polpette (1979)

Caspita, convinto di averlo votato! Come già scritto è l' esordio cinematografico per il trio Reitman, Murray e Ramis nonche il loro primo successo insieme.
Niente di eccezionale e magari il film è un po datato. Si tratta di una simpatica commedia campeggistica con il buon Bill a fare da trascinatore. Abbastanza godibile.

Certo non sarà una commedia irresistibile ma capisco perché negli U.S.A. è considerato un cult...personalmente mi ha fatto fare qualche sorriso e nulla di più però ha un fascino particolare, saranno le location alla "Venerdì 13" o le trovate goliardiche che verranno riprese in decine di altri film-clone...
Il film ha poi il valore aggiunto di essere l'esordio, o quasi, di due importanti nomi della commedia americana anni 80 e 90 ossia il regista Ivan Reitman e Bill Murray oltre che Harold Ramis in veste di sceneggiatore...è praticamente la prova generale che precede un decennio di commedie, tra cui il mitico "Ghostbusters", che vedono collaborazioni tra i tre.
E' per l'appunto Murray che rende il film meritevole di una visione...qui davvero in gran forma che ci regala un'interpretazione ricca di verve e che rasenta a volte l'improvvisazione; io non sono un grande estimatore di questo attore ma devo ammettere che senza di lui questo film non avrebbe motivo di esistere!
La storia di amicizia tra il ragazzino timido e il capo istruttori è carina ma mai eccessivamente patetica, qualche gag risulta davvero simpatica anche se purtroppo la sceneggiatura è un colabrodo e ci sono troppe cose scontate...come la storia d'amore o l'olimpiade finale.
Se si guarda con la mente verso i più famosi "Porky's" o "Animal House" si rimarrà di certo delusi perché manca delle nudità e trashate (nonstante la presenza di un paio di belle figliole) del primo ed anche delle grandi gag ed interpretazioni del secondo.
Una commedia leggera per una serata estiva che ricordi l'adolescenza, senza impegno ma solo di nostalgia.

Simpatica commedia estiva con un Bill Murray mattatore, qui al suo primo ruolo da protagonista. Da evitare tutti i seguiti.