mr. crocodile dundee 2 (1988)

Persa la novità sul personaggio ed annesso scontro con la cultura yankee rimane solo la simpatia del protagonista a tenere in piedi la baracca; basta per considerarla una continuazione accettabile, comunque dura troppo (come il primo d'altronde) e dato che la sceneggiatura ha ben poco da offrire si poteva tranquillamente accorciare. Bellina la soundtrack.

Perde molto rispetto al capostipite perchè in fondo è lo stesso film a fattori invertiti. Le gag che funzionano sono veramente poche ed il divertimento limitato. Commercialmente anche il sequel fu un ottimo successo, cavalcando l'onda lunga del primo Crocodile Dundee, scelta se non altro, sempre dal punto di vista commerciale, molto indovinata.

Dato che il primo capitolo aveva avuto successo hanno fatto il sequel. Anche questo carino, ma inferiore al primo capitolo. Guardabile!!!

Carino.

E' un discreto sequel...gli elementi divertenti non mancano e gli attori sono ancora forti!
Purtroppo è pur sempre il secondo episodio di un filmetto...

Scialbo e risaputo seguito con situazioni già viste nel film precedente. Comunque non mi aspettavo granchè. Noioso e ripetitivo.

Classico esempio di sequel imbastito in tutta fretta per sfruttare l'onda del successo del primo episodio.
Non possiede nè il brio nè la scorrevolezza dell'originale,sebbene i due protagonisti non se la cavino neanchè tanto male.

Solito sequel messo su in fretta per sfruttare il successo del suo mediocre precedente. Un gradino sotto, quasi come sempre. Anche qui si ridacchia e nemmeno tanto.

carino

Sequel insipido che ha poco da dire se non un paio di scene ben riuscite.
Un po' poco a mio avviso.
La formula era già stata ben sfruttata la prima volta, ma sull'onda del successo il sequel era inevitabile ahimè.
Dimenticabile.

All'altezza del primo e per certi versi forse anche più divertente.
Da vedere assolutamente.

bellissimo come il primo

Ecco un raro esempio di un seguito non inferiore al primo film. Il regista Cornell riesce ad essere altrettanto efficace di Faiman nel confezionare il film disegnato come un sarto su Hogan, che ha magistralmente creato il suo Crocodile Dundee.

Molto belle ed altrettanto interessanti le due parti, quella di New York e quella dell’Australia, anche se l’intento del regista era chiaramente quello di rendere più memorabile la seconda parte. Un appunto che si può fare è che le riprese nella savana sono piuttosto lente ed anche l’azione è molto rallentata. Geniali e numerosi però sono i trucchi per mettere fuori combattimento i nemici.

Niente di diverso da dire rispetto al primo film, Hogan è perfettamente a suo agio nel ruolo e la Kozlowski fa da spalla perfetta al marito (si sono sposati nel 1990). Ugarry (Rico) e Fernandez (Miguel) svolgono il loro ruolo di cattivi senza infamia e senza lode. Inutili gli altri.

Anche in questo film c’è una frase molto famosa:

SPOILER

Sempre simpatico e divertente Mick Dundee, ma l'impatto travolgente della prima avventura non è più lo stesso.
Comunque lo si guarda volentieri.

Un sequel all'altezza, o quasi, del suo predecessore con una sceneggiatura che riesce a non ripetere le stesse trovate del primo, mantenendo comunque un certo grado di originalità. Forse il livello di comicità che si registra in questo secondo capitolo è un gradino più basso rispetto a quello apprezzato nel primo.
Ancora mitico Paul Hogan!

Davvero un buon sequel, addirittura migliore rispetto al predecessore.

Qui infatti si dà più spessore al tutto col fatto di voler rappresentare un Dundee civilizzato, alle prese con le faccende della metropoli e con la sottotrama dei malavitosi e del rapimento della bella giornalista interpretata dalla Kozlowski.

Miglior regia, miglior sceneggiatura, più scene divertenti, sempre bravo Paul Hogan.

Da vedere.

INFERIORE COME OGNI SEGUITO RISPETTO AL PRIMO.. PERò NEL COMPLESSO NON MALACCIO

Sequel sciapetto del divertente "Mr. Crocodile Dundee" sostanzialmente privo sia di idee che di charme, salvo che per una scena cult: in una bettola di quart'ordine, un punk si pone tra Mr. Crocodile Dundee e l'uscita dicendogli: "Tu credi che uscirai di qui con quella giacca addosso?" Al che Dundee estrae un coltello e lo lancia contro la cresta dell'improvvido punk, prendendola esattamente nel mezzo. Sotto lo sguardo attonito del punk, Dundee esclama quindi: "Io sono un ottimista."

il primo aveva una marcia in + questo seguito ovviamente si rifà al precedente sotto tanti aspetti ma come secondo film della serie si fa valere alla grande!

Più action e meno humor per questo sequel un pò floscio rispetto al primo con minor situazioni divertenti. La scna migliore è quella in cui Dundee e LeRoy (si chiama e si scrive così?) vanno a cercare man forte e trovano quella mezza gang.

alcune cose non sorprendono piu e la trama sembra un po forzata per sostenere ancora una storia di cui se ne poteva fare a meno!
dopo diventa un classico film uomo-salva la tua donna dai cattivi!
carino

Degno seguito ..all’altezza del primo della serie.
Il secondo capitolo risulta caratterizzato da una maggiore predilezione verso l’aspetto avventuroso, anche qui con una duplice ambientazione, ma questa volta al contrario, dapprima nella caotica New York e poi nelle immense distese aride dell’Australia.
Il ritmo serrato, scene ironiche e paradossali, dialoghi divertenti (soprattutto nella prima parte tra Dundee e l’autista di colore), rendono questo seguito assolutamente all’altezza del precedente, pur se più lungo nella sua durata (quasi due ore) ..molto belle le ambientazioni che si svolgono nella lontana Australia, sicuramente ricche di fascino.
Molto divertenti i due aborigeni che aiuteranno il protagonista nella lotta contro i narcotrafficanti, ma in realtà ogni cosa viene ben studiata (come la caratterizzazione dei diversi personaggi che ruotano nel racconto) e risulta nel complesso assolutamente gradevole ..e poi il finale, pur se scontato, risulta davvero buono, con un colpo di scena ad effetto.
Come sempre positiva la rodata coppia d’attori Hogan-Kozlowski ..buona la regia di John Cornell.
Una commedia avventurosa gradevole, all’altezza delle aspettative ..da vedere!

non ai livelli dello srtaripante primo episodio della saga ma cmq molto godibile. PAUL HOGAN E'UNO DEI MIEI MITI

sebbene ci sia più azione che nel primo, erano più divertenti i momenti in cui mick si adattava alla caotica vita di new york

Sullo stesso livello del primo con nuove trovate non banali.