rampage: capital punishment (2014)

A mio avviso uno dei più riusciti di Boll, regista che aveva inizialmente (dopo due film poco più che amatoriali girati in Germania) fallito tutte le migliori occasioni di apparire al grande pubblico attraverso una serie di fallimentari trasposizioni da videogiochi in cui aveva a disposizione anche buoni budget. Di queste si salva solo il riuscitissimo "Postal".
Solo dopo essere diventato l'uomo più odiato dal novanta per cento dei nerd del mondo ha iniziato a realizzare film decisamente più interessanti, ma la sua carriera precedente è il motivo per cui ancora oggi molti lo disprezzano (senza nemmeno conoscere la metà della sua filmografia).
"Rampage: Capital Punishment" è sicuramente il più memorabile della trilogia dei "Rampage" (nonché uno dei migliori film dello stesso Boll), contiene alcune scene e dialoghi molto interessanti e la critica espressa nel primo film diviene qui più esplicita, senza però esserlo troppo come nel pur buono "Assalto a Wall Street".
Brendan Fletcher è qui più cattivo ed espressivo rispetto al capitolo precedente, e in generale il film sembra essere nel complesso decisamente più consapevole di sé.

Dopo averlo insultato in tutti i modi possibili (e devo ancora perdonargli di avermi rovinato, con la sua nefandezza, quel gran videogioco di "Alone in The Dark"), mi tocca ammettere che, dopo le ultime visioni di "Stoic" e "Rampage", Boll sta diventando uno dei miei registi preferiti e di certo non lo avrei mai pensato.
Questo film lo si può descrivere come il sequel del primo "Rampage", ma da cui si discosta per un minor quantitativo di azione e una maggiore "riflessione".
In pratica il giovane Bill, a seguito del massacro terminato nel precedente capitolo, dopo essersi accuratamente nascosto, ritorna dopo 2 anni di inattività presunta a farsi vedere sugli schermi…e lo fa indubbiamente col botto. Dalla sua introduzione e dal video che inizia a circolare in rete, non si prospetta nulla di buono e infatti dopo il breve discorso contro il governo (semplice preludio a quello che sarà dopo) inizia a spargere piombo come se nulla fosse.
Un grandissimo Brendan Fletcher è sempre straordinario nella parte, sembra nato apposta per il ruolo che Boll gli ha ritagliato; alla fine riesci infatti quasi a parteggiare per lui nonostante tutto ciò che ha combinato, situazione che solo per pochi altri "cattivi" dello schermo ricordo sia successa.
Il suo discorso sullo Yoga è fantastico (ginnastica per egocentrici LOL) e inoltre la maggior parte di ciò che dice è dannatamente condivisibile (forse i suoi modi leggermente meno :-D). Il messaggio in diretta nazionale fa venir voglia di arruolarsi immediatamente con lui (in modo tale da poter anche approfondire e chiarire meglio l'argomento "armi") e pure l'intervista non è da meno. Diciamo che Boll non ha risparmiato nessuno e indubbiamente qualche nemico se lo farà; nel complesso però credo che sia riuscito ad evitare pericolose banalità, collocando nei tempi e nei modi giusti le sue critiche verso il sistema. Critiche che non hanno di certo risparmiato la categoria dei giornalisti e a riprova di ciò è "bello" vedere il direttore esultare per lo share raggiunto, mentre quell'altro ammazza gente come se fossero formiche. Perché effettivamente è proprio così, più la notizia è tragica, più il giornalista esulta.
Ottimo il finale, anche se oggettivamente difficile da credere, ma chissenefrega meglio così,

SPOILER
Bellissima infine l'ultima scena, graditi gli intramezzi musicali che ben si addicono alla situazione.
Filmone, come il precedente.

...che genio Boll..
Meno devastante e truce del primo.. ma più teorizzante sulla mala gestione della vita da parte della società moderna..il capitalismo è messo alla gogna..
Alcune parti un pò confuse non ne fanno un capolavoro.

SPOILER.
Comunque ce ne fossero di registi che hanno le palle per denunciare una situazione del genere!

