the tunnel (2011)

Mockumentary semi-sconosciuto tutto da riscoprire e da rivalutare!

Found footage australiano che non brilla nè per originalità nè per ambientazione, proponendo una storia abbastanza fluida ma non eccezionale dal punto di vista della tensione, preferendo mostrare poco affidandosi al gioco del vedo non vedo grazie anche agli ambienti bui e le riprese in handcam.
Nulla di particolare ma comunque vedibile senza fastidi.
Dovrebbe esserci un seguito ma al momento non si sa nulla.

Rimango stranita che questo film non abbia neppure un insufficienza. io l'ho trovato brutto e noioso. La prima mezz'ora a far vedere l'inchiesta di questi giornalisti, l'ho trovata noiosa, poi nel tunnel non succede nulla di eclatante. L'unica cosa che salvo è l'ambientazione del tunnel, e la chiamata iniziale della giornalista alla polizia. il resto nulla di che. In più i personaggi sono uno più antipatico dell'altro. Bocciato!

Non mi ha convinto appieno ma devo dire che l'ambientazione è veramente claustrofobica e la tensione non manca,avrei sviluppato meglio la creatura,ovviamente ci sono buchi in sceneggiatura come ad esempio il fatto che il governo a conoscenza della creatura non avesse mandato nei tunnel un plotone scelto....non credo che il mostro riesca a sconfiggere un plotone di soldati scelti comunque di godibile resta il fatto dell'ambientazione quindi non è tutto da buttare.

Ennesimo e discreto mockumentary che riesce solo a tratti a trasmettere la giusta tensione. La pecca più grande è dovuta alle interviste fatte a due dei protagonisti della vicenda, che bene o male farà già intuire il finale.
Ottima la scelta lasciare tutto avvolto nell'ombra.

Io non riesco proprio a capire.
I mockumentary in generale vengono sempre molto criticati e questo "signor found footage nessuno" ha dei voti che dire esagerati ...
Vabbe il 6 è per come è realizzato: amo i mockumentary e mi sono goduto anche questo, il problema è che nonostante il buon incipit e la leggera critica alle istituzione che pervade più o meno tutto il film, tensione(a parte la prima parte nei tunnel) e spaventi sono pressochè assenti.
Dopo un buon inizio nei tunnels(fino a quando il fonico è con loro) ci si "perde" appunto in un banale inseguimento tra i tre rimasti e il mostro facendomi percepire un pò di noia nella parte centrale.
Cominciavo a non vedere l'ora che uscissero soprattutto perchè l'impostazione da documentario (analoga a Poughkeepsie tapes) mi ha rovinato anche questa volta parte della magia.
Vedere due dei protagonisti rilasciare l'intervista per tutto il film fa calare a picco la poca tensione che si crea nei tunnels e cosa ancora più grave, mi aveva fatto capire il finale a inizio film.
Anche l'originalità non è un suo pregio e rimane un pò un collage di vari mockumentary del passato tra cui "Blair witch project", "Rec" e "Esp" senza però mai riuscire a raggiungerne le sia pur discutibili vette(premetto che Rec non mi era piaciuto, l'avevo trovato molto commerciale).
Per fare un altro confronto con un found footage che non fa paura: "Troll hunter" è un mockumentary fantasy che non terrorizza quasi mai ma mi ha parecchio appassionato ed incuriosito.
Qui niente di nuovo, anzi tutto già visto, tensione poca, a parte la diversa impostazione iniziale mi è sembrato una brutta copia di "Esp" e anche li c'era la location claustrofobica e oscura!
Si insomma mi è sembrato davvero la solita roba uscita di recente ma qui abbiamo una media quasi del 7.
Detto questo obbiettivamente non me la sento di dargli una insufficienza però davvero non capisco.
Ragà!
Mi pare che il metro di giudizio sia un pò differente ... ah è vero dimenticavo, la campagnia pubblicitaria di questo film non diceva: "il film che ha terorizzato il mondo" ... altrimenti avrebbe avuto la media del 3, ne sono più che sicuro.

