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Primo western per Bruno Corbucci,fratello del più dotato Sergio,a metà strada tra il violento ed il picaresco,si rivela nel complesso abbastanza riuscito e gradevole. Il cast non è proprio il massimo ma quantomeno ha le facce giuste ed i loro personaggi sono caratterizzati a dovere,la regia presenta qualche calo di ritmo,difetto che fortunatamente viene compensato da un ottima fotografia e da un commento musicale appropriato. L'azione ed i morti ammazzati non mancano,un buon passatempo per l'amante del genere.
Bruno Corbucci non è come il fratello Sergio, però questo piccolo spaghetti è un prodotto più che godibile che evidenzia una certa tendenza alla commedia. I personaggi a volte vanno sopra le righe, però abbastanza coerente con il tono del film, tra il drammatico e lo scanzonato.
Durante la lavorazione fu interrotto perché il produttore non volle più finanziarlo, Bruno Corbucci e Folco Lulli, rispettivamente regista e villain, non amavano il genere, uscì nei cinema alla chetichella e fu ridistribuito con altri titoli; con sti chiari di luna poteva essere una ciofeca, invece nel mare magnum degli spaghetti western non spicca per autenticità ma ha una sua decenza. L'idea di base viene tirata troppo per le lunghe e i personaggi strambi non sempre si mescolano bene con la storia, ma si lascia guardare. I 2 attori protagonisti sono azzeccati, Brian Kelly fa la sua porca figura grazie anche all'aiuto di Pino Locchi, Fabrizio Moroni sfodera tutto il suo fascino da "dandy" di Cinecittà e Keenan Wynn è divertente in un ruolo bizzarro. Little Tony canta la canzone "Rainbow (Vorrei... Vorrei)". Il dvd della Storm è pessimo: la fotografia è buia, l'audio a volte salta e ad un certo punto compare lo schermo bianco.