small town crime (2017)

I fratelli Nelms confezionano un thriller risaputo a livello narrativo, ovvero privo di grossi colpi di scena, tuttavia valido in quanto costruito attorno ad un personaggio ben sfaccettato come l'ex poliziotto Mike Kendall. Interpretato ottimamente da John Hawkes, questi in prima battuta potrebbe apparire come il solito tutore dell'ordine allontanato dal proprio dipartimento per averne combinate di ogni. In un certo senso è così, con la dipendenza dall'alcol e un conseguente senso del dovere praticamente nullo a renderlo inviso ai piani alti; c'è però anche tanta umanità in questa figura angustiata, nessuna capacità da supereroe o atteggiamento da infallibile pistolero, solo un uomo come tanti, forse pure parecchio idiota ma pronto a redimersi prendendo a cuore il presunto assassinio di una giovane prostituta.
Da questo sua urgenza di espiare si crea un'indagine abbastanza lineare, almeno per il conoscitore del genere, comunque dotata di buon ritmo e di momenti particolarmente riusciti tra sparatorie e un sottobosco umano a dir poco degradato. La scrittura centralizzata sul protagonista definisce a macchiette o poco più gli individui di contorno, meccanismi utili ad uno sviluppo mai farraginoso e piuttosto variegato, magari con qualche squilibrio attenuato dal piacevole e quasi impercettibile humor nero. Alcune cose appaiono molto banali, altre invece trovano un contesto piuttosto intrigante contribuendo alla riuscita di un lavoro probabilmente veloce a dimenticarsi ma capace di intrattenere.