Discreto falso-documentario direttamente dall'Australia , non molto originale ma piacevole e godibile.
Partendo da una base solida come può essere uno scoop giornalistico ai danni del governo di Sydney (questa trovata , insieme a quella delle luci per illuminare i bui cunicoli giustifica in pieno l'uso perenne delle telecamere) il film si divide in una prima parte introduttiva , abbastanza monotona ma utile , e in una seconda nei tunnel sotterranei della città australiana,vero fulcro della pellicola.
Proprio l'ambientazione claustrofobica e soffocante è il vero punto di forza dell'opera , insieme alla decisione di non mostrare la minaccia e quindi di avvolgere tutta la vicenda nel mistero.
La tensione ogni tanto sale ma purtroppo mai più di tanto e alla fine ,nonostante il tentativo pregevole del regista di creare un'atmosfera di terrore senza sangue e violenza , le peripezie dei ragazzi nei tunnel scivoleranno via senza troppi patemi per lo spettatore.
Tecnicamente abbiamo la solita confusione tipica del genere ed anche gli attori/personaggi sono assolutamente nel classico stile mockumentary.
In pratica ci troviamo di fronte ad un titolo di buona fattura , carente però per quanto riguarda spaventi e tensione.

Uno dei mockumertary meglio realizzati di sempre. Carico di tensione e con ambientazioni claustrofobiche e spettrali. La creatura è inquietante e ben realizzata, giusto anche non farla mai apparire in tutta la sua interezza.

Evidentemente influenzato da "The Blair Witch Project" e "Rec", e girato in parte mockumentary e in parte come un documentario tipo Discovery Channel, il film procede lento (ma con una buona tensione) per la prima oretta (la location e la paura per ciò che non si vede in questo senso giocano entrambe un ruolo fondamentale); poi però la tensione, nonostante la curiosità rimanga sempre alta, comincia a calare via via fino ad arenarsi definitivamente nel frettoloso finale.
I problemi sono che spesso (anzi, quasi sempre) non si capisce che diavolo succede (ma visto appunto storia e stile gliene si può fare una colpa fin là), che la minaccia che insegue i protagonisti non si sappia chi o cosa sia e che, peggio ancora, sviluppi e spaventi vari siano già stati visti abbondantemente in numerosi horror precedenti a questo (nei due film riportati all'inizio in particolare); perciò, alla fin fine, a meno che non siate completamente ignoranti in materia sarà difficile che riusciate a provare un qualcosa di più di un paio di piccoli brividi.

Comunque va apprezato lo sforzo del regista che, sebbene non porti niente di nuovo sullo schermo, riesce a tenere lo spettatore bello incollato alla poltrona dal primo all'ultimo minuto.
Non un capolavoro, ma più che sufficiente sì.


Agghiacciante il report telefonico iniziale, ottimo modo per iniziare un film (lì in effetti mi sono cagàto addosso... peccato che questa mia aspettativa sia stata mantenuta quasi niente).

Discreto; niente di eccezionale, ma un filino di curiosità e tensione, dopo una prima parte di introduzione abbastanza lunga e lenta, li genera.

Mhà,cosa dire di questo film...sono rimasto un pò spiazzato dalla sua struttura,pensavo di vedere il classico Mockumentary con il solito gruppo di personaggi che riprendono con una telecamera amatoriale tutto quello che accade,invece "The Tunnel" non è per nulla così.
Il tutto è girato come un servizio televisivo(tipo i Backstage dei film) con i protagonisti della sfortunata vicenda che vengono intervistati a seguito della loro esperienza.
In un primo momento sono rimasto spiazzato,facevo fatica ad abituarmici,dopo però ho cominciato ad ingranare seguendolo con più interesse.
Non voglio soffermarmi troppo sulla trama,anche perchè vedere questi film senza sapere nulla è più affascinante e non voglio rovinare l'esperienza ad altri,ma sinceramente mi ha colpito solo l'elemento claustrofobico,per il resto non mi ha lasciato niente di che.
Inoltre....

