the burning (1981)

Una bravata che finisce nei peggiori dei modi e crea una leggenda urbana assassina (che inizialmente sembra uscita fuori per look da un film di Mario Bava), questo è l'incipit del film che sulla scia della golden age del genere slasher americano mette le sue radici saldamente. Leggendo i nomi degli artefici del film: Harvey Weinstein qui nel sua prima produzione per sfondare nel mondo del cinema & Tony Maylam (regista di Split Second/Detective Stone) come regista, si ritrova una chiave del successo che ha fatto poi il produttore in questione per il genere (escludiamo per un attimo la rovinosa caduta e damnatio memoriae). Il film è liberamente ispirato alla leggenda urbana dello stato di New York su Cropsey, una storia divenuta molto popolare nei campi estivi negli anni '60 e '70, inoltre la società di produzione del film fu chiamata Miramax, dai nomi di Mira e Max, i genitori di Harvey e Bob Weinstein. Il budget per il film era una cifra compresa tra 500.000 dollari e 1,5 milioni di dollari. È un film storico per certi versi, mostra il successo che diede Carpenter e la sua miriade di cloni (anche originali, vedasi Venerdì 13) efferati che spopolarono ovunque portando anche a successive variazioni interessanti come: Happy Birthday to Me o per rimanere in tema Sleepaway Camp. Avere Tom Savini al trucco e massacro (chiamato dopo i suoi lavori in Zombi, Venerdì 13 & Maniac) è un valore aggiunto che aumenta il fascino della pellicola, in effetti la figura del killer è ispirata ad un ustionato che lo stesso Savini incontrò per strada. La pellicola è ben bilanciata nel suo essere un gioco al massacro adolescenziale in un classico camping americano: bulli, grandi bionde (Leah Ayres e in particolare Carrick Glenn), racconti di paura intorno al falò, squartamenti e via dicendo. Nonostante il solito canovaccio del genere la colonna sonora di Rick Wakeman e il montaggio di Jack Sholder (regista di diverse piccole chicche horror in seguito) offrono una varietà narrativa che non pesa rispetto a molti altri suoi coetanei rendendolo anche un filino più moderno. Da notare anche che una grandissima attrice come Holly Hunter fa qui il suo debutto cinematografico.

Film leggermente sopravvalutato secondo me ....
Sulla scia di venerdì 13 , è un discreto splatter anni 80 ben recitato ,con buona presenza femminile ,un po' di sangue e qualche piccolo spavento !
Il film è leggermente lunghino , soprattutto un po' lento all'inizio ...ma nel finale si riprende bene e fila bello veloce fino al finale abbastanza scontato ....
Sicuramente essendo un film degli anni 80 ,nn ci si può aspettare chissà quale filmone tecnologico ,però secondo me poteva essere leggermente migliore , soprattutto nel finale .....
Voto comunque positivo
6+

SPOILER

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

"The Burning" è uno dei colleghi un po' messi in sordina dei vari "Friday the 13th", "Sleepaway camp" e compagnia bella - che ho scoperto essere tratto da una leggenda urbana della zona di New York, quella di Cropsey -, il classico slasher da campo estivo per intenderci, ed in effetti ne rispecchia fedelmente quasi tutti gli archetipi, a partire dalla premessa, con questo guardiano del campo, odiato dai ragazzi, che per uno scherzo finito male verrà bruciato vivo e si salverà miracolosamente tornando anni dopo per cercare vendetta, movente non tanto lontano dalla sete di vendetta di Pamela - e poi Jason - Vorhees ma anche di quella di Angela Baker.

Gli stessi caratteri dei ragazzini rientrano nel pieno dell'immaginario slasher, fondamentalmente sono carne da macello, messi lì con i loro intrugli adolescenziali, alle prime cotte, con gli ormoni fumanti, tra il ragazzino più impacciato a quello che pensa giorno e notte alla passera, il pretesto di andare a fare questa gita in canoa lontani dal campo estivo sarà quello che darà inizio al massacro, è una pellicola che comunque ci sta abbastanza ad ingranare, il primo omicidio si vede all'incirca poco dopo metà film, ma non risulta noioso, prima comunque ci sono bei momenti di suspense, basati sulla possibilità che il killer sia già in giro, lo spettatore lo sa già, i ragazzi sono ignari, venendosi a creare la solita suspense hitchcockiana, qui omaggiato esplicitamente dalla scena in cui un ragazzo di nome Alfred fa spaventare una delle ragazze mentre sta facendo la doccia, con inquadrature che possono ricordare la famosa scena.

