the woman in the fifth (2011)

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locandina del film THE WOMAN IN THE FIFTH

Titolo Originale: LA FEMME DU VÈME

Regia: Paweł Pawlikowski

Interpreti: Kristin Scott Thomas, Ethan Hawke, Joanna Kulig, Samir Guesmi

Durata: h 1.23
Nazionalità: Polonia, Francia, Gran Bretagna 2011
Genere: thriller
Tratto dal libro "Margit" di Douglas Kennedy
Al cinema nel Novembre 2011

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Trama del film The woman in the fifth

Dopo aver divorziato dalla moglie e perso il lavoro all’università, lo scrittore americano Tom Ricks si trasferisce a Parigi per stare più vicino alla figlia Chloé. Senza un soldo, accetta di lavorare di notte per conto di un piccolo boss ma l’occupazione gli lascia molto tempo libero da poter occupare scrivendo qualcosa da dedicare alla figlia. Il proposito però viene messo da parte quando nella sua vita entra la misteriosa Margit, una vedova dell'Est con cui inizia un’anomala relazione che prevede solo due incontri a settimana in casa della donna, sempre allo stesso orario e con l’obbligo di non chiederle nulla sulla sua vita passata. Improvvisamente però intorno a Tom sembra calare una forza oscura...

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Voto Visitatori:	5,75 / 10 (4 voti)		Grafico
Voto Recensore:	7,00 / 10

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Voti e commenti su The woman in the fifth, 4 opinioni inserite

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The Gaunt @ 31/08/2012 20:56:53

5 / 10

The woman in the fifth è un film che vive più di suggestioni che di intrecci narrativi perchè quest'ultimo aspetto viene messo in secondo piano per definire meglio i caratteri del personaggio di Tom completamente alla deriva di sè stesso. In un paese straniero, senza soldi e respinto dalla moglie che gli impedisce di vedere sua figlia. Il suo lato oscuro o la morte stessa sono rappresentati da questa dark lady misteriosa, tappa ultima di vuoto esistenziale che non conosce rinascita. Secondo me è un film fin troppo ambizioso che ha il difetto maggiore nel sottrarre troppo alla narrazione, ridotta a meno dell'essenzialità, coinvolgendo poco e annoiando tanto, almeno a titolo personale.

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Satyr @ 03/11/2011 12:11:20

4½ / 10

Pellicola presuntuosa costruita da un mix fra onirico e reale assolutamente irritante. Il classico prodotto da festival buttato lì per qualche finto intelletualoide della domenica. Spazzatura.
Messa da parte la logica, si punta tutto sull'atmosfera, ma i tasselli della storia non tornano, le linee narrative si sovrappongono lasciando aperte voragini enormi nella sceneggiatura, e la noia regna incontrastata, schiacciando anche l'ottima performance di Ethan Hawke - convincente, almeno all'inizio, nel dare corpo al dolore e al senso di vuoto di un uomo che ha perso tutto -
Lecito, a fine proiezione, sentirsi presi per il culò.

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