SPOILER

the tunnel è un mockumentary australiano discreto e realizzato bene! certamente migliore di The blair witch project in quanto riesce a creare uno stato d'angoscia senza ricorrere alle urla isteriche dei personaggi, ma giocando sul ''vedo e non vedo'' e su delle locations davvero belle (la metropolitana di Sidney), anche se non proprio originali.
Il mostro che abita il tunnel fa delle comparse rare ma inquietanti

SPOILER ed è molto terrorizzante perché non viene spiegato nulla su di lui, su chi sia, su che cosa faccia.La maggior parte del film è infatti incentrato sull'intervista dei personaggi, scesi nel tunnel, che raccontano della loro esperienza e delle loro reazioni in quell'orribile situazione.L'inserimento tecnico delle interviste, se da un lato può essere un qualcosa di interessante, presenta anche i suoi difetti infatti diminuisce il senso di tensione/suspence e

SPOILER
Il ritmo narrativo è buono, anche se la prima parte poteva essere migliore (effettivamente nei primi 30 minuti non succede molto), inoltre il finale è molto realistico.Lo spettatore viene catapultato in una situazione che sembra reale o verosimile grazie ad una fotografia davvero impeccabile
Nel complesso un film che, pur non essendo esente da difetti, si distingue dal panorama dei mockumentary per molti motivi.

Buona la suspance, ma sa tutto troppo di già visto. Oltre ai grandi classici del genere mockumentary, mi ha ricordato troppo il recente "ESP - Fenomeni paranormali" con un pizzico di "CREEP - Il chirurgo". Inizio un po' fiacco, si riprende e crea la tensione giusta verso la metà, ma le continue interviste spezzano il ritmo (e la tensione). Nonostante gli sforzi e il buon lavoro, di pellicole così ne sono pieni gli scaffali delle videoteche, e onestamente adesso si richiede un minimo di originalità. Non da buttare per il livello di suspance, ma di deja vu ne ho avuti parecchi durante la visione.

Sono completamente d'accordo con quanto scritto da "phemt"...migliore di molti altri mokumentary grazie alla regia e ad una malsana/labirintica/claustrofobica location...peccato appunto per i cali di tensione dell'intervista...avrei potuto dare molto di più ma l'inizio e la fine fanno pietà.
Comunque crea tensione e angoscia quindi raggiunge lo scopo.

Discreto recente mockumentary che rimane identico a molti suoi colleghi nelle premesse (camere sballonzolanti, interviste, confusione, ecc.) ma almeno cambia la location (un tunnel, difatti).

C'è noia, soprattutto all'inizio, lo script non è che da molta luce riguardo agli argomenti e gli attori non son De Niro e Pacino, ma c'è da dire che le poche sequenze con i mostri non meglio identificati sono assai paurose ed inquietanti, tanto basta al film per raggiungere almeno un discreto livello.

Idee poco chiare (riguardo a cosa far dire, a cosa mostrare, ecc.) ma tanta atmosfera ed inquietudine.

Curiosa la storia riguardante la sua produzione relativa ai singoli fotogrammi, di cui ha parlato anche un altro utente in un suo commento al film.

Mi chiedo quando il fenomeno dei film fatti in questo modo avrà fine...comunque questo indye australiano sta nel mazzo...senza lodi o infamie particolari, certo qualche chiacchera in meno e un pizzico in più di azione avrebbero sicuramente giovato al risultato, che comunque è positivo, è un film che si fa guardare volentieri, sempre che si riesca a restare svegli dopo la prima mezzora.

Idea fantastica quella di ambientare un mockumentary nei sotterranei della metropolitana(ormai credo che le idee per fare un horror di questo genere siano finite del tutto). L'ambientazione 'underground' è ottima per creare tensione, come anche gli effetti sonori e il vedo/non vedo.
Insieme a The Blair witch project forse l'unico horror che mi abbia fatto provare un sentimento atavico di inquietudine e terrore vero e proprio.
Sconsigliatissimo a chi non ama il genere.

Lo vidi molto tempo fa, quando su filmscoop non c'era ancora. Non me lo ricordo molto bene ma mi ricordo che mi piacque parecchio....

Mockumentary Australiano indipendente, un buon film ma che sarebbe potuto essere ancora migliore.
La vicenda viene spiegata bene e riesce sempre a mantenere una gesta tensione, alcune scene sono ben fatte ed abbastanza inquietanti, la scelta di lasciare nell'ombra e non svelare mai ciò che si aggira davvero in quei sotterranei è giustissima visto che si rischiava di cadere nel ridicolo.
Tuttavia non mi ha convinto appieno, a tratti un pò noioso e il finale mi ha lasciato un pò perplesso, insomma sarebbe potuto essere migliore è la definizione esatta.
Questo comunque è un genere che prenderà sempre più piede in futuro.

dopo la prima mezz'ora che è davvero noiosissima, il film inizia a dare tensione.

