quella casa nel bosco (2011)

Appetitosa sin dall'antefatto "Quella casa nel bosco" è pellicola costruita con intelligenza e amore verso il genere,nell'apprezzabile intenzione di utilizzare il logoro stereotipo per aprire nuovi scenari che esulino dalla solita demente combriccola in vacanza e vittima di qualche mostro o maniaco.
Ed è quello che alla fine ci si trova a vedere,alla faccia di una partenza professionale ma di maniera e poco emozionante ,con cinque giovani ambasciatori delle categorie classiche dei teen-horror alle prese con il soprannaturale guarda caso destato in modo maldestro.La disinvolta sceneggiatura scherza e si fa beffe dei clichè,infila nel dramma degli inserti sui quali è meglio tacere onde evitare disdicevoli spoiler,aumentando in questo modo la curiosità in attesa di chiarimenti che non tarderanno ad arrivare in una seconda parte in cui il debuttante Drew Goddard si (e ci) esalta.Si passa dalla curiosità sfrenata a un bel teatrino degli orrori pieno zeppo di citazioni che prendono proprio linfa vitale da più o meno celebri pellicole e icone horror.Tra l'altro già nella più scontata introduzione gli omaggi abbondano,la baraonda finale esalta questa tendenza forse eccedendo in alcuni punti senza però mai oltrepassare i limiti.
Non mi ha troppo convinto l'epilogo vero e proprio con la presenza di un mito della fantascienza horror ,più fiacco dopo un così creativo party al sangue.Goddard infatti perde la spigliatezza narrativo-visiva mostrata in precedenza anche se la chiusa è comunque pregevole.Pur non essendo quel capolavoro da molti osannato "Quella casa nel bosco" spicca in un genere che per tradizione si autocannibalizza mostrando però sempre meno originalità e inventiva.Qualità che non mancano a questa pellicola che disloca il già visto in una dimensione parallela in cui le banalità vengono ravvivate in modo giocoso.