mi trovo a commentare il 'mostro' di laugier, il film che più mi ha fatto stare in pena per le sue sorti, fin da quando la parola censura aveva inziato a circolare insistentemente abbinata al titolo del film.
ho qualche difficoltà a trovare le parole per descriverlo, ed i motivi sono diversi. uno è che non credo di aver ancora assorbito la visione. fermi immagine di martyrs continuano a pararmisi come flash davanti agli occhi, ed è un paio di notti che, quando mi alzo per bere, i primi piani sui volti disperati di anna e lucie sono la prima cosa che la parte del mio cervello non intorpidita dal sonno mette a fuoco.
un altro dei motivi è che penso di essermi trovato di fronte ad un punto di svolta, ad uno di quei paletti che il cinema horror piazza, al ritmo di un paio al decennio, e nei cui confronti tutta la produzione futura sarà costretta a misurarsi ('...un film a là martyrs'). perchè di film così malleabili e mutaforma non so se ne ho mai visti. ogni volta che cercavo di inquadrarlo razionalmente in un genere venivo puntualmente smentito. martyrs prende in prestito elementi del j-horror, dell'home invasion, della new wave francese fino a diventare nel finale un dramma esistenziale paurosamente vicino all'arthouse, ma nonostante questo non ha una singola forzatura, cambia tono con naturalezza e ti assorbe per tutta la sua durata.
l'ultimo motivo per cui è difficile valutare la pellicola è che questo non è propriamente uno di quei film che ti gusti. martyrs è come una malattia, un film figlio di un periodo di profonda depressione del regista, e come una malattia non lo controlli: ce l'hai addosso e basta, e fino a quando non avrà fatto il suo corso non puoi liberartene. non ti diverti a vederlo, lo subisci, ti prende ti scuote e ti lascia a fine visione chiedendoti cosa sia quell'autotreno che sembra esserti appena passato sopra.
il film è poi strepitoso nel comparto tecnico, con una bellissima (e centellinata) colonna sonora, una fotografia che caratterizza in maniera diversa ognuno dei 3 diversi tronconi principali del film, e una regia capace di attorcigliarti lo stomaco e poi scioglierti per la poeticità di alcune riprese.
da inchino la bravura e il talento delle attrici che interpretano anna e lucie (la jampanoi è anche di una bellezza sconvolgente, guardatevi qualche foto in rete in cui non sia coperta di sangue come nel film).
da tenere presente che ovunque l'abbiano proiettato alcune persone hanno abbandonato la sala sentendosi fisicamente male, se quindi volete lanciarvi in quest'avventura sappiate che martyrs non è bassa macelleria, è qualcosa che ti strazia e lascia cicatrici indelebili dopo averlo visto.
ma è lo stesso un capolavoro, per quanto mi riguarda.

30 risposte al commento
Ultima risposta 05/07/2010 16.56.59
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  03/11/2008 09:37:04
   7 / 10
lMartyrs sono due o tre film insieme; le protagoniste iniziano un film violento e vendicativo per poi passare a tutte le fasi del terrore psicologico, fisico e torturatore.
Il regista ci conduce in un cammino di spine e ci induce ad identificarci: con le ragazze o con gli altri?
Un film che suscita polemica ma che nel suo intento Martyrs è provocatore, violento, angosciante.
Forse tutta la parte del martirio poteva essere ridotta, a mio avviso è troppo lunga e lenta.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  29/10/2008 15:16:27
   6 / 10
Fino a (vedi spoiler) era un quasi capolavoro: 9, 9 e mezzo. Peccato che poi tutto si riduca a un già visto: la parte finale con spiegazione è poi quasi irritante. Un vero peccato.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  29/10/2008 11:49:09
   7 / 10
A fine proiezione l'idea era quella di stroncarlo: troppo bella la prima parte quanto pretenziosa e oggettivamente pessima la seconda...ma con il passare dei minuti ti accorgi che Martyrs è un horror insolito, un film che cresce lentamente sotto pelle, inquietante ed estremo con sequenze e situazioni davvero ai limtiti della sopportazione, e questo ovviamente gioca a suo favore perchè oggi come oggi le pellicole capaci di regalare certe sensazioni sono davvero poche.

Come detto dal buon Michele nel commento al piano di sotto, Martyrs è un prodotto tutt'altro che originale: le suggestioni iniziali richiamano in più di un'occasione l'ondata di cinema horror proveniente dall'oriente, ma il risultato è straordinario senza nemmeno un pizzico di effetto deja vù...più violenza, più sangue, perverso nella giusta misura senza mai risultare inutilmente gratuito con due protagoniste immense nell'impersonare un travaglio interiore davvero ai limiti. Impressionante poi la regia di Laugier, con almeno un paio di scene da incorniciare (vedi il primo ingresso nella casa o i molteplici riflessi mentali di Lucie), accompagnati da un lavoro di meke-up assolutamente perfetto.

Questo ovviamente è un film che andrebbe analizzato con una recensione molto più dettagliata, ma per evitare spoiler riduco al minimo...passata la prima ora Laugier potrebbe semplicemente concludere realizzando un piccolo capolavoro di genere, ma il regista ha altro in mente e questo poco giova alla causa: non cito l'idea letteralmente fotocopiata in fase di sceneggiatura, ma riduco la mia critica a un problema comune a tutto l'horror contemporaneo, ovvero l'ecceso nel voler mostrare, tipico di pellicole come Saw ma inutile quando in mano hai già un'ora di filmato pressochè perfetto, in cui tutto il resto diventa inutile e quasi patologico.

Sul finale il film degenera nel mistico con un trattato sui martiri davvero ai limiti dell'irritante, tramutando di fatto un potenziale capolavoro in un buon prodotto di genere, inquietante ma troppo derivativo e inconcludente. Nonostante questo rimane un film molto particolare, di quelli che nonostante i difetti e le evitabili cadute di tono non riesci a comunque a stroncare.

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Ultima risposta 29/10/2008 12.39.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  29/10/2008 10:35:42
   7 / 10
Il chiaro intento di Martyrs è quello di sconvolgere lo spettatore e lo si capisce sin dai primi fotogrammi quando la tensione parte subito a mille e i titoli di testa non sono ancora scorsi.
E questa non diminuisce durante tutto il film, alternando scene che sono un vero e proprio pugno nello stomaco (molti spettatori se ne sono andati durante la proiezione, e questo per un horror estremo è sempre un bene) ad altre di suspance decisamente ben realizzate.

Il film può essere tranquillamente diviso in due parti, unite tra loro da un intermezzo drammatico che trasforma la tensione in empatia.
Laugier sotto un certo punto di vista crea un horror atipico, unendo due temi cari agli horror odierni (esattamente riconducibili a due film che non citerò per non rovinare la sorpresa). Quanto questo sia originale e quanto invece sia troppo un "copia/incolla" può essere motivo di discussione.

Ad ogni modo, il film colpisce nel segno e riesce ad impressionare, è un vero peccato per quei cinque maledetti minuti finali che tolgono almeno un punto all'intero lavoro.

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Ultima risposta 19/06/2009 14.28.14
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Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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