Molto lontano da REC ma superiore a ESP, The tunnel ha comunque un minimo di logica (cosa che non ha ESP) è mantiene una cera coerenza.

Va premiata la capacità di far paura o mettere tensione, senza far vedere praticamente nulla.
L'ambientazione è ottima e rendono bene la sensazione di claustrofobia. peccato per i primi 30 min.

Mockumentary indy dall'Australia con alle spalle una storia produttiva bizzarra fatta di finanziamenti tramite passaparola sul web… Finanziato di fatto dai suoi stessi fruitori è il primo film ad uscire direttamente e gratuitamente su Torrent: l'edordiente Carlo Ledesma è i produttori del film hanno messo in vendita ogni singolo fotogramma (in tutto 135.000) al prezzo di un dollaro a fotogramma acquistabile tramite Paypal… Questo nuovo sistema di finanziamento ha poi attirato la Paramount che ha deciso successivamente di acquistare i diritti di distribuzione del film…

Romanticamente si potrebbe parlare di potere allo spettatore che diventa egli stesso produttore del film, più realisticamente si potrebbe parlare di autofinanziamento furbetto…
Sarà questo il futuro del cinema indy o la trovata di Ledesma e company è solo un tentativo (peraltro riuscito) di girare un low-budget praticamente a gratis e avere un sacco di pubblicità gratuita? Chi vivrà vedrà…

Veniamo al film: mockumentary in perfetto Blair Witch Project style pieno zeppo di difetti, ingenuità e robe insensate ma d'altro canto anche in parte affascinante ed interessante!
Ma l'errore è alla base: non potendo raggiungere con il "vero" filmato un minutaggio accettabile, Ladesma lo inserisce in un documentario ad interviste di rara noia che ammazza il film… Troppo idiota per essere pensata da una mente senziente, questa idea comunica immediatamente allo spettatore chi si salverà e chi no della troupe togliendo buona parte della suspense su quello che si andrà a vedere on screen…
Probabilmente nella mente di Ledesma questa trovata serviva per dare un background psicologico ai vari personaggi, cosa che effettivamente manca in molti mockumentary, ma lo fa male, la prima mezz'ora è troppo noiosa e onestamente della lotta della stereotipata giornalista personalmente non me ne poteva fregare di meno… Per non parlare dell'espediente del video su youtube o dell'intervista al senzatetto che non ha il minimo senso logico!

Grazie a Dio dopo questa brutta mezz'ora si entra nei tunnel e si comincia a fare sul serio!
Nulla di nuovo sotto il sole, The Tunnel altro non è che BWP con i tunnel sotterranei al posto del bosco e un nostro mostro nero al posto della strega, la studentessa rompiballe è qui una giornalista in carriera odiosa quasi quanto la studentessa e anche i personaggi maschili ricordano parecchio quelli di BWP…
Diciamocelo subito: nei sottorenai in realtà succede poco e quel poco che succede neanche si vede più di tanto (si ma non stiamo dalle parti di quella porcheria di Paranormal Activity per carità) però claustrofobia e tensione si fanno decisamente sentire in alcuni frangenti e il film acchiappa malgrado si sappia già chi vive e chi è destinato a morire…
Peccato che Ledesma decida di mettere le finte interviste come intramezzo alle azioni nei tunnel smorzando in continuazione la tensione e facendo enunciare ai sopravvissuti le proprie emozioni modello telecronaca in differita… Questo va in clamorosa controtendenza con l'ottima trovata del vedo/non vedo del mostro e con la mancanza totale di spiegazione sulla sua figura che lascia il film aperto a mille interpretazioni (umanoide, alieno, rifiuto tossico?)…

Pessimo il finale con i sopravvissuti in preda ai sensi di colpa, finale che va definitivamente ad affossare un film che proprio nell'ultima parte era riuscito a farsi davvero intrigante…

Regia adeguata al caso, buona la fotografia, cast tutto sommato accettabile anche se lei recita decisamente male…

Fosse uscito 10 anni fa sarebbe stato un capolavoro, con un regista "concettualmente "valido sarebbe stato un mezzo capolavoro anche ora, bastava evitare tutti i vari grandi/piccoli difetti in cui il film è immerso…
Sufficienza politica perché l'idea va comunque apprezzata ma spero che in futuro si utilizzino i soldi degli spettatori in maniera più intelligente!
Chi apprezza i mockumentary comunque (prima mezz'ora a parte) non dovrebbe rimanere deluso più di tanto perché la parte nei tunnel è indubbiamente valida! Un'occhiata se la merita!

