the fog - nebbia assassina (2005)

Non voglio massacrarlo di brutto però certo è che da quando avevano lanciato il progetto del remake di quella che considero la mia ghost-story preferita in assoluto, se da una parte ero curioso, dall' altra, quella dominante, sapevo che sarebbe stato un flop.
Wainwright col precedente Stigmate aveva fatto un più che buon lavoro, ed anche qui si vede che si dà da fare, cerca di dare ulteriori spiegazioni e tocca punti che Carpenter aveva ignorato nel 1979/80, incoraggiato anche dal regista di Bowling Green e da Debra Hill ma sostanzialmente la tensione latita e non ha scene paurose.
Gli effetti della nebbia sono altamente insufficienti, lo stampo teen dell' inizio coi 4 ragazzi ( fra cui chiaramente uno di colore) è banale, fa quasi ridere, i 3 protagonisti non se la caverebbero neanche male, ma incomparabili con gli originali. Non mi è piaciuto affatto poi la sorte che tocca al personaggio di Elisabeth ( quello che è stato della Curtis), sembra più che altro un "colpo di matto".
La location è suggestiva, questo si, però le distese pianeggianti verdi, il piccolo centro cittadino, le case con palafitte, la vastità dell' oceano e ancora il complesso del faro con la sua nebbia ed il vento ( proprio tipici del luogo) di Point Reyes Station/Inverness mi hanno proprio "stregato" e lo rendono un posto unico ( o quasi), tanto malinconico quanto rilassante. Un vero spettacolo.
Una menzione positiva spetta senz' altro anche alle musiche ma è troppo poco per salvare il film.
Finale dedicato giustissimamente alla sfortunata Debra Hill.
Vabbè dai...., 8,90 euro di DVD investiti male.