Il film racconta quella che potrebbe essere una comune giornata in un tribunale italiano, incentrata su un caso che nell'ambiente ha dell'ordinario. L'udienza vede un rapinatore e un benzinaio derubato, che trovandosi nel bel mezzo della rapina ha sparato all'altro giovane complice in fuga, uccidendolo. Dentro quell'aula ci sono i due imputati, un giudice, gli avvocati, la giuria, vengono fatti interrogatori, dimostrate prove, ascoltai i testimoni; insomma, un giorno di normale amministrazione. In quel palazzo di giustizia, però, fuori nei corridoi ad attendere la sentenza c'è anche una giovane madre, Angelina (Daphne Scoccia), con la sua bimba di 7 anni, Luce (Bianca Leonardi), ovvero la famiglia del rapinatore scampato alla morte; dall'altra parte della parete, invece, c'è una ragazza adolescente, Domenica (Sara Short), la figlia del benzinaio. In un angolo un uomo accusato di furto, dall'altro uno al quale viene imputato l'eccesso di legittima difesa, nel mezzo un giovane deceduto. Su che piatto della bilancia penderà la giustizia?
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PALAZZO DI GIUSTIZIA
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