In ogni caso, la componente gore è di buon livello e viene utilizzata spesso e volentieri, il regista non ci risparmia efferati omicidi con queste forbici enormi che infilzano, tagliano dita, teste e via dicendo, con l'utilizzo saltuario di jumpscare e l'assassino che non viene inquadrato quasi mai, con la camera che prende spesso la soggettiva dello stesso e una discreta quantità di sangue pronta ad esplodere così come i cadaveri che arriveranno a pioggia.

Tutto sommato discreto, lo metto in linea con quegli altri colleghi più famosi, ci sono anche nomi importanti tra la troupe, partendo dal grande Tom Savini a curare gli effetti speciali, già consacrato con Romero ad icona del genere, a Wakeman, storico tastierista degli Yes che realizza una buona colonna sonora a base di synth che rimanda molto a quei primi anni 80's, viene valorizzato da una suggestiva ambientazione, tipicamente nordamericana, tra laghetti e boschi, sia in diurna che in notturna con la classica scena dei ragazzi attorno al falò a raccontarsi le storie più spaventose.

Buono ... e migliore dei suoi più celebri "colleghi" a partire dalla sceneggiatura e dalla dinamica dei personaggi che interagiscono un modo più fluido e intelligente di altri slasher che, di default, curano sempre poco questo aspetto. Cropsy è meno iconico di Jason ma forse più micidiale. Poi c'è di mezzo Jack Sholder nella produzione e il mito Tom Savini negli effettacci. Tra gli slasher da campeggio inediti in italia va tenuto in considerazione come del resto il sorprendente Sleepaway Camp.

Sembrerebbe un clone di "Venerdì 13"...ma risulta sia stato scritto prima; dopo l'uscita di questi film i campi estivi sono divenuti più terrorizzanti delle case infestate e dei cimiteri quando i morti decidono di farsi quattro salti. Probabilmente all'epoca aveva il suo perchè ed il suo fascino originale, ma oggi con tutti gli slasher che sono usciti risulta un pò datato e non entusiasma più di tanto. Occorre anche dire che non gode di un grande ritmo (soprattutto la prima parte fatica alquanto ad andare avanti) e la sceneggiatura in un paio di punti è sconclusionata; quello che salva la pellicola è una discreta atmosfera, le musiche del grande Rick Wakeman e soprattutto gli eccezionali effetti splatter di un Tom Savini qui in gran forma. Indubbiamente da vedere per gli appassionati del genere ma come slasher si trova decisamente di meglio. Primo film prodotto dalla MIramax e prima apparizione cinematografica per l'attrice Holly Hunter.

Beh che dire leggendo i vari siti mi aspettavo di più da questo slasher nato sulla falsa riga di Venerdi 13, però alla fin fine risulta gradevole. Anche qui ci ritroviamo in un camping con il killer che farà la sua solita mattanza, nel film ci sono belle scene di nudo, gli effetti speciali sono curati da Savini e sono ottimi. Il killer con la faccia ustionata e ben fatto e ci sono ottime riprese in soggettiva ,inoltre la colonna sonora è bella. Se siate appassionati del genere è da vedere.

Co-sceneggiato e co-prodotto dai fratelli Weinstein per la allora neonata Miramax,probabilmente il migliore tra gli slasher campestri dopo "Venerdì 13".Anche qui il "mostro" è vittima della crudeltà dei campeggiatori,ma non vi sono elementi soprannaturali nè finale aperto ai sequel.Gli standard restano quelli soliti del genere,ma la confezione e il resto sono professionali,e gli omicidi a cesoiate alquanto sanguinosi(grazie agli effetti di Tom Savini).E anche i personaggi sono meno stereotipati del solito:addirittura il bullo di turno è bistrattato più del nerd incompreso con cui si sfoga...Peccato per il confronto finale piuttosto schematico,ma anch'esso bello cruento.Certamente un must per i fan.Occhio alle versioni tagliate.Pare che la sceneggiatura risalisse a prima prima del film di Cunningham.Montaggio di Jack Sholder.Poco notato all'epoca,più per la numerosa concorrenza al sangue che per i contenuti violenti.

