parenti, amici e tanti guai (1989)

Me lo ricordo sempre con immenso piacere!

Vero è che una commedia corale come questa di solito richiede un po' più di spazio per sviscerare ed affrontare le tematiche e le vicende che vivono i vari personaggi, ma le due ore di durata mi sono sembrate un po' eccessive e in alcuni punti, complice un ritmo non sempre elevato, rischia di essere invalidante per chi guarda.
Nel complesso però, PARENTHOOD ha alcuni punti a favore che gli consentono di arrivare alla sufficienza in maniera abbastanza agevole. Primo fra tutti è il nutrito cast di nomi noti che si cala bene nella parte e offre svariati punti di riflessione e di interesse, poi la regia di Howard mi è sembrata ben calibrata tra humor e toni seri e in ultimo la sceneggiatura appare solida e costruita con dialoghi e caratterizzazioni di discreta fattura.
Alla fine dei conti, PARENTI, AMICI E TANTI GUAI, a dispetto del ridicolo titolo italiano, si mantiene su livelli decenti assicurando una visione gradevole.

Anche se vagamente ricorda le soluzioni corali della commedia Hollywoodiana moderna, PARENTHOOD rappresenta un prodotto innocuo tra una miriade di suoi simili, volendo anche migliori, che sfrutta la popolarità di volti celebri ed è confezionato nella sua totale leggerezza senza alcuna pretesa di approfondimento narrativo e col solo intento di intrattenere il pubblico parlando dei buoni valori della famiglia ed elogiando quel modo di vivere amorevole e un po' bambinesco. Insomma, il film di Ron Howard diverte e si diverte in modo un po' superficiale, con una descrizione del nucleo familiare medio-borghese americano poco convincente.

Una commedia corale d'autore con un ricchissimo cast che ne eleva il valore di mezzo punto...altrimenti sarebbe una specie di americanata moralista e leggermente noiosa viste le quasi due ore di durata!
Però non mi è dispiaciuta affatto perché qualche risata me la sono fatta e le componenti psicologiche in gioco non sono poi male anche se alla fine è sempre la solita minestra, questa volta riscaldata da Ron Howard ossia un regista tanto sopravalutato quanto brutto (che come non bastasse fa fare un cammeo al suo ancor più cesso fratello)...
Inutile parlare del cast perché ci vorrebbe un'ora però la vittoria va alle donne questa volta con una grandissima Dianne Wiest e una altrettanto buona performance di Mary Steenburgen...bello poi vedere un giovanissimo e poco riconoscibile Joaquin Phoenix pippaiolo, la bambina futura attrice in "Piccola peste ritorna a far danni" qui nella parte del piccolo genio e poi ancora Keanu Reeves in stile gioventù bruciata che fa coppia con la inguardabile Martha Plimpton de "I Goonies"!
Non sarà una commedia imperdibile ma solo per i nomi citati merita un'occhiata...se poi ci mettiamo un certo impegno nella sceneggiatura e qualche buona gag ne esce un ritratto famigliare di discreta qualità!

Una commedia insolita, che contrariamente a quanto si possa pensare non ha come scopo il suscitare ilarità allo spettatore, ma che anzi fornisce spesso spunti di riflessione sui casi della vita.


Il finale è decisamente troppo smielato e zuccheroso.....il regista poteva evitare. Si merita comunque la sufficienza piena e qualcosa in più.

Rvisto per la seconda volta ha guadagnato qualche punto in più. Decisamente un bel film questo che alterna momenti di riflessione e scene esilaranti. Perfettamente in parte i protagonisti fra cui spicca il grande Steve Martin. Ma tutto il cast si comporta egregiamente. Mi ha colpito molto riguardandolo. Esilarante la scena in macchina fra Steve Martin "un pò stressato e teso" e la moglie che cerca di rilassarlo... Troppo forte. E poi la battuta citata sotto da Angel Heart e altre mille sarebbero da citare, anche la scena iniziale spettacolare. Una sola parola. Bello, adoro questo tipo di commedie. Voto 7,5.

Sincero ritratto generazionale ben equilibrato tra dramma e commedia. Come da regola, qualche eccesso (neanche tanto fastidioso) di melassa qua e là è inevitabile; tolto questo, rimane un affresco di famiglia toccante e divertente grazie all'intelligente intreccio delle storie (ordinarie ma autentiche) e al vasto gruppo di attori protagonisti, tutti bravissimi (in particolare il mitico Martin, un Keanu Reeves esilarante e frichettone come non mai, e un giovanissimo Joaquin "Leaf" Phoenix alle prese con la pubertà).
Un film corale che ho sempre trovato delizioso, davvero non mi spiego il perchè di una media così bassa.


Festa di compleanno del figlio di Martin a tematica cowboy.
Martin (verso tutti i bambini, scazzàtissimi): su andate a divertirvi tra un minuto ci saranno hamburger e hot dog per tutti!
Bambini tra di loro: andiamo invece a vedere come cagà il cavallo!

Ritratto corale di una famiglia americana firmato Ron Howard. Spesso arguto e pungente nel descrivere uno spaccato sociale in cui sarebbe facile identificarsi, ma troppo spesso anche patetico e codardamente consolatorio. Resta un buon film d'attori con qualche momento divertente, ma nulla più.

bhè, alla fine si può guardare, finale troppo banalotto!

Bravissimo Martin come al solito!!!

Ma questo non riesce a salvare un filmucchio furbastro che, dietro a un'impronta new age e pseudo-progressista, inneggia alla solita famiglia e ai suoi sacri, presunti valori!

Se lo avessero trasmesso a quella pacchianata ingloriosa del Family Day chissà....forse anche la Santa Romana Ecclesia avrebbe applaudito!.....visto che è questo, a quanto pare, il nuovo metodo usato dalle alte gerarchie cattoliche per avvicinare i giovani alle sue obsolete e liberticide tesi!

"Famiglia istituzione sacra della società"...
...ma chi ca.zzo lo dice??

Ron Howard ci racconta le problematiche dovute ad una famiglia numerosa che comprende anziani e neonati; tra battibecchi, incomprensioni e solidarietà. Peccato che questa commedia dall'idea banalotta ma potenzialmente divertente non susciti risate nè commozione, nemmeno gli attori sembrano al loro meglio. Un film che ho trovato piuttosto noioso; tranquillamente evitabile.

Film simpatico che tra l' altro quando uscì negli States ebbe un buon successo.
Divertente il fatto che Reeves e la Plimpton si facciano lo foto. Ieri la macchina fotografia, oggi i cellulari (ma non dovrebbero servire per telefonare e comunicare?). Sic!

Ho visto questo film solo perchè è firmato Ron Howard ma a parer mio è deludente. Espone problemi abbastanza reali di una tipica famiglia americana, ma in modo confusionario e a tratti anche volgare.