stacy: attack of the schoolgirl zombies (2001)

Sono in molti quelli che affermano che il cinema zombesco è fine a se stesso ,proponendo sempre la solita putt.anata radioattiva che trasforma i non viventi in viventi. Evidentemente queste persone non hanno mai visto "Stacy": ovvero, quanto di più assurdo lo splatter-gore zombesco abbia prodotto finora.

Un film che avrebbe potuto inebriare Fulci, tanto da spingerlo a realizzarne un ipotetico remake. La storia è molto semplice: ragazzine dai tredici ai diciassette anni (quindi che attraversano la delicata età adolescenziale: coloro che ci sono appena entrate con il primo ciclo mestruale e quelle che sono ad un passo dall'età adulta, geniale!) si trasformano semplicemente in morte viventi dopo aver passato uno stato di euforia schizzata della durata di un paio di giorni.

Tomomatsu Naoyuki (arrivato, udite udite, dal genere porno) è un regista geniale che fotografa quella che avrebbe potuta essere come una str.onzata apocalittica in un mezzo capolavoro, uno spiraglio di luce e speranza che spacca il cinema splatter a metà.

Ecco che, quindi, tra le braccia mozzate, le colonne vertebrali strappate letteralmente via, teste decapitate, e seghe elettriche, spuntano momenti così drammatici d a commuovere e di un lirismo così assurdo e delirante da strappare il cuore.

Così si scopre che le ragazze, dopotutto, cercavano qualcuno che le amasse oltre la morte: un modo come un altro per sopravvivere oltre il tempo...

Assolutamente geniale!