Classico slasher post "Halloween", senza infamia e senza lode. Migliore di Venerdì 13, a cui rimanda immediatamente, ma senza particolari invenzioni, a partire dalla musica Carpenteriana (Rick Wakeman!). Merita per gli omicidi (cortesia del solito Tom Savini), ma nel genere c'è innegabilmente di meglio.
Per gli amanti di Seinfeld, c'è anche George Costanza in versione college :-)

Discreto slasher con una buona dose di tensione e delle belle uccisioni (tra le quali la famosa scena della zattera), col solito Tom Savini agli effetti speciali splatter.
Non mancano alcune stupidaggini tipo

SPOILER

Non male il cast in cui si possono riconoscere i volti di certi caratteristi del cinema americano nei loro primi ruoli.

Tutto sommato un buon horror, anche se non ha veri punti di forza. Le musiche sono adeguate ma non eccezionali, ambientazione troppo 'solare' per i miei gusti, attori pressochè insignificanti, non emerge nessun personaggio principale o di spicco e questa la ritengo una grave mancanza; la regia non è male e a tratti regala inquadrature ispirate. Cropsy forse fa più paura quando non lo si vede o lo si 'intravede', rispetto a quando viene inquadrato bene, non è realizzato benissimo; per quel che riguarda gli omicidi salvo il primo e la scena dalla canoa(non proprio così efferata come molti dicono comunque) gli altri sono troppo prevedibili e 'telefonati'. Degno di nota il primo quarto d'ora(fino al primo omicidio insomma) che lascerebbe quasi presagire a un capolavoro; in ogni caso il film regge bene e ha il suo perchè. Consigliato a chi apprezza l'horror anni 80, vale almeno una visione.

SPOILER

A me questo The Burning è piaciuto,è un film che nella sua semplicità funziona più che bene riuscendo ad assicurare un più che discreto intrattenimento.
Certo,non siamo sicuramente davanti ad una pellicola originale (ma insomma chi è che va a vedere uno slasher aspettandosi una pellicola innovativa?) è un clone di Venerdì 13 che si distingue dalla massa per l'attenzione che è stata riposta nel tratteggiare i personaggi,un minimo più curati e realistici del solito.......meno scontato del solito anche l'ordine in cui i personaggi vengono macellati.
Niente male gli omicidi,abbastanza brutali e numerosi (di buon livello gli effetti speciali curati da Tom Savini).
Discreta la regia che evita il più possibile di spaventare attraverso sbalzi sonori e apparizioni improvvise............
Una pellicola decente,uno dei migliori slasher degli anni 80 (e non solo),da vedere.

Quoto il commento sotto.
Gli omicidi non sono particolarmente efferati anche se il fattore gore affidato a Savini fa il suo dovere, la storia presenta qualche incongruenza e scene senza grande nesso, il trucco del maniaco non è così ad effetto, il ritmo in alcuni frangenti difetta un po' e tutto sommato nell'insieme THE BURNING non mi sembra un prodotto capace di instillare una certa dose di pathos.
Sulla scia di VENERDI' 13.

Emulo presentabile di "Venerdi 13" con la differenza che la vittima non e' morta annegata bensì bruciata.
Problema: gli omicidi, violenti e curati (firma Tom Savini), sono pochissimi; il resto del film invece e' la solita sbobba per teenagers con tutti i cliché del caso... quindi di tempo per farvi due palle grosse come uova di pasqua ne avete eccome.
Tuttavia per essere il clone di un clone e' comunque decente.

Personalmente l'ho recuperato solo per vedere Leah Ayres agli esordi; se la cava, ma in "Bloodsport" e' molto piu' fi.ga!

Forse il mio slasher anni '80 preferito, da tutti i punti di vista, mettiamoci anche il fatto che mai come in questo caso...

SPOILER

uno dei migliori slasher anni 80,con una miriade di omicidi e tanto gore. il prologo e' sublime,peccato che poi le potenzialita' del maniaco di turno non vengano sfruttate e rimane un ln po anonimo. molto debitore a venerdi' 13 cmq da vedere assolutamente,poi primi 5 minuti valgono da soli la visione

Una Miramax agli esordi si inserisce perfettamente, a breve distanza di tempo, nel filone slasher alla Venerdì 13, riprendendone sia l'ambientazione che la tipologia di personaggi. Nulla di originale ma un prodotto dignitoso che sfrutta il buon lavoro di Savini, una buona colonna sonora di Rick Wakeman e una regia sicura, capace di regalare anche buone sequenze.