Il primo era una mezza vaccata, questo è una vaccata totale.
Boll presenta un sequel ampiamente inutile ed evitabile che non dice nulla di originale ma si trincera dietro una scarica di retorica fastidiosa e facilona.
Le scene sono ripetitive se paragonate al primo RAMPAGE e anche stavolta non sortiscono un effetto ficcante e convincente.
Forse si salva il protagonista per la sua capacità interpretativa ma anche questo secondo capitolo si fa dimenticare in fretta e volentieri.

Rispetto al primo più statico, meno divertente, ma che lancia con più convinzione un messaggio sociale, che seppur vero, in modo estremo. Ad esempio il protagonista poteva aprire un blog come fanno tanti altri. Doppia lama l'estremismo, potresti apparire folle e non come punto di rifermento da seguire. Malgrado alcune spiegazioni campate in aria, come un jiadista si informa su internet e si fa attrarre nel diventare un lupo solitario, il problema è assai più esteso e difficile da inquadrare in un semplice ammazziamo tutti quanti.

Cosa non ti aspetti da un film con una trama apparentemente scontata...scenografia non esaltante ma regia ottima...esaltante la critica alla realta corrotta e ignobile della società ormai alla deriva. Da vedere.

Il primo Rampage non mi era nemmeno dispiaciuto in fondo, mentre Capital punishment è certamente più statico e molto del film si concentra sulla figura di questa sorta di gura antieroe simil Brevik. La staticità quindi non è proprio il massimo per questo film, per il semplice motivo che aldilà delle sue motivazioni politico sociali, le scene francamente non offrono quella tensione che ci si aspetterebbe, tantomeno l'azione convulsa del primo capitolo. Un paio di buone trovate ci sono e per essere Uwe Boll sono anche un buon numero considerato il suo livello. In definitiva un Boll superiore alla sua media abituale, solitamente vicina alla boiata micidiale.

Esemplare e lucidissima critica al sistema capitalistico e all'etica zozza della razza umana umana che ormai dovrebbe lasciare il posto nuovamente ai dinosauri. Critica da insegnare ai bimbi da quando hanno facoltà di intendere e volere. Piaciuto

ottimo film di critica (di film simili ce ne sono pochi. alcuni titoli: god bless america, anarchia, rampage) alla società americana, alla sua ipocrisia e, paradossalmente, alla vendita di armi da fuoco a tutti.
Siamo al livello del primo rampage se non leggermente sopra.

Buon film , critica verso il sistema americano in maniera pungente , scene violente al punto giusto per il genere che tratta , uguale o migliore al primo, entrambi da vedere

Piacevole sorpresa, rampage 2 si rivela migliore rispetto al primo, un film dove non viene contenuta nessuna critica al sistema americano (e non solo), alle grandi aziende o ai ricchi e ai potenti politici tutt ora in carica, un film comunque forte e che fa riflettere (come l immagine finale); infine l attore principale molto convincente nella sua parte

Questo sequel mi ha stupito,è ancora più folle,violento ed anarchico del predecessore ma a differenza di quest'ultimo riesce anche a far riflettere,(mi riferisco al contenuto del video che il protagonista vuole far trasmettere,non è finzione,alcune accuse che lancia sono pienamente fondate),ne esce così,uno dei film più politicamente scorretti di sempre.
Dal punto di vista tecnico il film è più che buono,Uwe Boll dirige molto bene sopratutto le scene di violenza,lo fa in modo grezzo ma efficace,ottima la recitazione,molto bravo anche questa volta Brendan Fletcher nei panni del protagonista.
Il film naturalmente non è perfetto per circa metà del film il ritmo è piuttosto elevato,ma poi subisce dei bruschi cali che causano un po di noia,alcuni dialoghi sono discreti mentre altri purtroppo appaiono abbastanza tirati via.
Resta comunque uno dei migliori film di Boll,a questo punto mi aspetto un terzo capitolo ancora più esplosivo,sicuramente da vedere.

Logica continuazione del precedente capitolo...certo, magari c'è qualche delirio di troppo e qualche chiacchera sconnessa in più, perfettamente in linea col personaggio, ma merita lo stesso voto del primo RAMPAGE uwebolliano.


SPOILER