E' pur vero che questo è l'ennesimo mockumentary, ma è altrettanto vero che personalmente è tutt'altro che disprezzabile. Senza dubbio l'impostazione di documentario d'inchiesta televisiva toglie gran parte della sorpresa

SPOILER.
L'ambientazione claustrofobica all'interno dei tunnel della metropilitana tuttavia è indovinatissima, la tensione è palpabile e più di una sequenza riesce a trasmettere della sana paura. I personaggi sono ben caratterizzati e ben calati nella parte e poco importa se la creatura si veda pochissimo e male, francamente è secondario a mio parere. La cosa importante è la tensione e quella è presente.

Per far fronte alla crisi idrica che ha colpito Sidney il governo australiano sembrerebbe intenzionato a sfruttare un bacino situato sotto terra,più precisamente in alcune vecchie gallerie scavate durante la costruzione della metropolitana.L'improvviso accantonamento del progetto genera più di qualche dubbio nell'ambiziosa giornalista Natasha,risoluta nel vederci chiaro e svelare le reali motivazioni che hanno determinato l'annullamento dell'operazione.A rendere ancora più misterioso il tutto spuntano preoccupanti dicerie riguardanti la scomparsa di alcuni senzatetto,da tempo abituati a cercare rifugio nei tenebrosi condotti.
Accompagnata da una troupe televisiva la giornalista si addentrerà nella labirintica rete sotterranea scoprendo qualcosa di molto pericoloso in agguato nell'oscurità.
Sempre di mockumentary si tratta ma l'idea di discostarsi dalle solite ambientazioni convince,semmai è il soggetto a patire una forte prevedibilità risultando poco insolito negli sviluppi. Inoltre la tensione è molto limitata,le scene inquietanti sono giusto un paio sebbene Carlo Ledesma tenti di perseguire un consistente senso di minaccia che si avverte solo a tratti.La parte introduttiva non è granchè,tirata per le lunghe e con una scena per nulla azzeccata che sembra presa da "Il quarto tipo".Il ritmo si impenna quando si entra nel vivo dell'azione anche se si sarebbe potuto escogitare qualcosa di un po' meno ripetitivo che continue fughe nei tunnel.Discutibile la scelta di mostrare immediatamente i sopravvissuti,altra pecca la mancanza di un finale a sorpresa che possa regalare qualche inquietudine in più.
I difetti di "The Tunnel" però non sono poi così imperdonabili,tutto sommato trattasi di un prodotto discreto,ben girato e sufficientemente interessante.

Non c'è niente da fare..il mockumentary è l'horror del futuro. Oramai gli unici brividi che si possono provare in una pellicola di questo genere di film deriva da questo..una videocamera in spalla con un'idea minimamente originale e via..non fanno più paura gli splatter..gli slasher a volte fanno sorridere..se non altro perchè film del genere sono ormai all'ordine del giorno e sanno di visto e rivisto. Per quanto un mockumentary sia una "vera finzione" l'effetto è sempre molto angosciante e The tunnel non è da meno. Distante dal livello di puro terrore e tensione di pellicole similari (i recenti "Paranormal Activity" per esempio) ma pur sempre affascinante l'ambientazione nei sotterranei della vecchia stazione..l'effetto vedo non vedo della creatura..gli inseguimenti e le corse disperate nell'oscurità in cerca di una salvezza difficile. Se siete amanti del genere è una pellicola che merita sicuramente..se i vari predecessori non vi hanno convinto (non solo "Paranormal Activity" ma anche "Rec" ad esempio) allora lasciate perdere perchè non è evidentemente il vostro genere.