Come fanno a fioccare tutti questi 7 e non solo per un film così!?
Uno slasher di serie C, pessimo sotto molteplici fattori: sceneggiatura piatta e scontata, attori davvero scadenti e regia mediamente sui livelli del "porno amatoriale"!
Salvabili solo un paio di cose come l'alto tasso di nudo, la colonna sonora (ma solo in certi punti perché in altri è ridicola) e l'ambientazione boschiva.
Un mix tra "Sleepway camp" e i primi "Venerdì 13", a nulla serve Savini al trucco.

Molto, molto simile a Venerdì 13.
Quì tutti dicono sia addirittura migliore...io dico: ma quando mai!
L' antefatto è derivato da venerdì 13, solo che non c' è nulla di notevole, la vittima/killer è totalmente anonimo. Il "fatto scatenante" è una cretinata. Le situazioni sono IDENTICHE a Venerdì 13. Il killer "torna in vita" in modo scontato e banale. Il killer stesso non è per nulla carismatico e usa un arma discutibile e in modo discutibile.
OK. E' ben realizzato non c' è che dire. ma sembra un esercizio di un regista magari tecnicamente preparato ma con poco talento.

Premetto che non amo particolarmente il genere slasher, ma questo "The Burning" mi è veramente piaciuto. Personalmente lo reputo superiore perfino al suo predecessore "Venerdi 13" dunque vista la quantità (e qualità più scadente) di altri film sulla stessa linea, penso che "The Burning" sia il migliore. Intanto il grande Tom Savini rincara la dose di gore, qui molto più elevata rispetto al film di Cunningham e gli omicidi più originali e d'impatto. Bellissimo anche il tema musicale di Rick Wakeman. Una sola cosa: visto la maggioranza di commenti positivi, deduco che siano in tanti a reputare questo film superiore a "Venerdi 13", allora dico, che cavolo aspettano i distributori a farlo uscire in dvd anche qui in Italia? Perchè all'estero hanno le bombe e noi dobbiamo accontentarci sempre della mediocrità??

Rispettabile slasher-movie in puro stile anni '80,sicuramente debitore a "Un tranquillo weekend di paura" anche se più simile a "Venerdì 13", non solo per la presenza di uno spaventoso assassino che accoppa teen-ager in un campeggio,ma anche per via delle cause scatenanti la furia omicida, originata da una "ragazzata" finita male.
L'appeal del "mostro" è piuttosto limitato ed infatti al finale aperto non fecero seguito altri capitoli, seppur la pellicola non sia così trascurabile.
Dopo una lunga introduzione,indirizzata ad una presentazione dei personaggi principali in cui è riscontrabile un tentativo,seppur rudimentale,di distanziarsi dai clichè del genere e utile per raccontare i meccanismi della vita sociale di un gruppo di giovani campeggiatori,"The Burning" prende quota pur non proponendo nulla di memorabile.La sequenza della zattera è forse la più tosta,ed infatti pare che la produzione ebbe problemi con la censura americana.
La presenza di Tom Savini agli effetti speciali non passa inosservata e le scene più sanguinose offrono un buon impatto.Degna di menzione la regia di Tony Maylam,mai troppo usuale e arricchita da uno stile che in certi frangenti richiama alla memoria atmosfere da thriller anni '70 all'italiana,come ad esempio nell'omicidio della prostituta.
Pur essendo una copia carbone dei più celebrati slasher qualche sussulto lo regala,si può vedere.

Classico slasher anni 80 dove il cattivo di turno viene fatto vedere solo nell'ultima scena; questo forse è il film da cui hanno preso spunto per dar vita al più conosciuto "Sleepaway camp", infatti le sceneggiature hanno molti elementi simili.
Purtroppo tra le similitudini delle sceneggiature tra i due film c'è anche la presenza di momenti veramente morti che scivolano molto lentamente: ottime le poche scene di sangue così come anche il make up.
Obbligatoria la visione per gli amanti degli slasher anni 80.

Stenta un po a decollare perchè il primo omicidio avviene praticamente dopo 50 minuti di film..ma poi entra nel vivo e si fa coinvolgente. Slasher in puro stile anni '80 che pesca a piene mani da Venerdì 13 uscito appena dodici mesi prima. Come al solito gli ingredienti di questo genere di film sono gli stessi..ragazzi giovani..un po di tette al vento..e il solito spietato serial killer. Ottime le scene gore/splatter curate dall'ottimo make-up di Savini..una piccola chicca per gli amanti del genere.

Discreto slasher d'annata, infiniti sono i momenti morti e pochissimi quelli incisivi, ma tutto sommato ce la fa ad arrivare alla sufficienza. Ottima la fotografia.

Bisogna aspettare un pò prima che entri nel vivo.. ma ne vale la pena!
Lo annovero subito tra i migliori slasher di sempre, molto ma molto meglio del prototipo Venerdì 13, sia per il cattivissimo Cropsy sia perchè riesce ancora a farti saltare sulla poltrona.
E l'infame scena della zattera è un must!
Da vedere per tutti gli appassionati.

Buon slasher del lontano 1981.
I suoi aspetti positivi sono un buon incipit,una buona musica e una discreta recitazione.
Nel suo genere è sicuramente imperdibile,e poi la scena della zattera è sicuramente d'effetto.
Splatter ben fatto e piuttosto presente nel corso del film.

Essendo un fan della saga di Mr. Voorhees, avendo 11 dvd della serie e di quei paesaggi lacustri (un plauso al grande Mario Bava), non potevo non commentare questa pellicola, sconosciuta ai più.
La trama è sempre quella: orribile fatto successo qualche tempo prima con conseguente vendetta di chi, per l' appunto ha subito il "danno".
Come dicevo paesaggi anche qui meravigliosi e solita combriccola di ragazzetti (quasi tutti attoruncoli da "where are they now", anche se in qualche inquadratura riconosciamo l' androgina Holly Hunter), che hanno, a ragione, i soliti sexual appetite.
Il make-up è curato dal grande Tom Savini, che rifiutò la parte seconda di Venerdì 13 per curare gli aspetti truculenti di tale pellicola; e sono notevoli.
C'è una sequenza in particolare piuttosto cruenta.........Bravo Tom.
Veramente fatto bene, uno slasher vecchia maniera.
D' altronde questi films hanno dalla loro quell' atmosfera "early '80" ( ed io c' ero) che li rende semplici, fruibili ed ovviamente irresistibili.
Almeno una visione la merita, e perchè no...... Consigliato.

Leggermente superiore al direttissimo ispiratore (Venerdì 13 of course), ma solo per maggior talento sia del cast che della crew (il film infatti è uno die primi alvori dei famosi produttori Weinstein; poi nel film ci ha pure messo mano lo Sholder de L'alieno e nel cast c'è nientepopodimeno che Holly Hunter).

Oggettivamente però la regia è superiore al lavoro di Cunningham.

Molto buoni trucchi ed effetti di Savini, finalmente sdoganato e talentuoso a go-go, ed un bene il fatto che il film abbondi in scene di violenza e gore.

L'originalità però stà da ben altre parti (ma anche Cunningham, solo un anno prima, copiò con la carta carbone il suo film da altri film, quindi...).

Vale un'occhiata.

Per me superiore a Venerdì 13. Molto più cattivo e con sequenze splatter da antologia. Grandiosi effetti speciali.
Possiede il tipico stile degli slasher anni '80, un po' povero di idee... Ma dopotutto cosa deve dare un film del genere? Sangue e tette, e ci accontenta da entrambi gli aspetti.
Per 90 minuti di puro svago.

poco conosciuto da noi, ma all'estero ha un'eco notevole fra gli adepti degli slashers, e non sono in pochi quelli che collocano quest'emulo di venerdì 13 un gradino sopra il suo più noto film ispiratore (la saga di jason iniziò l'anno prima).
ottimi gli ingredienti, i classici dei film da campus degli anni '80: un'atmosfera scanzonata, con giovani alle prese coi primi bollori, scherzi fra amci e campeggi intorno al fuoco. in quest'aria frivola la tensione viene insinuata gradualmente, con parsimonia nella prima ora, in cui quello che tiene sulle spine è il non visto, il suggerito, e che nell'ultima mezz'ora schizza altissima per rimanere stabile.
punto a favore del film è il feroce realismo delle esecuzioni del killer, frutto della mano caldissima del superbo tom savini.
e la famigerata scena della zattera, pluricensurata, è davvero cattiva e disturbante.